lunedì 3 agosto 2009

392 - La notte della fede

Origene (circa 185-253), sacerdote e teologo
Commento sul vangelo di Matteo, libro XI, cap. 6 : PG 13, 919-923

Se un giorno siamo assaliti da prove inevitabili, ricordiamoci che è stato Gesù ad averci ordinato di imbarcarci e che vuole che lo precediamo sull'altra sponda. È impossibile infatti per chi non ha sopportato le onde e il vento contrario di giungere a questa sponda.
Così, quando ci vedremo circondati da difficoltà molteplici e faticose, stanchi di navigare in esse con la povertà dei nostri mezzi, immaginiamo che la nostra barca è in mezzo al mare, agitata dalle onde che vorebbero vederci « fare naufragio nella fede » (cf. 1 Tm 1, 19) o in qualche altra virtù. E se sentiamo il soffio del maligno accanirsi contro le nostre imprese, consideriamo che in questo momento il vento ci è contrario.
Quando, dunque, in mezzo a queste sofferenze, avremo sopportato bene le lunghe ore della notte oscura che regna nei momenti di prova, quando avremo lottato con tutte le nostre forze, stando attenti a evitare « il naufragio della fede », ... possiamo essere certi che verso l'ultima parte della notte, « quando la notte sarà avanzata, e il giorno vicino » (cf. Rom 13, 12), il Figlio di Dio verrà verso di noi camminando sulle acque, per rendere il mare benevolo.
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