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lunedì 9 dicembre 2013

2768 - Commento al Vangelo del 9/12/2013

+ Dal Vangelo secondo Luca (5,17-26)
Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a Lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza. Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?». Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Alzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’Uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te -disse al paralitico-: alzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio. Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».
 
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gli amici sinceri, autentici, onesti, si riconoscono nel bisogno, quando viene richiesto un aiuto o un favore e devono compiere qualche sforzo un pò impegnativo che cambia i loro programmi. Quando tutto va bene ci si diverte insieme e nella festosità ci si dimentica anche dei veri motivi che uniscono, il divertimento copre tutto. L'arrivo di una richiesta di aiuto o la sofferenza che affronta un amico può causare improvvisi abbandoni.
Questo tipo di amicizia non è vera amicizia, è altro di spassoso e mondano. L'amicizia sincera si fonda sui valori, quindi l'amore verso il prossimo, l'onestà, la verità, la fiducia, ecc. Tra i cristiani al primo posto c'è l'amore a Dio, oltre l'osservanza dei Comandamenti e il Vangelo. I non credenti fondano l'amicizia sugli interessi che condividono, ma ogni amicizia esiste per la condivisione di interessi altrimenti l'amicizia non dura.
Questo giro di parole per dirvi che il vero cristiano è chi porta gli amici alla Confessione, quando essi sono convinti.
L'amico autentico condivide con i suoi amici ciò che ha di più importante e per il cristiano è Gesù, la sua Grazia, la Madonna e la salvezza eterna. Il bene più grande che possiamo fare ai nostri amici è avvicinarli al Sacramento della Penitenza. La stima e l'affetto per gli amici emerge dal desiderio di vederli vicini a Gesù, in Grazia di Dio, devoti della Madonna, praticanti e convertiti.
Questa è la vera amicizia che deve coltivare il cristiano, altrimenti mostra una certa vergogna di Gesù e della sua Fede. Troppe volte si fa silenzio al lavoro ma anche tra i parenti e non si parla della propria Fede, si tace per timore del giudizio di chi vive contro Dio. L'amore al Signore si mostra anche da questa premura di avvicinare gli increduli e i peccatori alla Confessione per partecipare alla Messa e seguire il cammino di perfezione.
La Fede e la fiducia in Gesù spingono i più forti a manifestare senza timore la propria spiritualità e cercano di coinvolgere gli altri.
Oggi il Vangelo ci mostra l'affetto di alcuni uomini verso un loro amico ammalato, si sacrificano per avvicinarlo a Gesù, mettono a repentaglio la vita camminando sulle tegole del tetto. Questa è la dimostrazione dell'affetto sincero verso un amico, si mostra nel sacrificio e nell'aiuto un pò gravoso la prova della vera amicizia.
Non trovando come avvicinarlo a Gesù questi uomini calano dal tetto il lettuccio con l'ammalato e in silenzio evidenziano la loro grande Fede. Non parlano ma è il loro gesto a parlare, non gridano per ottenere il miracolo e nella preghiera silenziosa toccano il Cuore del Signore. Infatti, ciò che colpisce Gesù è la loro caparbietà, non temono gli ostacoli e se c'è qualche difficoltà trovano la soluzione.
Tutto questo per amore dell'amico paralitico, e voi quanti amici paralitici nello spirito avete? Non devono camminare nella Fede?
«Vedendo la loro Fede, Gesù dice: "Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati"». Quindi, non guarisce subito il corpo, l'ammalato rimane sul lettuccio ancora paralitico. La cosa più importante che desidera Gesù è di vederci guariti dentro, perchè la gioia, la pace, la dolcezza dei lineamenti, la pazienza e la docilità, esistono nella persona se c'è la Grazia di Dio. A Gesù importa questo dell'ammalato, ma non dimentica il resto.
Lo vede paralizzato nel corpo e prova pietà, dopo avere guarito la sua anima Gesù non dimentica il suo corpo ed è questa guarigione che stordisce i presenti. Quando perdona i peccati del paralitico solo gli scribi e i farisei si risentono perchè lo considerano un privilegio di Dio, chiamano Gesù bestemmiatore e Lo diffamano pubblicamente. Gesù è commosso dinanzi la Fede degli amici e dello stesso paralitico che soffre, ma vuole dare una lezione ai suoi nemici.
«Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Alzati e cammina”?».
Una sfida che impressiona tutti ma Gesù è sicuro del fatto suo. Non vuole dare spettacolo ma deve per amore del paralitico guarirlo, deve pure mostrare con un miracolo che l'affermazione "Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati"viene da Dio e non dagli uomini. Senza la guarigione completa del paralitico sarà considerato come un ciarlatano, mentre la sua completa guarigione sarà la prova che viene da Dio e che la sua Parola è eterna.
«"Ora, perché sappiate che il Figlio dell’Uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te -dice al paralitico-: alzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua". Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio».
Effettivamente è un colpo di scena che impressiona, il paralitico conosciuto da tutti come tale improvvisamente si alza, prende il lettuccio e se ne va a casa sua. Questo ci dice che Gesù è Dio e che nulla gli è impossibile.
Ditelo a Gesù nella consacrazione della Messa che Lui può tutto, parlategli a cuore aperto per adorarlo, ringraziarlo e per chiedergli quanto vi necessita. L'importante che sia per il bene della vostra anima e giovi alla vostra vita.
 
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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