mercoledì 10 agosto 2011

1052 - Commento al Vangelo di oggi 10/8/2010

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (12,24-26)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il chicco di grano per germogliare deve marcire, morire a se stesso. Il riferimento che fa Gesù è perfetto, anche l’uomo per rinascere deve morire all’amor proprio, vincere l’egoismo per vivere di amore e donazione.
Milioni di uomini e donne hanno vissuto questo annientamento, che non è una riduzione dell’essere persona umana, al contrario esalta la persona umana. Tutti portiamo le conseguenze del peccato originale, l’inclinazione verso il male e le opere cattive. Occorre far morire questo aspetto della nostra persona per rinascere trasfigurati e produrre grandi frutti di santità.
Oggi è la festa liturgica del Diacono Lorenzo, martire per la Fede in Cristo, grano che si è disciolto per portare frutti di Grazia. Dall’inizio del Cristianesimo ad oggi sono stati uccisi oltre 40 milioni di cristiani per la loro Fede in Cristo, di cui circa 25 milioni solo nel secolo scorso. Tutti i martiri sono beati in Paradiso, hanno scelto la coerenza piuttosto che tradire l’Amore.
Tutte le anime elette che si trovano in Cielo hanno compiuto il cammino del rinnegamento, del controllo della volontà, della mortificazione dei vizi. Morire a se stessi è impegnativo, per qualcuno sarà anche difficile perché non si impegna con serietà.
Bisogna iniziare dalle piccole cose, rinnegarsi per cose non importanti a cui siamo affezionati. Quando si pensa di fare qualcosa di non utile per l’anima, ci si impone di non compierla e di pensare ad altro. Invece di seguire i propri pensieri occorre seguire la verità del Vangelo.
Il rinnegamento richiede impegno e costanza, ma ci fa rinascere a nuova vita.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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