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domenica 26 maggio 2013

2355 - Commento al Vangelo del 26/5/2013, Ss. Trinità

+ Dal Vangelo secondo Giovanni  (16,12-15)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà Lui, lo Spirito della Verità, vi guiderà a tutta la Verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Due affermazioni di Gesù nel Vangelo di questa domenica sono da valutare con maggiore attenzione. La prima è in realtà l’annuncio di quanto vuole rivelare agli Apostoli ma deve rimandare queste rivelazioni perché essi non sono capaci di comprenderle, quindi di “portarne il peso”. Però Gesù li avvisa che la sua rivelazione non è ancora terminata, oltre a quello che comunicherà in questa circostanza, verrà lo Spirito a guidarli.
“Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso”. Gesù si rivela gradualmente anche ad ognuno di noi, questo dipende dalla nostra comunione con Lui, dalla capacità di comprendere la sua volontà. Lui ci conosce perfettamente e non si rivale se la porta del cuore è chiusa, attende la nostra apertura, la disponibilità sincera.
C’è nel cammino di conversione un percorso da compiere, non si improvvisa la vita spirituale, si acquisisce con i nostri sforzi.
L’altra frase che richiede una particolare attenzione riguarda l’azione dello Spirito, Gesù però prima dice: “Quando verrà Lui…”, quindi deve prima visitarci con la sua Luce, invece agli Apostoli si manifestò in modo meraviglioso nella Pentecoste e da quel momento diventarono creature nuove. Dobbiamo chiederci se il Divino Spirito agisce in noi, ma per Lui agire dobbiamo permetterglielo, quindi l’anima deve stare in Grazia di Dio.
Gesù vuole che ogni cristiano abbia abbondante Spirito Santo, è Lui che santifica le anime e le eleva dalla condizione umana. Lo Spirito Santo non viene in noi solo perché Lo invochiamo, questo non è sufficiente, oltre l’invocazione è indispensabile avere l’anima accogliente, deve essere distaccata dai vizi e dagli idoli terreni.
“Lo Spirito della Verità, vi guiderà a tutta la Verità”. Questa frase esprime l’autentica situazione in cui si trova un credente, se egli possiede questo Spirito Divino potrà raggiungere la Verità, quindi riuscirà a discernere il bene dal male e a comprendere i buoni dai falsi profeti. Senza questo Spirito il credente non è capace di capire nulla della realtà invisibile, si illude se profetizza invano e parla di ciò che è solo suo.
Ci accorgiamo che qualche giornalista cattolico cade in errori macroscopici perché conta solamente sulla sua capacità intuitiva, questo si capisce dalla spavalderia e disinvoltura con cui spiega le cose di Dio. Quando si tratta di apparizioni emana sentenze come fossero dogmi e chi legge si sente quasi costretto ad accettare quanto scritto. Questo atteggiamento mostra la mancanza dello Spirito Santo e la piena precipitazione a scrivere le sue opinioni come se le avesse ricevute direttamente da Dio.
Oltre l’impulsività che trovo in certi scritti sulle apparizioni mariane e di altro, si nota una superficialità di leggerezza e di imprudenza.
I credenti impreparati leggono e sicuramente credono, senza porsi domande e non cercano di capire se corrisponde al vero lo scritto contro Maria Valtorta, per fare un esempio. Chi scrive o annuncia le cose di Dio ma non si è formato interiormente alla scuola del rinnegamento e delle virtù, non trasmette Verità dello Spirito Santo. Esprime se stesso e arreca disagi nei lettori. Non è per loro questa Parola: “Lo Spirito della Verità, vi guiderà a tutta la Verità”.
Non basta conoscere la Teologia o avere letto molti libri di spiritualità, è indispensabile vivere quanto si legge, non deve diventare lettera morta. Quando si compiono sforzi ascetici e ci si libera gradualmente dell’inclinazione a peccare, lo Spirito comincia a trovare spazio per entrare nell'anima e iniziare l’opera di santificazione. Senza questi sforzi è solo illusione voler capire le cose di Dio o discernere la verità su determinati fatti.
Gesù oggi agli Apostoli in pratica dice che non hanno capito tutto e non possono portare il peso per sapere dell’altro. Per la quinta volta Gesù ripete questo a loro, dopo che per tre anni erano stati con Lui ed avevano respirato il Paradiso. Come può allora un credente lontano dal Cuore di Gesù comprendere le Verità di Dio?
Nella solennità della Santissima Trinità troviamo almeno la spiegazione di quanto possiamo capire: Gesù ci svela che Dio è Trinità, è piena comunione. Dio è unico ma esiste una perfetta comunione tra le tre Persone, il Padre che è l’Amante, il Figlio che è l’Amato, lo Spirito che è l’Amore.
Il Padre ama il Figlio, il Figlio ama il Padre, questo Amore diventa una Persona: lo Spirito del Padre e del Figlio.
Sono talmente uniti da essere Uno nell’essenza ma Trino nelle Persone, un solo Dio presente in tre Persone che fra loro sono uguali. Tutto quello che si attribuisce all’una viene attribuita alle altre. Quando si parla di Creatore non è solamente il Padre, ma anche il Figlio e lo Spirito.
Quando si vuole parlare con Dio, cioè quando si vuole pregare, ci si può rivolgere personalmente al Padre o al Figlio o allo Spirito Santo, perché ognuno di essi è Dio, e parlando con ognuna delle tre Persone Divine, ci si rivolge con tutto Dio!
Quindi le tre Persone Divine (simboleggiate anche dai tre cerchi) non sono tre dei, ma un Dio solo, hanno una sola Natura Divina (simboleggiata dal grande triangolo). All’interno della Santissima Trinità il Verbo o Figlio è il Pensiero di Dio. Gesù ha due Nature ed è il Verbo eterno che si è fatto Carne. Come Parola Egli è l’intelligenza di Dio, è il Verbo, all’origine di tutte le cose.
San Giovanni per questo nel prologo del suo Vangelo scrive: “In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di Lui, e senza di Lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste” (Gv 1,1-3).
Non ci è concesso di andare oltre ciò che la ragione ci permette di intuire, la Fede ci assicura che la Parola di Gesù è infallibile.
Su questa terra noi possiamo conoscere veramente Dio solo con la Fede, credendo nella sua Parola. In Paradiso poi Lo comprenderemo pienamente, perché Lo vedremo faccia a faccia. La Trinità è un mistero, una veritàsuperiore ma non contraria alla ragione, che crediamo perché Dio l’ha rivelata.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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