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venerdì 29 ottobre 2010

777 - Omelia del 31/10/2010 domenica XXXI t.o.

Dal Vangelo secondo Luca (19,1-10.)

Entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco,
cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura.
Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E' andato ad alloggiare da un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
***
Questa domenica il brano del Vangelo ci parla di un incontro che appare casuale tra Gesù e un pubblicano. Sembra un incontro come tanti altri, eppure certi incontri trasformano la vita delle persone.
Il personaggio in questione viene denominato con il suo nome Zaccheo e con due aspetti che lo caratterizzano: capo dei pubblicani e ricco. Zaccheo è un capo dei peccatori, estorcendo le tasse alla gente per darle ai romani e così si è arricchito alle spalle dei suoi concittadini. In fondo è una persona chiusa verso i suoi fratelli e sorelle.
Zaccheo vuole vedere Gesù; non è ovviamente solo un vedere fisico, ma esprime la voglia di capire chi sia questo Gesù, il fascino e il mistero che traspare da tale persona.
E' un vedere interiore.
Esce dalla normalità di una folla in cui si sta meglio, per una ricerca personale.
Ha però due impedimenti reali: è basso di statura e vi è molta folla attorno a lui.
Sale sopra un albero per vedere meglio il passaggio di Gesù.
Fin qui c' è la ricerca di Zaccheo, ma adesso comincia il percorso di Gesù.
Gesù passa in mezzo alla folla e vede Zaccheo.
Lo invita ad ospitarlo nella sua casa, non domani ma oggi, perché il tempo della salvezza è gia arrivato. Dio viene oggi a visitare il suo popolo.
Zaccheo scende e lo ospita con grande gioia, nonostante il mormorare delle persone.
Riconosce Gesù come Signore della propria vita e attua una conversione non solo interiore, ma anche esteriore.
Dona i beni che ha frodato ai poveri per vivere nella linea della giustizia.
Ricapitolando, abbiamo un ospitarsi a vicenda tra Gesù e Zaccheo, il cambiamento di mentalità di Zaccheo e infine la concretezza di tale cambiamento.
Zaccheo passa da capo dei pubblicani e ricco, ad essere chiamato figlio di Abramo, facendo parte del nuovo popolo di Dio.


Analizzo solo un paio dei tanti spunti di attualizzazione del testo.
1 -In primo luogo è necessario mantenere vivo il desiderio della ricerca, cercando in profondità il mistero di una persona.
Anche noi stiamo volentieri in mezzo alla folla da cui è difficile emergere.
Però qualcuno ci viene incontro in modo non episodico, ma continuo, invitandoci ad uscire dal nostro anonimato.


2- Dopo il cambio di mentalità di Zaccheo, che vuol dire pensare come ha pensato Gesù, vi è la decisione di un nuovo stile di vita non solo teorico ma pratico, scegliendo di cambiare vita.
Siamo in questo mondo per condividere quello che abbiamo ricevuto dagli altri.
Più ci accostiamo con verità agli altri e meglio ci sentiamo dei salvati.


Questi spunti del Vangelo ci inducono a meditare e riflettere per comprendere la nostra esperienza cristiana alla ricerca di quel Gesù che è venuto a portarci una vita in pienezza.
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Don Luigi T
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