Il Signore ti benedica,ti custodisca e ti mostri il Suo volto misericordioso!

Quando pensi di aver toccato il fondo e che nessuno ti voglia o ti ami più, Dio si fa uomo per incontrarti, Gesù ti viene accanto

CIAO A TE !!

Nulla è più urgente nel mondo d'oggi di proclamare Cristo alle genti. Chiunque tu sia, puoi, se vuoi, lasciare un tuo contributo, piccolo o grande che sia, per dire, comunicare, annunciare la persona di Gesù Cristo, unico nostro salvatore. Uno speciale benvenuto a LADYBUG che si è aggiunta di recente ai sostenitori ! *************************************************** Questo blog è sotto la protezione di N.S. Gesù Cristo e della SS Vergine Maria, Sua Madre ed ha come unica ragione di esistere di fornire un contributo, sia pure piccolo ed umile, alla crescita della loro Gloria. ***************************************************



Con Cristo non ci sono problemi, senza Cristo non ci sono soluzioni.

mi trovate anche su questo blog
---------------------------------------------------------------



venerdì 4 gennaio 2013

2049 - Commento al Vangelo del 4/1/2013


+ Dal Vangelo secondo Giovanni (1,35-42)
In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’Agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi Lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì -che, tradotto, significa maestro-, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove Egli dimorava e quel giorno rimasero con Lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e Lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» -che si traduce Cristo- e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa», che significa Pietro. 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ieri abbiamo letto come il grande Giovanni Battista non esitò neanche un istante nell'indicare in Gesù di Nazareth l’Agnello di Dio, “Colui che toglie il peccato del mondo!”. Anche oggi nel 1° capitolo di San Giovanni versetto 35 viene ripetuta la frase del Precursore, mentre si trovava in compagnia di alcuni suoi discepoli: “Ecco l’Agnello di Dio!”.
Troviamo in Giovanni Battista la rappresentazione del vero discepolo di Cristo, pronto a mettersi da parte per lasciare operare Dio. È un esempio di distacco da sé, dalle proprie ambizioni, dall’egoismo che vuole sempre prevalere in tutto. In questo 1° capitolo ripetutamente Giovanni Battista indica Gesù ai suoi discepoli e li invita a seguire Lui.
Ogni cristiano deve puntare al raggiungimento di questo distacco da se stesso, non deve considerarsi il centro del mondo.
Invece, spesso accade che per una minima offesa ricevuta si diventa aggressivi, si comincia a mormorare e poi a giudicare forse anche pesantemente. C’è anche chi ha la forte debolezza di insinuare accuse anche ai propri familiari se qualcosa gira contro. Tutto questo è sbagliato e bisogna cambiare. Arrivare a commettere questi disastri morali è la manifestazione della perdita della presenza di Dio, conseguenza della perdita della sua Grazia.
Dobbiamo considerare più importante nella nostra esistenza la vita interiore, la spiritualità sana da coltivare con i Sacramenti, le buone letture quotidiane, la preghiera umile e fiduciosa. Non si improvvisa la rettitudine di vita o l’integrità morale, è una conquista che si ottiene istante dopo istante, cercando la virtù da praticare in ogni circostanza della vita. Questo conduce ad un controllo sereno e profondo sui pensieri, sulle scelte, sulle passioni disordinate.
È bene considerare la figura di Giovanni Battista che si annienta davanti a Gesù, il nostro annientamento invece non è davanti agli altri come se fossimo inferiori, ma è al contrario un atto intelligente di non agire dietro impulsi irrazionali e di controllare serenamente quanto diciamo e facciamo. L’annientamento è del proprio orgoglio non della propria personalità. Non bisogna limitare i propri talenti o smorzare le capacità che si posseggono nei più svariati campi lavorativi.
Il dominio di sé o l’annientamento dell’amor proprio permette lo sviluppo di tutto ciò che c’è di buono nella persona.
Giovanni Battista riconobbe che solo Gesù era importante, ma non disse che lui era un uomo inutile. “Dopo di me viene un Uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Giovanni Battista si rinnega perché riconosce i propri limiti, inferiori all'infinita Persona di Gesù Cristo. Non pensa male di sé, ma riconosce ciò che è nella realtà. La sua è una verifica umile, sincera, intelligente.
Quando vede passare per la seconda volta Gesù e non si parlano -come se volessero evitare i contatti per non dare modo di accusarli di complotto-, senza esitare, come abbiamo letto sopra,  indica ai due discepoli il Cristo:“Ecco l’Agnello di Dio!”Questo deve fare ogni Vescovo e ogni Sacerdote: indicare Gesù a tutti i parrocchiani e a tutto il mondo con la vita esemplare, integerrima. La gente più delle parole vuole vedere le opere, vuole vedere soprattutto i Vescovi e i Sacerdoti molte volte nella giornata in preghiera davanti al Tabernacolo, in adorazione dell’Eucaristia.
Solo così si cambierà il mondo e si salveranno molti peccatori. Perché, non dimenticatelo, la preghiera cambia le vicende umane!
Se Giovanni Battista indica Gesù, Andrea obbedisce e segue il Maestro per sapere dove abita. Questo passaggio è importante, la domanda presuppone già l’adesione al Cristo, senza porre altre domande, perché Andrea aveva fiducia in Giovanni Battista. La fiducia è un elemento determinante, ma nel 99% dei casi, i diavoli riescono a demolire nei cristiani deboli e volubili, la fiducia verso qualcuno che indica la Via del Signore.
Succedeva ai Santi, molte persone per esempio avevano dubbi su Padre Pio senza alcuna motivazione e non lo frequentavano. Addirittura dicevano ad altri di non andare e perdevano così la grande Grazia di conoscerlo e diventavano cattivi verso il prossimo. Persone confuse dall’egoismo che poi finivano sotto il dominio delle negatività dei diavoli.
La risposta di Gesù ai due discepoli fu semplice e significativa: “Venite e vedrete”. Solo chi conosce la Casa di Gesù scopre la sua vocazione missionaria, l’incarico che si possiede dal Battesimo di portare agli altri la conoscenza di Gesù e di diffondere la sana dottrina della Chiesa. Ognuno di voi è inviato da Gesù a parlare di Lui a tutti quelli che conoscete, però dovete accompagnare le buone opere alle parole spirituali.
Come Andrea portò il fratello Pietro ad incontrare Gesù, così voi dovete portare ogni persona che incontrate a conoscere Dio. Quando si porta qualcuno a Gesù, non solo entra in comunione con Lui dopo il pentimento dei suoi peccati, ma viene cambiata la sua vita. Gesù subito cambiò il nome a Simone e lo indicò come Cefa che significa pietra, e il nome indicava la sua missione.
Noi siamo cristiani, seguaci del Cristo, chiamati a vivere il suo Vangelo e a manifestare al mondo che Lo abbiamo incontrato.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
------------------

Nessun commento:

Posta un commento

Comunque tu sia arrivato fino qui, un tuo commento è gradito, si può dissentire ma non aggredire, la costruzione è preferita alla distruzione..

Medaglia di San Benedetto