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lunedì 5 gennaio 2015

3319 - Commento al Vangelo del 4/1/2015, Domenica II dopo Natale

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (1,1-18)
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato. 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Questa domenica la nostra riflessione si sofferma sull’Incarnazione di Dio, sono parole pesanti e di portata infinita. Il Creatore dell’universo, Colui che è Spirito e che esisteva da sempre in quanto non ha inizio la sua esistenza, ha preso un corpo umano per entrare nella nostra storia e condividere con l’umanità ogni gioia e sofferenza, tranne il peccato.
Dio si è incarnato, questo è il dato importante che dobbiamo ripeterci molte volte nella meditazione fino ad arrivare ad una convinta ed intima conoscenza della vicinanza di Dio. Molti Lo raffigurano lontano, non avvicinabile con le preghiere, estraneo alla vita di ognuno di noi e queste considerazioni sono sbagliate e senza Fede.
«E il Verbo si fece Carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di Grazia e di Verità». Il Verbo di Dio, la Parola del Padre ha preso la condizione umana per farsi conoscere e toccare con mano, per spiegare l’Amore di Dio e la Via per incontrarlo in questo pellegrinaggio terreno e poi goderlo in eterno in Paradiso.
Molti cattolici non si sono mai impossessati di questa Verità che oggi ci testimonia un Apostolo che rimase tre anni a condividere gioie e dolori con il Verbo, il quale si rendeva visibile nel Corpo di Gesù. Uomo e Dio contemporaneamente, due nature e una sola Persona Divina.  
Oggi vogliamo avere una migliore conoscenza dell’Incarnazione, chi è Colui che si incarna e per quale ragione. Sommariamente e a livello teoretico quasi tutti i cattolici rispondono correttamente ma si fermano a questa superficiale conoscenza, non hanno il desiderio e la Fede per addentrarsi in questo mistero e approfondirlo.
Perché una maggiore conoscenza di Gesù corrisponde ad un continuo aumento di Grazia.
Tutto l’Antico Testamento si spiega con l’Incarnazione di Dio, la nascita di un Bambino che riporta l’amicizia tra il Padre e l’umanità, ripara il peccato originale e vince satana e la morte. Quanti si uniscono a Gesù hanno il potere di vincere satana in ogni tentazione, hanno la vittoria a portata di mano sulla morte eterna che corrisponde alla disperazione, perché il Paradiso è la salvezza dei giusti.
«In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di Lui e senza di Lui nulla è stato fatto di ciò che esiste».
Altra Verità che merita una lunga meditazione. Lo Spirito di Gesù, il Verbo, era da sempre presso il Padre e tutto quello che esiste ma anche quello che non vediamo è stato creato dal nulla proprio per la mediazione del Figlio.
Senza il Figlio eterno nulla è stato creato.
Senza Gesù non si fa nulla di buono, la nostra vittoria sul male è possibile solo con l’invocazione fiduciosa del Nome di Gesù.
  
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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