Il Signore ti benedica,ti custodisca e ti mostri il Suo volto misericordioso!

Quando pensi di aver toccato il fondo e che nessuno ti voglia o ti ami più, Dio si fa uomo per incontrarti, Gesù ti viene accanto

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martedì 20 novembre 2012

1961 - Commento al Vangelo del 20/11/2012


+ Dal Vangelo secondo Luca (19,1-10)
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’Uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gesù dice di se stesso che è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto. Questa frase è molto importante, se la meditate per un po’ darete nuovo vigore alla vostra anima, vi caricherà di sante convinzioni come mai era successo in passato. Scrivete questa frase su un foglio o la stampate e la mettete in un luogo visibile per un po’ di tempo, approfondendo i verbi cercare e salvare. È un Dio che cerca i suoi figli smarriti nella foresta del mondo e li vuole salvare, utilizzando ogni mezzo possibile per riuscire a trovare un piccolo varco ed entrare nel cuore, per fare ardere la scintilla dell’amore.
“Il Figlio dell’Uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”.
Questa è stata la missione di Gesù, non è venuto a condannare ma a perdonare tutti coloro che si riconoscono peccatori e bisognosi della sua misericordia. In moltissimi casi è impossibile il suo intervento a causa della durezza del cuore di coloro che sono schiavi dei loro sensi, hanno il cuore duro come il granito e insensibile ad ogni sollecitazione spirituale. Se si considera la condizione di molti peccatori, si deve dedurne che mai più incontreranno Gesù.
Questo però è il ragionamento umano privo di speranza, invece la speranza cristiana ci dice che tutto è possibile a Gesù, anche la conversione dei più accaniti peccatori. Cosa occorre però? La partecipazione diretta di quanti chiedono la conversione di un familiare o di un conoscente incorreggibile, la collaborazione attiva nel donare a Gesù preghiere e penitenze per chi vive nell’immoralità, supplendo così alla sua vita disonesta.
Questo fece per cinquant’anni Padre Pio, prima di lui San Francesco d’Assisi, così Santa Teresa d’Avila e tutti i Santi che hanno donato la vita a Gesù per avere in cambio la conversione dei peccatori.
Perché le anime da convertire si pagano con il sacrificio, si devono comprare con la nostra vita onesta e virtuosa. Se chiediamo a Gesù la conversione di qualcuno che vive nei peccati, dobbiamo offrire al Signore l’amore e la preghiera che quel peccatore non gli ha mai dato, dobbiamo riparare quanti più peccati possibili con la nostra Fede e la vita virtuosa.
Sembra un progetto difficile, invece vi assicuro che è facile entrare in questa mentalità, dipende dall’amore che si ha per Gesù.
Queste mie parole rispecchiano fedelmente e come sempre il Vangelo di Gesù, ma i modernisti e quanti sono protestanti nel cuore e vivono nella Chiesa, questa dottrina della riparazione la odiano più di ogni cosa. Mi è stato detto che un modernista leggendo il mio libro “Via Crucis” si è inviperito perché io parlo di penitenza e di riparazione. Questo uomo essendo un accanito modernista, non accetta questa dottrina che insegno e che tutti i Santi hanno vissuto con gioia e grande Fede.
Già i Santi… il problema è che questo uomo non crede neanche alla santità, lui esalta le fragilità dell’uomo come qualcosa di importante…
Pensate all’insegnamento ingannevole che trasmettono quanti predicano il modernismo e diffondono questa nuova dottrina eretica a migliaia di fedeli ignari delle falsità inserite nelle parole apparentemente rinnovatrici e secondo loro adeguate ai nostri tempi. Come sono aridi ed insensibili molti cuori che dovrebbero ardere di amore a Gesù e la salvezza delle anime!
Gesù ha avvisato: “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie Parole non passeranno” (Mt 24,35). L’insegnamento di Gesù di duemila anni fa è eterno, nessuno potrà mai arrogarsi l’autorità di modificare una sola parola del Vangelo storico.
La dottrina della riparazione è odiata dai modernisti dentro la Chiesa, questo è anche motivo di grande odio verso quei Sacerdoti che la insegnano. Padre Pio fu avversato senza scampo da alcuni Cardinali, Vescovi e Frati perché viveva la Vita di Gesù ed insegnava ai penitenti la necessità della penitenza per dominare la violenza delle passioni umane, che si scatenano e diventano incontrollabili in quei cristiani ancora lontani dalla vera conversione.
Non esiste un Cristianesimo senza imitazione di Gesù, per metterci alla sua sequela dobbiamo necessariamente rinunciare ai piaceri illeciti, ai peccati contro i Comandamenti, alle scelte che distruggono la quiete dell’anima.
È una lotta spirituale, questo hanno provato nella vita le anime innamorate di Gesù, hanno dovuto rinnegare quei pensieri che satana mette nella mente e se non si reagisce con la preghiera e il disprezzo verso satana, i pensieri corrotti arrivano a dominare la persona e a guidarla inesorabilmente verso la corruzione.
Chi segue Gesù e prega con Fede, comprende la necessità del rinnegamento e della rinuncia verso quelle cose che inquinano l’anima, poi comincia ad amare senza limiti e a cercare solo ciò che mette pace all’anima. Leggiamo questa testimonianza:
«Caro Padre la leggo tutti i giorni e nella mia preghiera mi ricordo sempre anche di lei. Da poco ho compiuto 62 anni, la morte di mia madre quando avevo 18 anni ha segnato la mia vita, ma è proprio quando si soffre, che si comprende il prossimo... Amo e ho sempre amato dare una mano agli altri, anche cercando di far capire che Dio non ci abbandona mai ed agisce solo per il nostro bene... anche quando soffriamo.
È un ottimo Maestro e ci fa capire tante cose preziose. Molte volte ho parlato con chi non crede e molte volte ho sconvolto con le mie risposte, ho aiutato tante amiche e amici a ritrovare la strada e a trovare in Gesù e la Madonna... una strada, che porta alla pace e questo mi rende sempre felice e lo faccio con tutto il cuore... Amare il prossimo è la cosa più bella e non importa se, a volte, ci tradiscono, perché anche il perdono ci rende sereni e libera il cuore dal rancore e dalla rabbia. Grazie per i suoi insegnamenti quotidiani. Rosalba Martini».
In molte famiglie cristiane è sceso il gelo dell’indifferenza, una freddezza verso i familiari che manifesta distacco e mancanza di pace interiore. Succede questo se non si alimenta la vita con i Sacramenti, la preghiera e le buone letture. Il cammino cristiano deve essere alimentato ogni giorno da letture spirituali, è necessario dare nutrimento all’anima e buoni propositi alla mente. Altrimenti la mente segue tutti i pensieri immorali.
La meditazione delle opere di Gesù portò Zaccheo a convertirsi. Oggi il Vangelo ci indica Zaccheo come modello di uomo convertito, in lui notiamo subito la scelta di riparare gli errori commessi: Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto”. Zaccheo era odiato da molti perché esattore delle tasse per conto dei Romani, lo consideravano contaminato perché amico degli stranieri.
Questo fatto avvenne a Gerico, Gesù entrò nella città e guarì un cieco, poi quando stava per lasciarla guarì l’anima di Zaccheo. Il cieco e Zaccheo erano considerati come feccia dai paesani, eppure sono proprio loro ad attirare Gesù e a ricevere la guarigione dell’anima e del corpo.
Il cieco gridava forte e con amore: “Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!”. Alcuni gli dicevano di tacere ma il cieco gridava più forte il suo amore a Gesù, manifestava la sua Fede gridando. Ecco come bisogna ottenere le Grazie da Gesù, bisogna gridare interiormente ed esprimere tutta la Fede nel silenzio adorante davanti al Tabernacolo. Gesù risponderà come fece con il cieco: “Che cosa vuoi che Io faccia per te?”.
Chiediamo l’aumento della Fede, la guarigione interiore e la vittoria sui vizi: “Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato”.
La Fede di Zaccheo fu premiata, egli salì sull’albero, si elevò da terra per vedere Gesù che passava, questo elevarsi indica il distacco dai beni materiali e dalla mentalità corrotta. Fu Gesù a chiamare Zaccheo: “Scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua”. Gesù è sempre attento alle nostre esigenze, conosce perfettamente l’orientamento delle nostre pulsazioni interiori, cerca sempre di salvare ogni peccatore che pentito ritorna a Lui.
Il nostro compito è di aiutare i peccatori con i buoni esempi e con la spiegazione del Vangelo, dobbiamo parlare dell’importanza di vivere in Grazia di Dio e il pericolo della dannazione eterna, della Confessione e della Santa Messa. Gesù chiede ad ognuno di noi di diventare suoi collaboratori.
Vedo che molti nostri parrocchiani vogliono fare sul serio, è importante creare nelle famiglie un incontro settimanale di preghiera, invitando parenti ed amici per la recita del Rosario e la meditazione comunitaria del Vangelo. Mi sono già arrivati molti inviti per partecipare ai Cenacoli di preghiera nelle famiglie in molte città italiane, questo mi fa piacere e per quanto possibile vedrò cosa fare.
Gli iscritti siete ben oltre i 9mila, moltissimi inviano la newsletter ai loro amici e orientativamente possiamo dire che la newsletter giornaliera viene letta da altri 20mila lettori. Non potrò girare tutta l’Italia, si vedrà di trovare la soluzione degli incontri provinciali. Mettiamo però tutto nel Cuore della Madonna.
Già ho attivato brevi incontri con le videochiamate, i collegamenti tramite la webcam sono rapidi e molto efficaci. Dove si formano Cenacoli di preghiera con la nostra spiritualità espressa in tutti i miei scritti, è possibile fare periodicamente videochiamate con me.
L’Amore e la Parola di Gesù mi spingono ad aiutare tutti: “Il Figlio dell’Uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”.
Ogni volta che cerchiamo Gesù con Fede e sincerità, Egli ci risponde: “Oggi devo fermarmi a casa tua”.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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