venerdì 19 gennaio 2018

GR 41 Granellino del 19.01.2018

(Mc 3,13-19)
Il Cristianesimo non è massa, ma è lievito buono nella massa. Gesù inizia il suo ministero apostolico formando una piccola comunità di discepoli. Gesù sa che un discepolo che segue e ascolta il maestro con umiltà e fedeltà è migliore di un migliaio di ascoltatori che non hanno nessuna intenzione o volontà di essere educati, formati e istruiti. Gesù non cerca la quantità, ma la qualità. Un discepolo animato dalla passione per Gesù è una calamita potente per attirare altri a seguire il divino Maestro. Mille cristiani tiepidi non porteranno nemmeno uno a a Gesù, ma un discepolo con un cuore acceso di amore per Gesù ne porterà mille alla scuola del Vangelo.
Tre cose il discepolo è chiamato a fare alla scuola del Vangelo: 
1) Deve stare con Gesù sempre e ovunque. Non può dire: Sto con Gesù in chiesa, ma non nel mondo. Il discepolo deve avere l'orecchio sempre attento per ascoltare e custodire nel cuore quello che dice Gesù. Il discepolo deve imparare a non dire più: secondo me o io la penso diversamente.
2) Alla scuola di Gesù il discepolo deve avere gli occhi sempre aperti per vedere quello che il Maestro fa. Il discepolo di Gesù deve dimenticare e abbandonare i suoi vecchi modi di agire verso Dio e il prossimo. 
3) Il discepolo deve imparare ad avere fiducia in Gesù ed amarlo più di tutti e di tutto. Stando con Gesù, ascoltando Gesù, emulando Gesù e amando Gesù, il discepolo sperimenterà la gioia di dire: "Non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me". 
Solo quando il discepolo è ricolmo di amore soprannaturale, Gesù gli affida la missione di predicare il perdono dei peccati e di scacciare i demoni. Che grande e sublime missione!
È la missione dell'apostolo che, all'invito del Signore: Chi andrà per noi a salvare gli altri?, ha risposto: "Ecco, Signore, manda me!". Dove lo porta lo Spirito? Nei luoghi dove dimorano i demoni che deve scacciare con il dito di Dio.
Così l'apostolo diventa il primo anello di una lunga catena di salvati. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

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