Il Signore ti benedica,ti custodisca e ti mostri il Suo volto misericordioso!

Quando pensi di aver toccato il fondo e che nessuno ti voglia o ti ami più, Dio si fa uomo per incontrarti, Gesù ti viene accanto

CIAO A TE !!

Nulla è più urgente nel mondo d'oggi di proclamare Cristo alle genti. Chiunque tu sia, puoi, se vuoi, lasciare un tuo contributo, piccolo o grande che sia, per dire, comunicare, annunciare la persona di Gesù Cristo, unico nostro salvatore. Uno speciale benvenuto a LADYBUG che si è aggiunta di recente ai sostenitori ! *************************************************** Questo blog è sotto la protezione di N.S. Gesù Cristo e della SS Vergine Maria, Sua Madre ed ha come unica ragione di esistere di fornire un contributo, sia pure piccolo ed umile, alla crescita della loro Gloria. ***************************************************



Con Cristo non ci sono problemi, senza Cristo non ci sono soluzioni.

mi trovate anche su questo blog
---------------------------------------------------------------



sabato 17 novembre 2012

1954 - Commento al Vangelo del 17/11/2012


+ Dal Vangelo secondo Luca (18,1-8)
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Molto spesso leggiamo sui quotidiani o ascoltiamo al telegiornale proteste da parte di numerosi indagati o condannati nei processi perché -secondo loro- il giudice si è dimostrato fazioso o ingiusto. Sono molti i casi da citare almeno negli ultimi anni, non sta a noi stabilire dove sta la verità e neppure vogliamo schierarci con una delle due parti. Sono fatti che devono chiarire loro.
Ci sono però due casi di questo ultimo mese che ci hanno lasciato abbastanza sorpresi, addirittura in un processo sono i pubblici ministeri a lamentarsi del giudice che ha assolto un imputato perché amica della sorella dell’imputato. Questo caso è clamoroso, c’è una persona coinvolta che si accusa del reato ed accusa anche il presidente della regione Puglia Vendola.
Si tratta dell’ex direttore generale della Asl di Bari Lea Cosentino, la Lady Asl delle inchieste sulla malasanità pugliese. Proprio lei ha ammesso di avere agevolato un primario per l’incarico in un ospedale, ma fuori dei termini di un concorso. Lei afferma ed è provato, che a volere la riapertura del concorso oltre i termini consentiti e ad imporre quel primario fu Nichi Vendola.
I pubblici ministeri hanno ricostruito i fatti ed hanno appurato che veramente le cose andarono così, quindi, hanno accusato Vendola di concorso in abuso d’ufficio in relazione alla riapertura dei termini di un concorso per primario. Secondo loro non ci sono dubbi sul reato, inoltre la testimonianza dell’ex direttore è la prova regina. I pubblici ministeri chiesero per Vendola 1 anno e 10 mesi di carcere, ma il giudice il 31 ottobre scorso lo ha assolto “perché il fatto non sussiste”.
Questa è stata la sentenza e bisogna rispettarla, nessuno può gioire se un innocente finisce in carcere e il discorso vale anche per il comunista Vendola. Non la pensano così però i pubblici ministeri Desireé Digeronimo e Francesco Bretone, loro hanno condotto l'inchiesta nei confronti di Nichi Vendola appunto sul caso della sanità pugliese, i quali a seguito dell'assoluzione del governatore, hanno scritto una lettera alla Procura di Bari per chiedere maggiore chiarezza sulla presunta amicizia tra la sorella del governatore, Patrizia Vendola, e il giudice Susanna De Felice.
Questo fatto cosa c’entra con il Vangelo di oggi? Vediamo se c’entra qualcosa.
Molti quotidiani hanno riportato la denuncia pubblica dei due pm e hanno sollevato un caso davvero inquietante. Secondo loro Patrizia Vendola, sorella del politico, è amica del giudice che ha assolto Nichi, addirittura parlano di “un'amicizia diretta” e la “frequentazione di amici in comune”. I due pm sono arrivati a dire che “dopo l'assoluzione che ha smentito in toto l'impianto accusatorio, siamo stati contattati da molti amici e colleghi che ci hanno chiesto come fosse stato possibile che a giudicare il governatore fosse stata un'amica della sorella”.
La De Felice secondo i due pm avrebbe forse dovuto astenersi dal giudicare Vendola, ma così non è stato. Mentre tutti quelli che chiedono una giustizia equa per tutti e che incappano in condanne per piccole sciocchezze, sono rimasti scioccati, a cominciare da tutti i comuni cittadini che per una tassa non pagata di 50 euro vanno in carcere oppure ricevono verbali di migliaia di euro da pagare entro poco tempo.
Sono due le cose che dobbiamo puntualizzare, prima preciso che su quel caso noi ci asteniamo dal giudicare perché non abbiamo molti elementi. Non volevo arrivare a discutere dell’assoluzione, voglio evidenziare che solo in Gesù possiamo riporre tutta la nostra speranza, Egli è il Giudice perfetto. Lui non potrà mai danneggiarci né permettere che le ingiustizie che subiamo in questo mondo rimangano per sempre per far gioire i nostri nemici.
Le ingiustizie sempre vengono vinte dalla potenza di Dio.
Inoltre, Gesù nel Vangelo mette in evidenza che un giudice disonesto aiutò la vedova che implorava giustizia, così tutti i giudici devono cercare la giustizia e far trionfare la verità. Noi vogliamo considerare sicuramente onesti tutti i giudici, anche se i due pubblici ministeri di Bari e quasi tutti i quotidiani hanno scritto che il giudice amica della sorella di Vendola avrebbe dovuto astenersi, se però non lo ha fatto, dobbiamo ritenere che ha agito con buona coscienza e per lei il reato non esisteva, nonostante l’ammissione dell’ex direttore della sanità pugliese.
Gesù nel Vangelo afferma che rimane sempre disponibile ad accogliere le nostre richieste di aiuto, dobbiamo però chiedere con insistenza e con molta Fede. La parabola che descrive fa notare che un giudice inizialmente ignora la richiesta della vedova, ma Lui invece prende con infinita premura le nostre richieste di Grazie. Poi il giudice decide di fare giustizia alla vedova, lo fa con ritardo e lo fa per non subire più il disturbo portato dalla donna.
Invece, Gesù è felice se Lo disturbiamo di continuo e chiediamo quelle Grazie che favoriscono la vita spirituale e la salute fisica.
Dalle interviste ai cittadini si percepisce che sono spaventati, c’è molta tensione in tutti i settori dell’amministrazione. È davvero il momento di affidarci pienamente al Giudice Divino e chiedere a Lui aiuti e protezioni in ogni circostanza della nostra vita. Non vogliamo condannare nessuno, vogliamo solo pregare per una giustizia uguale per tutti, chiediamo che la verità trionfi sempre ed ovunque.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
---------

Nessun commento:

Posta un commento

Comunque tu sia arrivato fino qui, un tuo commento è gradito, si può dissentire ma non aggredire, la costruzione è preferita alla distruzione..

Medaglia di San Benedetto