+ Dal Vangelo secondo Marco (1,7-11)
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
In questo periodo abbiamo vissuto le feste natalizie avvicinandoci di più al mistero dell’Incarnazione di Dio, perché a Natale si è manifestato in un Corpo fragile, si è manifestato al mondo attraverso i Magi e i poveri della zona di Betlemme, fino ad arrivare alla manifestazione del suo volto con il Battesimo che vuole ricevere dal Precursore inviato a preparare la via.
Il Natale appena trascorso e il Battesimo di oggi, sono festività vissute dai credenti con maggiore partecipazione, a causa degli eventi che sono iniziati a diffondersi da Parigi per il fanatismo musulmano. Bisogna chiamarlo con il suo vero nome e rimangono ipocriti, ridicoli, falsi, quelli che provano ad arrampicarsi sugli specchi, per rimanere bloccati mentalmente a quell’orgoglio radical chic e ne sono sempre dannatamente dominati.
Leggiamo una notizia di ieri per capire la follia e l’indecenza del fanatismo islamico: “L’orrore di Boko Haram non conosce limiti e non si ferma davanti a nulla. Dopo aver usato donne kamikaze, il gruppo musulmano guidato da Abubakar Shekau è ricorso a una attentatrice suicida di appena dieci anni e ha causato 19 morti”.
La nostra risposta è improntata sull’amore, noi vogliamo la vera pace nel mondo e per noi la Pace è Gesù, ma le altre religioni non condividono la nostra Fede e cercano con ogni mezzo di annichilire il Cristianesimo. Importanti studiosi sostengono -soprattutto in questi giorni- che è impossibile una pacificazione tra il fanatismo musulmano e quelli che loro considerano infedeli.
Noi come seguaci di Cristo non possiamo chiudere le porte a quei musulmani che hanno le carte in regola per venire in Italia a lavorare e costruirsi un futuro dignitoso, ma oggi il sospetto è stato elevato al massimo grado perché spesso i kamikaze sono stranieri insospettabili. Così è cambiata anche negli italiani la convinzione sui musulmani, ma non tutti i musulmani vogliono fare del male o causare stragi, di sicuro tutti hanno ricevuto insegnamenti contro gli infedeli.
Sono ridicoli e privi di equilibrio gli insegnanti che nelle festività natalizie degli anni scorsi hanno proibito il Presepe, le canzoncine di Gesù e le rappresentazioni teatrali per mostrare la loro ipocrisia e stupida cultura dell’integrazione. Questi insegnanti atei sono pieni di rancore verso la Chiesa.
Immagino un dialogo tra uno di questi insegnanti (donne e uomini) e un kamikaze, mentre questi si presenta in una scuola pronto a farsi saltare in aria. Supplicandolo l’insegnante dice: “Signor kamikaze… non mi uccida,,, io non sono cristiano, ho perfino proibito il Presepe e disprezzato il loro Gesù”. E l’atro risponde in un buon italiano perché da anni vive in Italia sotto mentite spoglie: “Ma tu sei musulmano?”. “No”. “Allora sei infedele e devi morire”.
I mass-media di parte… intervistano solo i musulmani che parlano di pace e non gli studiosi che negano ogni forma di dialogo.
Il Battesimo di Gesù incorpora noi cristiani nel Corpo mistico che è la Chiesa, noi siamo figli adottivi di Dio Padre, tutti gli altri sono creature umane, uomini e donne si possono chiamare anche figli di Dio forzando un po’ il vero significato della figliolanza.
Solo noi cristiani siamo figli adottivi di Dio, con il Battesimo Lo abbiamo scelto come Padre, anche Lui ci ha scelti e adottati.
A Natale abbiamo compreso meglio il significato della venuta nel mondo di Dio, oggi vediamo il motivo del suo Battesimo. Poteva anche non riceverlo, non ne aveva alcun bisogno, ma Gesù vuole uniformarsi in tutto all’uomo, senza conoscere mai il peccato dell’uomo.
Con il Battesimo Gesù dà inizio alla sua missione, come il cristiano con il Battesimo riceve il Sacramento che lo libera del peccato originale, lo incorpora in Cristo e lo rende idoneo a compiere del opere di Cristo.
Il Vangelo di San Marco è più essenziale, presenta il Battesimo di Gesù senza approfondire l’infanzia ma cerca di mostrare da subito che Lui è il Messia e il Figlio di Dio. Invece San Matteo presenta nel Battesimo anche le rimostranze di Giovanni Battista: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?». La risposta di Gesù è convincente anche se non comprensibile pienamente: «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia».
Sia in Marco che in Matteo viene presentato l’evento straordinario del Cielo che si apre e la discesa dello Spirito Santo sotto forma di colomba mentre una voce dal Cielo afferma: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto».
Noi siamo battezzati e dobbiamo chiederci se Gesù è compiaciuto di noi.
È impegnativo vivere le promesse battesimali, ma senza conoscenza si rimane abbastanza indifferenti proprio per la mancata conoscenza degli effetti straordinari che arrivano dal Cielo quando si cerca in ogni circostanza di agire bene e di evitare ogni forma di male.
Dobbiamo domandarci cosa ci chiede oggi il Battesimo in un contesto sconvolto, corrotto e pagano! Viviamo il nostro Battesimo?
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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