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giovedì 5 settembre 2013

2571 - Commento al Vangelo del 5/9/2013

+ Dal Vangelo secondo Luca (5,1-11)
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la Parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Genèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ci sono frasi stupende in questo brano, invitano ad una riflessione prolungata per dare una ricchezza immensa ma più importante di quella materiale. Tutto il Vangelo contiene parole che incantano e molte volte danno una svolta alla vita, vediamo quante preziose ispirazioni contengono il Vangelo di oggi.
Valutiamo prima il periodo della vita di Gesù in cui si svolge questa pagina del Vangelo. Gesù andava predicando nelle sinagoghe della Giudea, non aveva ancora scelto gli Apostoli e l’episodio di oggi si svolge dopo le tre tentazioni nel deserto e la visita alla sinagoga di Nazareth, che abbiamo meditato due giorni fa, mentre ieri si descrive la guarigione della suocera di Pietro. Quindi, abbiamo già il dato che Pietro e i suoi amici, con il fratello Andrea, hanno conosciuto Gesù e sono stati insieme ad ascoltare gli insegnamenti.
San Luca non descrive questo, però lo deduco dalla guarigione della suocera di Pietro. L’amicizia tra Gesù e Pietro è provata anche dal comando dato dal Maestro dopo essere salito sulla barca. “Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca”. Sembra una frase innocua, ovvia, appunto solo un comando. Gesù invece a Pietro e agli altri discepoli indica la strada per la santificazione: prendi il largo. È il comando di allontanarsi dalla confusione e dalle cose mondane. Per questo insieme dice pure: “Gettate le vostre reti per la pesca”.
Due azioni che hanno una finalità: la salvezza eterna. Santificarsi e salvare le anime. Praticare le virtù e pregare per i peccatori.
Gesù chiede ad essi di gettare le reti, proprio a pescatori esperti ma anche stanchi per la notte insonne. Come si fa ad obbedire ad un Maestro non esperto di pesca anche se grande Profeta? La risposta consequenziale al comando di Gesù doveva essere un rifiuto, invece Pietro espone il suo punto di vista e una Fede già matura: “Abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti”.
Con questa piena disponibilità, Pietro e gli altri cominciano a capire l’Onnipotenza di Gesù e il loro nuovo incarico: salvare le anime. Questa pesca miracolosa è un passaggio importante per i poveri pescatori che già avevano ascoltato il Maestro senza avere trovato il coraggio di seguirlo. Gesù sente che è arrivato il momento opportuno e compie un grande miracolo.
La pesca è davvero straordinaria, presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare”.
C’è un motivo che và rivelato per capire la pesca abbondante: l’ascolto di Gesù, l’osservanza della sua Parola.
Non si può fare santo apostolato se non si vive in comunione con Gesù, non si potranno mai raccogliere frutti buoni, è impossibile produrre frutti buoni se l’albero è malato. È indispensabile ascoltare Gesù, agire quando vuole Lui e nei modi che indica Lui. Non sbaglia mai chi osserva il Vangelo storico e segue la sana dottrina tradizionale della Chiesa.
I nuovi Apostoli sono stupiti per la pesca abbondante, Pietro confuso e non più dubbioso si getta ai piedi di Gesù: “Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore”. È convinto che un peccatore non può fare del bene, ma Gesù lo invita a non preoccuparsi ora di questo, ci sarà tempo per cominciare una nuova vita, di gettare molte reti e così pescare milioni di anime.
Commuove certamente la disponibilità di Pietro e degli altri nel lasciare le barche e di seguire Gesù senza preoccuparsi di nulla.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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