Il Signore ti benedica,ti custodisca e ti mostri il Suo volto misericordioso!

Quando pensi di aver toccato il fondo e che nessuno ti voglia o ti ami più, Dio si fa uomo per incontrarti, Gesù ti viene accanto

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domenica 25 agosto 2013

2546 - Commento al Vangelo del 25/8/2013, domenica 21^ t.ord.

21ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

+ Dal Vangelo secondo Luca (13,22-30)
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ieri nello scambio tra Gesù e Bartolomeo abbiamo incontrato l’affermazione del Signore che ha sconvolto l’Apostolo: “Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità”. Sentire questo complimento da Gesù è senz'altro l’approvazione più importante e consolante per un cristiano. Pochi cristiani però si pongono questa domanda: “Gesù è contento di me? Mi considera un buon cristiano?”.
I cristiani hanno un modello da imitare, uno stile di vita da osservare, i valori morali da conoscere e vivere.
In mezzo a un turbinio e sconvolgimenti sempre più travolgenti presenti nella società, anche i cristiani vengono inghiottiti nel vortice dell’indifferenza e spesso diventano incoerenti e sconvolti. A molti viene a mancare la riflessione sul senso della loro vita, sulle vicende che vivono giornalmente e sul fine dell’esistenza.
“Signore, sono pochi quelli che si salvano?”. Quando si pongono questa fondamentale domanda i cristiani che pregano poco?
Salvarsi l’anima eternamente è una motivazione straordinaria che fa prendere alla vita una direzione autentica, che regola l’istinto e arreca una pace meravigliosa, ineffabile. Senza questa riflessione la vita sfugge di vista, si segue ciò che alletta i sensi e non ciò che gradisce l’anima, in cerca sempre di relazionarsi con il suo Creatore.
Il mondo oggi è come una porta spalancata che introduce nei vizi più immondi, però Gesù parla di una porta stretta per salvarsi eternamente ed entrare in Paradiso, non viene citata da San Luca la porta larga, lo fa San Matteo nel suo Vangelo: “Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa” (Mt 7,13).
La porta stretta indicata da Gesù esprime la piccolezza spirituale che bisogna raggiungere per avere accesso alla porta, è lo stesso Signore la Porta per cui si entra nella vita nuova e si comincia la trasformazione interiore. Nel Vangelo di oggi non si parla di porta larga, c’è la via larga e che conduce dove in realtà non si vuole andare. Per trovare il Paradiso si deve prima cercare la Porta dell’eterna salvezza ed è Gesù Cristo.
Quando ci si mette in viaggio si compiono molte verifiche, non solo del mezzo utilizzato, anche quanto riguarda l’aspetto personale, i soldi, indumenti e tutto il resto. Solitamente si conosce la destinazione, non si viaggia senza una meta. Tutti noi siamo viandanti in questa vita e dobbiamo conoscere la meta, oltre quanto necessita di indispensabile per raggiungerla.
È necessario scoprire la bellezza della vita spirituale e praticare il rinnegamento per vivere la piccolezza evangelica. Si diventa piccoli quando inizialmente i pensieri si formano seguendo il Vangelo, quando si desidera dare gloria a Dio a costo di rinnegare l’istinto passionale. Il modo migliore per minimizzare l’istinto dipende dagli insegnamenti che si acquisiscono nella meditazione.
Ognuno raccoglie quello che semina, da millenni avviene sempre la conferma di questa regola e non potrà cambiare mai.
È un buon esercizio domandarci cosa seminiamo nella nostra vita, buone opere o zizzania. Se agiamo spinti dall'amore disinteressato o per danneggiare gli altri oppure se portiamo rispetto ed apprezziamo gli altri o li offendiamo per invidia.
Il problema vero è rappresentato da una grave mancanza di conoscenza, ed è anche volontaria. Pochi si chiedono qual è il modo per salvarsi l’anima. Non basta provare un desiderio indefinito della salvezza eterna, occorre anche conoscere il modo e praticarlo con amore e impegno.
La porta stretta rappresenta la scelta delle persone sagge, quelle che sanno pesare bene il valore del Vangelo da vivere e la nullità della vita buttata al vento, degli anni passati senza gioia e pace. È la porta degli ultimi, di quanti agli occhi del mondo valgono poco o pur essendo qualificate sono considerati insignificanti perché pregano ogni giorno… seguono Gesù e la Madonna… osservano i dieci Comandamenti su cui batteranno la testa i superbi del mondo.
“Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi”.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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