+ Dal Vangelo secondo Giovanni (16,5-11)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Ora vado da Colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma Io vi dico la verità: è bene per voi che Io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, Lo manderò a voi. E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il lungo discorso di Gesù nel Cenacolo è stato un vero testamento, ma ai più deboli di oggi appare un po’ pesante per la sua lunghezza. Vi si trovano effettivamente concetti ripetuti più volte. Questa insistenza del Signore indica che gli Apostoli avevano difficoltà a recepire i movimenti che si apprestava a compiere Gesù e avevano assolutamente bisogno di riascoltare questi insegnamenti nuovi.
Succede questo anche ai genitori quando vogliono assicurarsi di avere dato una spiegazione chiara ai figli, o ai superiori o ai responsabili che sono chiamati a far rispettare determinate regole. La ripetizione di concetti o di comandi non avviene mai con le stesse caratteristiche, bisogna valutare chi è che insegna e chi sono i sottoposti.
Nel discorso del Cenacolo che precede la Passione e al Morte di Gesù, troviamo anche gli insegnamenti più difficili da comprendere e gli Apostoli non riescono a decifrarli: “Ora vado da Colui che mi ha mandato”. Presa così la frase è illogica, ma se viene collegata alle parole in cui precisava e svelava che Lui era Figlio di Dio e che con il Padre erano una sola cosa, si comprende il perfetto riferimento.
Anche in questo brano di oggi Gesù continua a ripetere la necessità della sua dipartita per lasciare operare lo Spirito Santo. Ieri abbiamo approfondito l’importanza della devozione a Lui, oggi mi soffermo su questa frase che introduce una spiegazione molto importante: “E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio”.
Gesù spiega il significato di questi tre aspetti, io cercherò di approfondirli.
“Riguardo al peccato, perché non credono in me”. Lo Spirito mette chiarezza dove c’è ipocrisia e fa emergere la corruzione.
“Riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più”. Gesù ha compiuto nei dettagli quanto gli aveva chiesto il Padre, quindi ha adempiuto perfettamente la sua volontà e si è completata la giustizia, perché ha dato al Padre quanto aveva chiesto. Lo Spirito Santo svela la vera identità di Gesù e per Fede crediamo tutto quello che ci ha insegnato.
“Riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato”. Gesù ha vinto i diavoli, l’unico e vero giudizio adesso è il suo, i diavoli non potranno più agitarsi come un tempo. I diavoli sono stati schiacciati dalla Morte e Resurrezione di Gesù, sono di continuo condannati dall'onnipotenza dello Spirito Santo, che opera fortemente dove viene richiesto il suo intervento.
Invocate molte volte lo Spirito Santo, chiedete di illuminarvi e di aumentare la vostra Fede. Il cammino si compie con Lui.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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