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mercoledì 26 dicembre 2012

2035 - Commento al Vangelo del 26/12/2012


+ Dal Vangelo secondo Matteo (10,17-22)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Quanto ha affermato Gesù duemila anni fa, rimane ancora attuale: “Sarete odiati da tutti a causa del mio nome”. Un avviso che riguarda tutti i cristiani autentici e che si sforzano di vivere il suo Vangelo con impegno. Non riguarda solamente i Sacerdoti ma tutti i cristiani, anche se i Sacerdoti rimangono sempre le prime vittime dell’odio cieco ed insensato degli anticlericali.
Pensavo poco fa alle differenti interpretazioni che si danno alle parole di Gesù, ma qui non si tratta di una illusione ottica come avviene normalmente, c’è un inganno dell’intelletto che segue l’errore travestito da verità. Mettiamo da parte gli atei perché senza Fede, vediamo come tra gli stessi cristiani è presente spesso ambiguità, causata dall’invidia o da posizioni dottrinali differenti. Sappiamo chi sta dalla parte della Verità tra un eretico o modernista e un osservante dei Comandamenti. Chi si sforza di osservare con impegno i Comandamenti e non manipola la sana dottrina della Chiesa però viene sempre colpito dagli attacchi. Avviene in famiglia tra i familiari, tra gli amici e al lavoro.
Ovunque il cristiano autentico porta dietro di sé un potenziale attacco di invisibili nemici.
La mente può fare brutti scherzi, quando non è controllata o ha appunto la libertà di seguire ciò che è sbagliato davanti a Dio. Un po’ come gli occhi, ma in questo caso non c’è dolo, poiché gli occhi sono separati da uno spazio e hanno un'immagine bidimensionale diversa dello stesso oggetto. L’occhio sinistro vede una porzione maggiore della parte sinistra di un oggetto e dello sfondo che le sta dietro, mentre l’occhio destro vede una parte maggiore del lato destro. Ciò determina l’impressione di vedere l’oggetto spostato.
Il professor Eric R. Kandel della University Columbia ha affermato che «tutto ciò che “noi vediamo” è il frutto della luce riflessa dagli oggetti, passata attraverso le pupille, distorta e ribaltata dai mezzi diottrici oculari e “spalmata” sulla superficie curva bidimensionale della retina, che si comporta come un trasduttore tra l'energia dei fotoni e il segnale trasmesso tramite potenziali d'azione. La retina, inoltre, è in grado di percepire colori e di dare informazioni precise e accurate riguardo allo spazio che ci circonda solo nella fovea. Come se non bastasse, entrambe le retine hanno un punto cieco, dove l'immagine non può essere percepita. Esiste in noi un processo integrativo ed elaborativo che gestisce le informazioni provenienti dalla retina. Questi processi sono svolti dal cervello, il vero e proprio organo della visione. Per comprendere come il cervello operi nei processi visivi, basta soltanto considerare le illusioni ottiche».
Mi è servita questa citazione per parlarvi delle illusioni mentali, credere qualcosa di sbagliato senza arrivare a capire che la mente ha elaborato un inganno come verità, perché la persona ha il bisogno inconscio di credere a quell’inganno. Ma le illusioni ottiche non sono volute né cercate, le illusioni mentali invece sono create anche a livello inconscio dalle persone che hanno sicuramente qualche problema spirituale o una Fede ancora piccola.
Per esempio, ci sono cattolici -quindi discepoli di Gesù- che seguono le eresie, le quali eresie sono contrarie a Gesù e alla sua Chiesa Santa. Come si spiega questa contraddizione? C’è una spaventosa illusione mentale in questi cattolici e la mente dopo avere raccolto le informazioni, elabora ciò che più si avvicina alla mentalità o spiritualità di queste persone. Ciò che è conforme alla loro inclinazione corrotta.
Altrimenti come si spiegano le eresie dei teologi o le contraddizioni di molti cristiani nella vita sociale?
La persona che si avvicina con maggiore amore a Gesù nella verità ed umiltà, viene inondata dallo Spirito di Dio e gradualmente perde le opinioni molto carnali di ciò che esiste e comincia a vedere la realtà come essa è. A questo conduce solo una vita spirituale onesta intellettualmente, occorre non seguire più le visioni sbagliate della realtà che piacciono e create artificiosamente dalle illusioni mentali.
È facile deviare dalla sana dottrina cattolica, sia per la ripetizione dei peccati mortali non confessati, sia per l’indebolimento della Fede. Chi non controlla la sua superbia e la lascia dominare sulla volontà, compie tantissimi errori morali e di discernimento.
Quando un cattolico rimane così vulnerabile, può diventare chiunque, un eretico o un mago, un imbroglione o un persecutore dei veri seguaci di Gesù, Sacerdoti e laici. Ecco spiegato come esiste nel Cristianesimo una vera lotta tra opposte posizioni dottrinali: ci sono quelli che seguono fedelmente Gesù e sono pochi; ci sono molti che seguono Gesù ma vivono in una illusione mentale, nel senso che Lo seguono teoricamente e non nella vita pratica e reale.
Questi cattolici spesso assumono posizioni sociali in piena contraddizione con il Vangelo ed ignorano volutamente i loro errori.
Così nella Chiesa ci sono più posizioni diverse sulla dottrina, questo è il tempo delle novità come scriveva San Paolo: “Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie” (2 Tim 4,3).
In questo contesto religioso aperto a molti aggiornamenti delle nuove dottrine che avanzano, noi che vogliamo seguire veramente Gesù, siamo pochi rispetto all'alta percentuale di quei cattolici che vogliono invece determinare tutto nella Chiesa, dare ordini anche al Papa, decidere cosa debbono fare e non fare i Sacerdoti, cambiare la morale sessuale, introdurre nuove liturgie festaiole e dissacratorie, togliere la Confessione e ridurre la Santa Messa ad un incontro ricreativo.
Si ingannano questi cattolici, e come si ingannano riguardo le cose sacre, possono sbagliare in altri contesti.
La loro visione ottica rimane perennemente dibimensionale, la loro visione intellettuale della realtà rimane perennemente bloccata su ciò che piace a loro e non su ciò che piace a Gesù.
Oltre l’avvertimento di Gesù che i suoi veri seguaci saranno sempre odiati, Egli prima avverte: “Guardatevi dagli uomini”. Ovviamente intende quegli uomini e donne che vivono nell'inganno e non amano la verità, non hanno una moralità cristiana, non cercano lo Spirito Santo nella loro vita ma vogliono innalzare al posto di Dio la loro mentalità. Gesù ci avvisa di guardarci più dagli uomini così sleali che dai diavoli.
Questa infatti è la regola che bisogna seguire, io riesco a controllare i diavoli soprattutto quando non si fanno sentire e se rimangono in silenzio vuol dire che stanno preparando qualcosa di pericoloso, ma gli uomini cattivi e vendicativi non li puoi proprio controllare.
“Guardatevi dagli uomini” dice Gesù, e nonostante la loro ingiustizia noi dobbiamo sempre amare tutti e perdonarli.
Ieri il Papa nel messaggio “Urbi et orbi” locuzione latina che significa “Alla città (di Roma) e al mondo”(letteralmente: all'Urbe e all'Orbe) ha parlato di pace tra gli Stati in conflitto da molto tempo, ha invocato una“soluzione politica” in Siria, ha invitato soprattutto le istituzioni a cercare il “bene comune”. È evidente che solo la ricerca sincera di Dio può portare i potenti a cercare il bene dei cittadini, ma i cittadini possono pregare per favorire in tutti i luoghi il “bene comune”.
Prendiamo la ricerca della verità del Santo che oggi festeggiamo, il primo martire del Cristianesimo, quel Santo Stefano che preferì la morte violenta piuttosto che abbracciare i nemici di Dio. Lui è un grande modello di coerenza portata all’estremo perché venne ucciso dai colpi di pietra, ma ci rimane il suo esempio di assoluta fedeltà a Gesù.
Opposto è il comportamento di quanti vivono il Cristianesimo o la loro Fede come un optional o cosa superflua, non impegnandosi sinceramente nel vivere gli insegnamenti di Gesù, forse vanno a Messa la domenica ma comunque si illudono di essere cattolici solo perché lo pensano.
Santo Stefano sfidò tutti per riaffermare la Divinità di Gesù e alle sue parole Dio accompagnava molti miracoli. Invece i cristiani indifferenti esprimono parole pagane e fanno seguire opere opposte al Vangelo. Contro il Santo si coalizzarono gli esponenti della sinagoga e sobillarono contro di lui, inventarono queste accuse: “Lo abbiamo udito pronunziare espressioni blasfeme contro Mosè e contro Dio” At 6,11).  Proprio da Stefano che era di una spiritualità elevatissima!
«E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo trascinarono davanti al sinedrio. Presentarono quindi dei falsi testimoni, che dissero: “Costui non cessa di proferire parole contro questo luogo sacro e contro la legge”» (At 6,12-13).
Ebbero una prima risposta nel silenzio di Stefano, “e tutti quelli che sedevano nel sinedrio, fissando gli occhi su di lui, videro il suo volto come quello di un Angelo” (At 6,15). Poi il Santo cominciò la sua spiegazione delle Scritture, lasciando i suoi nemici e i falsi testimoni senza parole. Non sapevano cosa rispondere dinanzi alle prove portate da questo straordinario martire. Nel capitolo 7 degli Atti degli Apostoli viene narrata la sua catechesi a coloro che si consideravano perfetti mentre vivevano di odio e di vendetta.
Leggiamo alcuni versetti: «All'udire queste cose, fremevano in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui. Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, fissando gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua destra e disse: “Ecco, io contemplo i Cieli aperti e il Figlio dell'Uomo che sta alla destra di Dio”. Proruppero allora in grida altissime turandosi gli orecchi; poi si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero il loro mantello ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. E così lapidavano Stefano mentre pregava e diceva: “Signore Gesù, accogli il mio spirito”» (At 7,54-59). 
Quel Saulo che gioiva dinanzi la morte di Santo Stefano, diventerà San Paolo, l’Apostolo delle genti, una colonna del Cristianesimo. Perseguitava i cristiani e desiderava la loro morte. Però, era utile al disegno di Dio e alla sua Chiesa, infatti ricevette il miracolo della conversione e sostenne come pochi la crescita della Chiesa Santa di Dio. Per molti era un nemico mentre Dio si serviva di San Paolo per estendere la sua Chiesa fino ai confini del mondo.
La superbia acceca l’intelletto e induce una persona a credere sempre il contrario della verità e ciò che è oggettivamente giusto.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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