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giovedì 14 novembre 2013

2709 - Commento al Vangelo del 14/11/2013

+ Dal Vangelo secondo Luca (17,20-25)
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il Regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il Regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il Regno di Dio è in mezzo a voi!». Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’Uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell’Uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che Egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione». 
 
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
A far scaturire la domanda che leggiamo e posta dai farisei, è stata la guarigione dei dieci lebbrosi. Mai si era assistito prima ad un fatto così eccezionale, la lebbra era considerata inguaribile e i colpiti destinati inevitabilmente al disfacimento del corpo fino alla morte tra forti dolori. Doveva essere tremenda la condizione dei lebbrosi, in essi la malattia taciturna e perforante distruggeva carne e ossa, causando sofferenze inaudite.
Questa guarigione illuminò le tenebre di alcuni farisei, fatto insolito e passeggero comunque, infatti subito dopo la risposta di Gesù essi ripresero a mostrarsi oppositori. Ma per pochi minuti si convinsero che effettivamente qualcosa di straordinario stava avvenendo in Israele, per questo domandarono al Signore con apprensione e curiosità quando sarebbe venuto il Regno di Dio. "Quando verrà il Regno di Dio?".
La loro domanda cercava comunque di portare acqua al loro mulino, pensavano solo agli interessi del loro credo, non si curavano della verità perchè la misura era data sempre dai loro precetti. Infatti, non dicevano esplicitamente di vedere in Gesù il Messia promesso, però passava nella loro mente il sospetto che potesse essere Lui, quindi la domanda era posta per sondare il suo pensiero.
Gesù rispose, per i farisei erano parole incomprensibili solo perchè avevano il cuore duro. Chi non prega non può capire!
Analizzando la domanda dei farisei, dal contesto rilevo che non era molto insidiosa, essi erano scossi per quel grande miracolo e speravano in una chiara spiegazione di Gesù. Non disdegnavano di riconoscere Gesù come il Messia ma la loro condizione sarebbe stata quella di accettare il regno politico glorioso e non più il Vangelo da Lui predicato. Per loro era almeno sufficiente che Gesù annunciasse l'avvento del regno politico.
Ma Gesù non si smosse e non cambiò di una lettera il suo Vangelo. Questa è la coerenza richiesta oggi ai Vescovi e ai Sacerdoti.
Gesù rispose rettificando le idee dei farisei, l'interpretazione che avevano fatto, affermando con sicurezza che "il Regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione", e con questo esclude dal Regno di Dio l'apparato della forza esterna e lo splendore materiale.
Il Re Divino non sarà segnalato come un re terreno che si mostra qua e là col fasto dei suoi ministri e dei suoi armati, sarà Re universale dei cuori e potrà essere a tutti presente, regnando in loro con la Fede, la Speranza, la carità, e con la sua presenza sacramentale.
In queste parole Gesù annuncia certamente il suo Regno eucaristico: "Il Regno di Dio è dentro di voi!".
C'è anche un'allusione alla sua presenza reale in tutta la Chiesa nel Tabernacolo divino: Egli non solo sta qui e là, ma sta dovunque nell'Ostia Santa, e dall'Ostia di Amore regna nei cuori, vi regna senza attirare gli sguardi, nascosto nel grande mistero delle specie eucaristiche. Il Regno di Gesù viene manifestato come segno tangibile dalla Chiesa, intesa come Sacramento di salvezza.
Il Regno di Dio nella Chiesa non consiste nè nel fasto nè nelle apparenze, è dentro i cuori perchè è vita interiore che vivifica.
Questo Regno è presente dove c'è la Grazia di Dio, nei credenti che seguono fedelmente gli insegnamenti di Gesù e compiono un cammino di Fede sincero e costante. Certamente in mezzo a molte difficoltà, perchè il mondo corrotto attrae ininterrottamente e i più deboli scivolano spesso, cadono nelle tentazioni anche se poi si rialzano con la Confessione. È una lotta che ci vede impegnati per ottenere il Bene più grande della nostra vita: la salvezza eterna.
 
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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