(Mt 2,1-12)
Di solito chi si rifiuta di adorare il Bambino Gesù? Chi si crede adulto e non deve dipendere da nessuno. Adorare, dal latino, significa stare bocca a bocca. È un gesto attraverso il quale si comunica, da una parte, l'alito della vita e, dall'altra parte, la si riceve. Adorare il Bambino significa avere la consapevolezza che la vita viene da Lui e che, senza di Lui, non siamo nulla e non abbiamo nulla. Inginocchiarsi davanti al Bambino significa dirgli con la bocca e il cuore: "Tu sei il mio Creatore e Padre. Tu sei il mio Redentore e Salvatore. Tu sei il Santificatore!". Solo l'umile sa piegare il suo ginocchio davanti al Bambino. Il superbo invece, vedendosi forte, potente e autosufficiente, pensa che il piegare il ginocchio davanti al Bambino sia un atto di debolezza e ignoranza. Il superbo inoltre esige che gli altri siano suoi adoratori. Perché il superbo arriva a credersi Dio? Perché pensa stoltamente che la sua vita venga dalla sua ricchezza materiale o dalla sua scienza umana.
I Magi, pur essendo ricchi e scienziati, fanno un lungo e faticoso cammino di fede per inginocchiarsi davanti al Bambino e dirgli: "Tu sei il Signore". Chi si crede grande davanti al Bambino diventerà piccolo e chi si crede piccolo diventerà grande. Nel Magnificat la Vergine Maria esclama: "Dio abbassa i superbi e innalza gli umili". I ricchi e i potenti di questo mondo che vivono senza Dio diventano paranoici e schizofrenici. Attenzione però: si può stare davanti al Bambino senza questo sentimento di umiltá. Si può stare davanti al Bambino con l'atteggiamento del Fariseo della parabola che andò a pregare nel tempio sperando che fosse il Bambino a inginocchiarsi davanti a Lui.
Ormai il gesto liturgico dell'inginocchiarsi davanti al Bambino sta scomparendo nelle nostre chiese. Peccato! Ora si fa solo l'inchino. Il servo s'inchina, ma lo schiavo s'inginocchia. Chi s'inginocchia con fede dice al Bambino: “Sono tutto tuo. Sei tu il mio Signore. Senza di te non c'è vita. Fai di me quello che vuoi". Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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