Non crediamo mai vane le nostre preghiere e le nostre opere buone. Gli Angeli di Dio raccolgono ad uno ad uno i nostri sospiri di amore e li presentano innanzi al trono dell'Eterno; non c'è una sola preghiera che riesca vana, anche quando sembra perduta al nostro corto sguardo....
Invece di affannarci o di mormorare della Provvidenza, continuiamo a pregare, perché verrà certamente il giorno della consolazione e della pace temporale od eterna. La preghiera però ha due ali con le quali s'innalza a Dio, come dicono i Padri: l'elemosina ed il digiuno. Dando agli altri, s'impegna quasi Dio a dare a noi;
digiunando e mortificandoci, si rende l'anima più adatta alle comunicazioni soprannaturali. L'elemosina ci stacca dalla terra, il digiuno ci stacca da noi stessi; ci troviamo così liberati da ogni impaccio e possiamo far sentire la nostra voce nei Cieli. Non ci stanchiamo mai di pregare; anche quando ci sembra di non essere esauditi; la preghiera può avere un effetto immediato o un effetto remoto, secondo i fini della bontà divina, ma ha sicuramente il suo effetto; stancarsi significa annientarne il frutto, proprio quando stava per maturare. Non siamo con Dio come mercenari, siamogli figlioli, abbiamo fiducia nel suo amore, affidiamo tutto nelle sue mani e tutto ci riuscirà in bene.
(Servo di Dio Dolindo Ruotolo)
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