+ Dal Vangelo secondo Luca (6,36-38)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Prima di commentare la Parola di oggi, vi presento questa testimonianza che sicuramente vi spingerà a pregare con maggiore fiducia:
«Carissimo Padre Giulio, innanzitutto vorrei felicitarmi con lei per la sua riabilitazione ufficiale ed in questo mi unisco alla sua gioia e la sento mia. Ormai sono circa 5 anni che sono iscritto all'Associazione ed i suoi commenti del Vangelo sono pane quotidiano senza i quali mi sentirei perso. Le dico che da circa 7 anni, ogni anno a gennaio, vado a Medjugorje.
Posso affermarle con certezza che la ricarica di quel posto santo ed i suoi santi commenti del Vangelo hanno completamente cambiato la mia vita. È stato un percorso lento e graduale che continua ogni giorno ma voglio che lei sappia che ho visto profondi cambiamenti in me, maggiore devozione, quasi totale annullamento dei vizi che ritenevo più pesanti ma, soprattutto, presenza costante del Signore nel mio cuore e totale abbandono a Lui (desiderio dal più profondo del mio cuore essere suo servo). Sono sposato ed ho una bimba di quasi un anno.
Vorrei raccontarle un episodio che le possa far capire il mio cambiamento e abbandono a Gesù e alla Mamma. Circa 8 anni fa ho regalato alla mia ragazza (attuale moglie) un anello di fidanzamento che lei porta insieme alla fede nuziale. L'altro giorno stava pulendo il bagno e quando ci siamo seduti a tavola per pranzo si è accorta di non averla più. Non le dico l'avvilimento di mia moglie che è attaccatissima a quell'anello per quello che rappresenta.
L'abbiamo cercato dappertutto, sono anche stato 20 minuti con mia figlia in braccio a fissare il pavimento del bagno cercando e guardando in ogni piccolo nascondiglio... Nulla. Mentre mia moglie continuava a cercare mi sono seduto sul tappeto del salotto...
“Nel nome del Padre, del Figlio, della Spirito Santo Amen. Angelo di Dio che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui affidato dalla Pietà Celeste, Amen. Angelo mio a cui sempre mi affido e del quale vorrei tanto sapere il nome perchè sempre mi assisti e mi proteggi, io sono sicuro che l'anello non lo trovo ma tu sai dov'è. Fammi questo piacere e riportalo a me cosicchè io lo possa ridare a mia moglie. Grazie mio dolce Angelo”.
Mi sono alzato, sono andato in bagno, vedo mia moglie che guarda sul lavandino. Dietro di lei, a terra sul tappeto... l'anello. Lo raccolgo, lei si gira, lo guardiamo con gioia e glielo restituisco. Le spiego tutto, recitiamo tutti e tre (compresa mia figlia che non parla ma era in braccio a me) la preghiera di ringraziamento all'Angelo Custode, un Padre, Ave e Gloria e senza più parlarne contempliamo in silenzio l'accaduto.
Questa, caro Padre, è solo una delle cose che mi succedono da quando ho iniziato questo cammino di fiducia nella Trinità, nella Mamma Celeste ed in tutte le Creature del Cielo. Scusi se sono stato lungo ma volevo farla partecipe della mia gioia e farle capire quanto sono quindi partecipe alla sua riabilitazione.
Personalmente la considero per prima cosa un mio fratello amatissimo, poi un padre straordinario e per ultimo ma non ultimo una esperta guida spirituale verso il Cielo... Insomma un dono preziosissimo. La saluto e la bacio con tutto il mio cuore. Maurizio Ciocca. Sia lodato Gesù Cristo».
Questa testimonianza è carica di Fede ed esprime la felicità che dovrebbe portare ogni cristiano, però rispetto a molti cristiani Maurizio ha scoperto veramente la perla che è Gesù, ha trovato il tesoro che è la Madonna, per questo la sua testimonianza è autentica, molto bella. Egli ha agito con una Fede notevole perché ha preso alcuni anni fa la decisione di mettere Gesù al centro della sua vita.
La sua preghiera piena di fiducia e umile è la conseguenza della sua Fede, ma la Fede è stata curata! Ha lavorato sulle virtù e sui vizi.
La preghiera fatta da Maurizio per l’anello che non trovavano, si può rivolgere per tutto ciò che riguarda la vostra vita, a cominciare dalle cose più piccole considerate insignificanti. Alle volte si compiono grandi sbagli nella vita dopo avere fatto una scelta apparentemente banale o avere dato poca importanza ad una certa situazione quasi insignificante!
Riflettete bene su questo.
Ci sono nella giornata forse cento situazioni diverse che bisogna affrontare: le faccende di casa; viaggiare; l’incontro con persone buone o cattive; lo svolgimento del lavoro; le decisioni da prendere che sono continue e spesso invece di decidere ci si lascia condurre dagli eventi; le scelte che stabiliscono gli impegni della giornata; il tempo da dedicare alla preghiera; le relazioni interpersonali.
Sono innumerevoli ogni giorno le preoccupazioni e se non si vivono insieme a Gesù si finisce per sbagliare e deprimersi, esaurirsi.
Le relazioni interpersonali sono parte integrante della vita quotidiana. Sono di diverso tipo, più o meno profonde, in base alla situazione. Queste relazioni interpersonali si trovano in ambito familiare nel rapporto tra familiari e in quello lavorativo. Questa forma di relazione indica quel legame che si crea tra due o più persone i cui pensieri, sentimenti e azioni si influenzano vicendevolmente.
Gesù oggi ci spiega i modi per evitare di distruggere le relazioni interpersonali, presentandoci quei comportamenti che danno ad una persona l’adesione al Vangelo. Le parole del Signore sono molto chiare sul comportamento che dobbiamo tenere in ogni circostanza, ma non si improvvisano le virtù se non si conoscono.
Vivere nei vizi è facile perché è un’inclinazione naturale, mentre la pratica delle virtù richiede sforzi continui, piccole e grandi vittorie sull’amor proprio e le naturali tendenze comportamentali di ognuno. Se Maurizio è arrivato a fare quella preghiera all’Angelo Custode è per la lotta che ha iniziato contro le sue debolezze, ma non da solo: ha cercato sempre l’aiuto della Madonna.
Come ho scritto molte volte non si diventa buoni cristiani solo per la partecipazione alla Santa Messa e la recita di alcune preghiere.
Ci sono gli insegnamenti del Vangelo da praticare e senza una spinta decisa non si inizia mai. Si rimanda la vittoria su un vizio, il rinnegamento, le penitenze che ci rendono fortissimi dinanzi alle tentazioni e ci permettono di decidere di volta in volta in piena libertà, senza più la schiavitù dell’istinto.
Gesù ci invita ad essere buoni con tutti ma bisogna vigilare sui cattivi, maliziosi nell’inganno e pronti a rovinare la reputazione.
Ci chiede di non giudicare ma bisogna rilevare i pericoli che arrivano dai modernisti e da quanti seminano corruzione.
Non dobbiamo condannare nessuno ma pregare per la loro conversione.
Il perdono deve essere immediato verso tutti, almeno nel cuore, desiderando il bene di chi molto ci ha fatto o ci fa ancora soffrire.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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