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martedì 6 novembre 2012

1928 - San Leonardo di Noblac, eremita


Leonardo di Noblac, conosciuto anche come S. Leonardo di Noblat o di Noblet o di Limoges, nacque nel 496 cc, in Gallia, da nobili franchi, nel castello di Vandôme nel villaggio di Corroi presso Orleans, all'epoca dell'Imperatore Anastasio (491-518).
Da giovane rifiutò di arruolarsi nell'esercito, come era uso per i nobili franchi, e si pose come discepolo di S. Remigio, arcivescovo di Reims (438-530), il grande evangelizzatore dei Franchi che aveva convertito e battezzato lo stesso re Clodoveo.
Il santo vescovo aveva ottenuto, dal re convertito, di poter chiedere la liberazione dei prigionieri che avesse incontrato e anche Leonardo, preso da grande fervore di carità, chiese ed ottenne lo stesso favore, liberando così un gran numero di infelici prigionieri, vittime delle guerre barbare di quei tempi.
Leonardo, rifiutata la dignità vescovile offertagli da Clodoveo,  si ritirò, come eremita, prima a Micy, poi si diresse a Limoges. La fama della sua santità arrivò fino al re che ne richiese l'intervento quando la regina, transitando in quella zona, venne sorpresa dalle doglie del parto. L'intervento di Leonardo lenì i dolori della regina che poté dare alla luce il suo bambino. Il re Clodoveo per riconoscenza gli concesse la parte di bosco che sarebbe riuscito a tracciare in un giorno a dorso d'asino.
Qui il santo eremita edificò un oratorio in onore della Madonna, dedicando anche un altare al suo maestro, S. Remigio, da tempo defunto in fama di santità. Secondo la leggenda devozionale, fece, quindi, un buco in terra che si riempì miracolosamente d'acqua dando origine ad un pozzo che venne nominato nobiliacum, in ricordo della donazione regale.
Le regioni già cristiane di Germania, Aquitania, Inghilterra, furono pervase dalla fama che circondava il santo eremita; sia a Micy, presso Orléans, che a Nobilac accorrevano malati di ogni genere, che, solo a vederlo, ritornavano guariti; ma soprattutto il santo liberava i carcerati, che erano essenzialmente prigionieri di guerra. 
I prigionieri, dovunque lo invocassero, vedevano le catene spezzarsi, i lucchetti si aprivano, i carcerieri si distraevano, le porte si spalancavano; questi infelici, riacquistata la libertà, accorrevano da Leonardo per ringraziarlo e molti rimanevano con lui.
 
La tradizione vuole che il santo sia morto il 6 novembre, mentre una datazione precisa dell'anno non c'è, ma non dovrebbe discostarsi molto dalla metà del secolo VI.
Dal nobiliacum prese il nome anche la cittadina che si andò formando attorno al monastero e che inizialmente prese il nome di Noblac, quindi Noblat; oggi è chiamata Saint-Léonard-de-Noblat in onore del suo illustre fondatore.
Il monastero con le spoglie di Leonardo divenne presto meta di pellegrinaggio di fedeli. Il culto però si diffuse in tutta l'Europa a partire dall'XI secolo, contemporaneamente alle crociate. Un grande contributo al suo culto lo dette anche il pellegrinaggio nel 1106 di Boemondo d'Antiochia, signore normanno imprigionato dagli infedeli e poi liberato 3 anni più tardi, a suo dire, per merito dell'intervento di S. Leonardo, da lui invocato.
Anche Riccardo cuor di leone si sarebbe recato a ringraziare il santo nel 1197, a seguito della sua liberazione dalle prigioni dell'Imperatore di Germania.
 
Noblac divenne anche una delle tappe del cammino verso Santiago di Compostela, divenendo così a maggior ragione una meta di pellegrinaggio frequentatissima dai fedeli, in particolare da quelli dell'Europa centrorientale.
La sua venerazione si diffuse anche in Italia dove la sua popolarità ebbe un impulso anche grazie ai Normanni che ne introdussero il culto in Sicilia. Tuttora in Italia esistono 225 luoghi di culto.
 
S. Leonardo è spesso rappresentato con delle catene, per la sua particolare protezione degli imprigionati o carcerati ingiustamente. Per estensione gli è stata attribuita la protezione dei fabbricanti di catene, fibbie, fermagli, ecc..
Nella zona di Liegi, in Belgio, è patrono dei minatori; in Italia è patrono di molti comuni tra i quali Bevadoro, Conegliano Veneto, Malgrate, Mascali, Monte Rinaldo, Offida, Panza, Partinico, Serradifalco, Tazzo, Vernio, Villadose e Villanova Monteleone.
 
La sua intercessione viene invocata per i parti difficili, i mal di testa, le malattie dei bambini, le malattie del bestiame, la grandine, i banditi e anche per l'obesità.
 
Significato del nome Leonardo : “forte come leone, valoroso” (latino e tedesco).
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