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giovedì 17 gennaio 2013

2078 - Commento al Vangelo del 17/1/2013


+ Dal Vangelo secondo Marco (1,40-45)
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte. 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il testo che leggete sopra è sempre estratto dalla nuova traduzione della Bibbia e sempre presenta modifiche che lasciano abbastanza sconcertati. La modifica non è di scarso rilievo, e proprio la modifica ridimensiona la figura di Gesù. Tra le eresie che abbiamo letto ieri nella testimonianza di Piera Savino, ci sono insegnamenti che annullano la Divinità di Gesù o ridimensionano la sua Persona, la rendono esclusivamente umana, stravolgendo i suoi miracoli e le liberazioni dei posseduti.
Con la vita che rilascia molta sofferenza e lo sdegno dei cittadini per le vicende dei politici, molti cercano nel Vangelo il sostegno, la possibilità di ricevere consolazione e una buona dose di speranza. Invece, leggono qualche scritto e rimangono disorientati, riflettono che prima Gesù guariva gli ammalati oggi invece li purifica. Sappiamo che alcuni sinonimi di purifica sono decontamina, depura, riscatta, monda, però non c’è una parola che equivale a guarisce.
La parola guarisce ha come sinonimi: risana, riacquista la salute, salva. Gesù ha salvato il lebbroso dalla morte certa, gli ha fatto riacquistare la salute oramai compromessa, lo ha risanato nello stesso momento dai suoi peccati. Questo è il Gesù del Vangelo storico, Lui è il Signore che guarisce e salva. Di questo Gesù ci devono parlare!
L’amarezza in me è davvero grande nel constatare queste manipolazioni, perché non hanno motivo di esistere se si ama Gesù, non si cerca di rendere il Vangelo meno Divino se si possiede una Fede sana. I traduttori dovrebbero spiegare i motivi delle modifiche, perché hanno cercato di minimizzare la Persona di Gesù. Abbiamo già visto che ci sono numerose altre modifiche nella nuova traduzione, noi cercheremo sempre di capire il vero significato del testo originale.
Nel Vangelo di oggi il lebbroso afferma: “Se vuoi, puoi purificarmi!”. Mentre la corretta traduzione conosciuta per duemila anni afferma: “Se vuoi, puoi guarirmi!”. Anche la risposta di Gesù perde di potenza: “Lo voglio, sii purificato!”. Mentre la vera traduzione afferma: “Lo voglio, sii guarito!”. Ed è quella autentica perché Gesù era il Guaritore.
Non è una modifica irrilevante, quella moderna sostiene che Gesù purificò il lebbroso, come se gli avesse tolta quella carne putrefatta con delle pinzette. Invece, Gesù guarì il lebbroso, compì un vero e grande miracolo, come solamente Dio poteva fare.
Sta qui la differenza, c’è chi vuole presentare un Gesù sempre più umano e poco soprannaturale, c’è chi invece segue la sana Tradizione e sostiene che Gesù è sempre lo stesso, vero Dio e vero Uomo. Noi vogliamo adorare Gesù Figlio di Dio e seguire fedelmente il suo Vangelo! E questo è il tempo di svelare le eresie che serpeggiano all’interno della Chiesa.
Ieri abbiamo letto la testimonianza della nostra parrocchiana, evidenziava eresie ed insegnamenti falsi ascoltati nella sua parrocchia. Ricordiamone alcuni: 1) I frati della parrocchia insistono molto sulla “umanità” di Gesù; 2) Gesù era discepolo di Giovanni Battista; 3) Gesù era un piccolo uomo…; 4) Non credono ai diavoli e all'inferno; 5) È la religione che ha ucciso Gesù! E con questa ultima affermazione vogliono dire che senza Religione si sta meglio… Se non amano più Gesù -secondo il loro ragionamento- non ha senso credere in una Religione. Non c’è e basta…
E quali insegnamenti danno ai fedeli? Li conducono vicini e in comunione con Gesù oppure verso il baratro dell’inferno?
Se la situazione è così grave non possiamo più assistere impassibili, è un compito morale oltre che di Fede svelare pubblicamente queste eresie per allertare i credenti, per fare conoscere le falsità che si insegnano in certi luoghi. Non è assolutamente un giudizio, al contrario è un atto di amore verso il prossimo, allontanarli dagli insegnamenti che distruggono la loro Fede, oltre che la sana dottrina della Chiesa. Gesù farebbe così, per questo ci spinge a svelare gli inganni.
Qui si sta giocando con la salvezza eterna di centinaia di milioni di credenti, non è qualcosa di marginale.
Allontanare un solo credente dalla vera Fede in Gesù e nel Vangelo, significa allontanarlo dalla Grazia di Dio e dal Paradiso eterno. Non c’è nulla di più importante del bene dell’anima, e quanti attentano alla sua santità con le eresie, devono essere riconosciuti come tali, anche se noi preghiamo per essi, perché si convertano e non danneggino oltre la Chiesa di Gesù e le anime!
È anche compito di tutti voi cominciare a parlare del Vangelo autentico e del Magistero della Chiesa ai vostri conoscenti, per questo è indispensabile la lettura del nuovo Catechismo del 1992. I testimoni di Geova e i protestanti si incontrano varie volte nella settimana per approfondire la Bibbia, per studiare le Scritture, anche se studiano una Bibbia modificata dai loro fondatori eretici. Ma studiano, si impegnano. Tra i cattolici non c’è questa consapevolezza, l’esigenza di conoscere Gesù e le vicende bibliche, ci si accontenta della Messa festiva.
Per noi non deve essere così, dobbiamo dedicare maggiore tempo alla vita spirituale, che si nutre di preghiera, di meditazione e di letture.
Nel Vangelo di oggi cogliamo con quale premura il lebbroso mostrò la sua vergogna a Gesù, le sue piaghe putrefatte, non rimase nascosto fuori la città come era obbligo. Il lebbroso si mise alla ricerca di Gesù per ricevere la guarigione, per vincere il suo male. Anche la sua supplica fu una supplica che gli saliva dal cuore innamorato di Gesù. Quando l’uomo soffre per qualcosa o è ammalato, diventa umile e comprende di essere solo, senza Gesù non troverà mai la vera pace e forse neanche la guarigione.
“In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso”, l’uomo si mise alla ricerca del Signore, nei suoi ragionamenti aveva compreso che Gesù veniva da Dio e che Lui doveva adorare. Quanta differenza con molti cattolici di oggi, lontani dalla Messa festiva e dal Cuore di Gesù. Non vanno mai a trovare Gesù presente nel Tabernacolo, passano davanti le Chiese diventate per loro strutture ignote.
Loro e noi dobbiamo riflettere su quanto avvenne al lebbroso: non appena Gesù lo toccò e comandò alla malattia di sparire, divenne candido come un bambino, non era mai stato così splendente nella carne rosea. Ma il lebbroso aveva supplicato umilmente Gesù, Lo aveva cercato e si era prostrato prima di dire emozionato e felice: “Se vuoi, puoi guarirmi!”.
“Se vuoi…”, è un atto di Fede immenso. Esprime tutta la sua certezza che Gesù poteva, riconosceva in Lui l’onnipotenza di Dio. Questo è il vero Gesù biblico, Lui può tutto, guarisce l’anima e il corpo, ridona la vita ai peccatori moribondi a causa dei loro molti peccati. Se essi non cercano Gesù, dobbiamo invitarli noi, con amore e con la spiegazione del Vangelo che ci hanno tramandato i Padri della Chiesa!

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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