(Gv 5,31-47)
L' uomo di vera fede è umile. Non si mette in mostra. Odia stare al centro del palcoscenico. Anche se è consapevole di avere qualche carisma particolare, non lo pubblicizza. Rimane nel nascondimento. San Francesco rimproverò fortemente un frate che, avendo scoperto che il Santo aveva le stimmate, si mise a pubblicizzare il fatto. Saputolo, San Francesco lo rimproverò così fortemente che si mise a piangere.
Chi ha un carisma particolare non si esalta, ma più si abbassa davanti a Dio e alla comunità, più Dio lo esalta.
Il diavolo fa dire al superbo in mezzo alla comunità: "Scegliete e chiamate me come vostro maestro, perché io ho il carisma per poter svolgere questo ruolo per il vostro bene".
L'umile non si propone mai. L'unica autostima che ha è quella di sentirsi figlio di Dio. Egli si gloria di essere figlio di Dio e il suo impegno è di vivere come tale. Se la comunità gli dice che è mite di cuore, egli risponde: "Grazie allo Spirito Santo che è in me". Se la comunità gli dice: "Tu sei un uomo compassionevole", egli risponde: "Grazie allo Spirito Santo che opera in me!". Se la comunità lo sceglie come maestro, accetta dicendo: "Se la vostra volontà è volontà di Dio, eccomi!".
L'umile ha la sapienza di dire: "Sono quello che sono per grazia di Dio." L'umile attribuisce e dà a Dio ogni onore, gloria, potenza e ricchezza.
Il testimone della santità dell'uomo di fede è lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo è il testimone di Cristo in noi e ci dona il potere di essere testimoni di Cristo nella comunità. Se oggi puoi dire: "Non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me" è grazie allo Spirito Santo. Se oggi stai compiendo opere di vita eterna è grazie allo Spirito Santo.
Quando Elisabetta elogiò Maria, ella subito esclamò: "Grandi cose ha fatto in me l'onnipitente perché ha guardato l'umiltà della sua serva". Amen. Amen.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
Chi ha un carisma particolare non si esalta, ma più si abbassa davanti a Dio e alla comunità, più Dio lo esalta.
Il diavolo fa dire al superbo in mezzo alla comunità: "Scegliete e chiamate me come vostro maestro, perché io ho il carisma per poter svolgere questo ruolo per il vostro bene".
L'umile non si propone mai. L'unica autostima che ha è quella di sentirsi figlio di Dio. Egli si gloria di essere figlio di Dio e il suo impegno è di vivere come tale. Se la comunità gli dice che è mite di cuore, egli risponde: "Grazie allo Spirito Santo che è in me". Se la comunità gli dice: "Tu sei un uomo compassionevole", egli risponde: "Grazie allo Spirito Santo che opera in me!". Se la comunità lo sceglie come maestro, accetta dicendo: "Se la vostra volontà è volontà di Dio, eccomi!".
L'umile ha la sapienza di dire: "Sono quello che sono per grazia di Dio." L'umile attribuisce e dà a Dio ogni onore, gloria, potenza e ricchezza.
Il testimone della santità dell'uomo di fede è lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo è il testimone di Cristo in noi e ci dona il potere di essere testimoni di Cristo nella comunità. Se oggi puoi dire: "Non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me" è grazie allo Spirito Santo. Se oggi stai compiendo opere di vita eterna è grazie allo Spirito Santo.
Quando Elisabetta elogiò Maria, ella subito esclamò: "Grandi cose ha fatto in me l'onnipitente perché ha guardato l'umiltà della sua serva". Amen. Amen.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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