San Giovanni della Croce (1542-1591), carmelitano, dottore della Chiesa
Avvisi e sentenze 121-143
La forza dell'anima è nelle sue potenze, nelle sue passioni e nelle sue facoltà. Se la volontà le rivolge verso Dio e le tiene separate da quanto non è Dio, l'anima custodisce per Dio tutta la sua forza; lo ama veramente con tutto ciò che è in suo potere, come il Signore stesso lo comanda.
Ricercare se stessi in Dio, è ricercare le gioie e le consolazioni di Dio, e questo è contrario al puro amore di Dio.
È un grande danno avere in vista i beni di Dio piuttosto che Dio stesso, l'orazione e il distaccamento.
Molti sono coloro che cercano in Dio le loro consolazioni e i loro interessi, e desiderano che Sua Maestà li colmi dei suoi favori e dei suoi doni; ma il numero di coloro che cercano a piacergli e a dargli qualche cosa a loro spese è piccolissimo.Sono pochi gli uomini spirituali, anche tra coloro che sono considerati molto progrediti nella virtù, che acquistano una perfetta determinazione per il bene. Non riescono mai a rinunciare interamente a se stessi su qualche punto dello spirito del mondo o della natura, né a disprezzare quello che si dirà o penserà di loro, quando si tratta di compiere per amore di Gesù Cristo delle opere di perfezione e di distaccamento...
Chi non vuole nulla se non Dio solo non cammina nelle tenebre, per quanto povero e privo di luce egli possa essere ai propri occhi...
L'anima che, in mezzo alle aridità e agli abbandoni, tiene sempre la sua attenzione e la sua sollecitudine fissa per servire Dio, potrà fare fatica e temere di non riuscire; ma in realtà, essa offrirà a Dio un sacrificio di soave fragranza (Gen 8,21).
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