Il Signore ti benedica,ti custodisca e ti mostri il Suo volto misericordioso!

Quando pensi di aver toccato il fondo e che nessuno ti voglia o ti ami più, Dio si fa uomo per incontrarti, Gesù ti viene accanto

CIAO A TE !!

Nulla è più urgente nel mondo d'oggi di proclamare Cristo alle genti. Chiunque tu sia, puoi, se vuoi, lasciare un tuo contributo, piccolo o grande che sia, per dire, comunicare, annunciare la persona di Gesù Cristo, unico nostro salvatore. Uno speciale benvenuto a LADYBUG che si è aggiunta di recente ai sostenitori ! *************************************************** Questo blog è sotto la protezione di N.S. Gesù Cristo e della SS Vergine Maria, Sua Madre ed ha come unica ragione di esistere di fornire un contributo, sia pure piccolo ed umile, alla crescita della loro Gloria. ***************************************************



Con Cristo non ci sono problemi, senza Cristo non ci sono soluzioni.

mi trovate anche su questo blog
---------------------------------------------------------------



lunedì 21 luglio 2014

3171 - Commento al Vangelo del 17/07/2014, 16^ dom. t.ord. "A"

+ Dal Vangelo secondo Matteo (13,24-43)
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il Regno dei Cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio”». Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il Regno dei Cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». Disse loro un’altra parabola: «Il Regno dei Cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo». Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’Uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli Angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’Uomo manderà i suoi Angeli, i quali raccoglieranno dal suo Regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel Regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!». 
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Questa domenica ci presenta tre brevi parabole: quella della zizzania, quella del granello di senape, quella del lievito. La caratteristica rispetto ai predicatori di quel tempo, era la semplicità delle parole di Gesù, erano piene di chiarezza, linearità, purezza.
Solo Dio poteva parlare facendosi comprendere anche dai più incolti e non cadere mai in contraddizione. Non è sufficiente saper parlare o parlare molto, bisogna vedere se il discorso regge e non contiene incoerenze.
In tanti altri insegnamenti Gesù ricorre alle Scritture per evidenziare che le sue sono parole bibliche e non inventate. In queste tre parabole spiega con brevità e chiarezza cosa intende per Regno dei Cieli, lo fa prendendo come esempi episodi conosciuti.
Nella prima parabola parla di zizzania, questa viene ricordata da tutti noi per l'utilizzo del termine in modo sfavorevole. Quando si vuole indicare una persona che semina falsità o vive disordinatamente, viene indicata con il titolo di zizzania. Seminare zizzania equivale a diffondere falsità, diffamazioni, a creare divisione tra familiari, tra amici, tra persone che si conoscono.
Gesù crea questa parabola riferendosi alla vita campestre, descrivendo un fatto che accadeva regolarmente e applicandolo alla vita spirituale dei suoi seguaci. È una parabola attualissima. Il mondo è il campo dove il Signore semina continuamente il seme della sua Grazia. Gesù venne nel mondo per preparaci come terra buona e ci ha lasciato la sua dottrina, però, "mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò".
C'è sempre un nemico che semina eresie, errori, cattiverie, diffamazioni e dobbiamo invocare la protezione della Madonna.
La zizzania è una pianta graminacea che infesta i campi di cereali, cresce in mezzo ai cereali, somiglia moltissimo al grano. Il contadino non riesce a distinguere la zizzania e il grano nel tempo della loro crescita tanto sono simili, solo più avanti l’esperto capisce la differenza, perché la zizzania presenta la spiga esile e per il chicco minuto.
La zizzania è pericolosa, non solo è sterile ma mescolata con la farina buona, inoltre contamina il pane ed è dannosa all’uomo. Seminare zizzania in mezzo al grano era un caso tipico di vendetta personale. Una calamità per i contadini, vi potevano perdere anche tutto il raccolto. Da qui l'inserimento di questa frase nella parabola: “Un nemico ha fatto questo!”.
Nell'insegnamento dottrinale la zizzania è un pericolo per la sana dottrina, per la Fede di tutti i credenti.
La zizzania si identifica con la cattiva dottrina, con l’eresia, che in un primo tempo si può confondere con la stessa verità. Poi però l’errore produce sempre conseguenze catastrofiche nel popolo di Dio. Nella parabola la zizzania agisce mentre tutti dormivano, oggi i cristiani si sono addormentati e hanno lasciato al nemico la libertà di seminare la cattiva semente nella più completa impunità.
Sono nati errori dottrinali intorno a quasi tutte le Verità della Fede e della morale. Chi è oggi vigilante per conservare la sua Fede? La zizzania della cattiva dottrina e delle eresie spesso arrivano dalle persone meno sospettabili.
La zizzania che demolisce la buona dottrina la troviamo in certe pubblicazioni, in molti programmi televisivi, in quelle letture piene di errori, di insegnamenti opposti al Vangelo. La prudenza invita ad utilizzare con cura e diligenza i mezzi attraverso i quali ci giunge la formazione e la sana dottrina. Non bisogna mai credere a quanto viene insegnato solo perché l'oratore è simpatico o è un amico, la vigilanza impone di valutare il contenuto e valutarlo confrontandolo con il Catechismo.
Chi non veglia lascia piena libertà al nemico infernale, che infonde errori e conduce alla sterilità con l'allontanamento da Dio.
L'errore dottrinale porta alla perdita della Fede, sono gli errori e la mancata conoscenza della sana dottrina a procurare danni e rovine. Molte persone vivono sprofondati nella tristezza, nel peccato, nello sconforto, nella confusione totale. Molti con facilità a causa della loro vulnerabilità, si lasciano travolgere da mode e idee prepotentemente diffuse da personaggi influenti.
L’intelligenza è offuscata da falsi ragionamenti, si crede a ciò che piace e non a Gesù, complici quasi sempre le passioni distorte.
All'interno della Chiesa sono state diffuse dottrine opposte al Vangelo, chi le segue anche per incompetenza, si allontana da Gesù.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
--------

Nessun commento:

Posta un commento

Comunque tu sia arrivato fino qui, un tuo commento è gradito, si può dissentire ma non aggredire, la costruzione è preferita alla distruzione..

Medaglia di San Benedetto