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mercoledì 5 settembre 2012

1781 - Commento al Vangelo del 5/9/2012


+ Dal Vangelo secondo Luca (4,38-44)
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagòga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva. Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo. Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». E andava predicando nelle sinagòghe della Giudea. 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Continuando la lettura del Vangelo di San Luca, come già ieri anche oggi incontriamo un altro caso di scontro tra Gesù e i diavoli, i quali non resistono alle mani poggiate dal Signore sulla testa di un ammalato e si manifestano, gridano, cercando anche di capire la sua vera identità, anche se avevano capito bene di trovarsi dinanzi il Cristo atteso, l’Unto di Dio, quel Messia atteso da millenni da Israele.
Nessun Profeta aveva mai compiuto in Israele le opere portentose e tremende per i diavoli come l’Uomo venuto da Nazareth, considerato come mite Figlio di Maria e di Giuseppe per i compaesani, invece per tutti i diavoli, da Nazareth era arrivato il loro incubo peggiore, era arrivata la fine del loro potere dominante.
Anche se ancora non comprendevano bene l’identità di Gesù, il dato che registravano nella loro folle intelligenza era la forza potentissima del Messia e loro dovevano scappare dalla sua presenza, dovevano addirittura sottomettersi ai suoi comandi. Erano perennemente sconfitti da Gesù. E tutti quelli che ds allora pronunciano il Nome di Gesù, vincono i diavoli o quantomeno li terrorizzano. Ma questo riescono a compierlo quelli che credono in Gesù storico e non in un  Gesù astratto. Ma andiamo con ordine.
Oggi il Vangelo torna a parlare di esorcismi, di diavoli e della potenza guaritrice di Gesù, sono diversi i punti da approfondire, inizio con questa riflessione: i Cardinali, i Vescovi e i Sacerdoti che non credono nell’esistenza dei diavoli o non gliene importa nulla o lo escludono dalle omelie e dalle catechesi per proprie convinzioni, quando leggono durante la Santa Messa il Vangelo di oggi, cosa provano interiormente: indifferenza oppure considerano falso il Vangelo?
È una domanda che dovremmo porre a loro, ma non vi sembra una contraddizione negare l’esistenza dei diavoli e leggere nel Vangelo che invece esiste e che Gesù con la sua potenza li faceva scappare immediatamente e pieni di terrore?
Non è cambiato il Vangelo storico di Gesù, è entrato nella Chiesa lo spirito dei diavoli, come disse il 29 giugno 1972 a San Pietro il Papa Paolo VI, e oggi questo spirito possiede tutti quelli che non pregano più, non seguono il Magistero autentico della Chiesa, quindi, non sono in sintonia con il Papa Benedetto XVI.
Rifiutare la sana dottrina della Chiesa significa perdere la Fede autentica e seguire se stessi, non sottomettersi alla volontà di Dio e mostrare di non credere più nel Vangelo storico di Gesù. Lo ripeto spesso questo per ricordarlo a quanti si iscrivono a questa newsletter, noi non vogliamo seguire le nostre opinioni o invenzioni dottrinali ma il Papa e la Chiesa.
I modernisti credono in un vangelo della fede creato da essi e confezionato secondo la mentalità accondiscendente in tutto e inneggiano alla dottrina protestante che elimina nella Chiesa Cattolica il culto all’Eucaristia, la devozione alla Madonna, la Confessione come Sacramento, l’obbedienza al Papa, la Santa Messa e altro ancora.
In questo vangelo della fede i modernisti parlano ancora di Gesù, non più quello della sana Tradizione della Chiesa, è un Gesù manipolato, riadattato ai tempi moderni che tutto permette e tutto accetta, anche il dialogo inteso come livellamento del Cristianesimo a tutte le Religioni del mondo. Il relativismo viene applicato dai teologi buoni al Cardinale Martini, ma dobbiamo rilevare che la sua opera non in linea con il Magistero autentico della Chiesa né con il Papa, è applaudito da molti Sacerdoti che inneggiano a lui, lo considerano l’uomo della modernità perché insegnava una nuova morale sessuale e così permettere a tutti di agire secondo coscienza… senza più seguire il sesto Comandamento.
Il vero seguace di Gesù invece ripete questo: “È necessario che io annunci la buona notizia del Regno di Dio”. Non le proprie opinioni.
La differenza sta tutta qui: tra chi annuncia il Regno di Dio come vuole Dio e chi annuncia il regno degli uomini agli uomini utilizzando le parole di Dio. Nessuno giudica la vita del Cardinale Martini, non c’è alcun giudizio morale sulla sua vita e non si devono mai giudicare la vita dei Sacerdoti, mentre qui e negli articoli che ho inviato si tratta della nostra Fede, ed è ben diverso il discorso perché siamo chiamati a capire meglio, a far conoscere la verità, senza insabbiarla come sono bravi a farlo quelli che agiscono subdolamente.
Si è immaturi quando si ripete che non bisogna giudicare i Sacerdoti applicandolo al discorso sul Cardinale Martini, infatti nessuno parla della sua vita privata, nessuno lo giudica come uomo, discutiamo ancora se nei suoi scritti si trova la Fede dei Papi e della Chiesa oppure no. Ed è evidente che non si trova la Fede della Chiesa ma il suo pensiero umano, non in linea con il Magistero dei Papi. Ed è un dovere morale per i Sacerdoti svelare questo, altrimenti i cattolici continueranno a seguire l’errore che allontana da Gesù. Il giudizio sulla persona non c’entra nulla, occorre capire la differenza tra un giudizio morale sulla persona e la sua fede, quello che insegnava o scriveva pubblicamente.
Chi non vuole che si discuta sul Cardinale Martini, o non segue la sana dottrina della Chiesa o non ama Gesù Cristo!
Ci sono Vescovi che riservatamente affermano che il Cardinale Martini non seguiva pienamente il Magistero dei Papi, sono Vescovi che evitano di parlarne pubblicamente perché hanno timore di aggressioni da parte di altri Cardinali e Vescovi che condividono la dottrina modernista di Martini. Vi invierò un altro articolo per conoscere meglio il pensiero dell’ex Cardinale di Milano.
Dobbiamo essere capaci di separare la simpatia e il piacere di leggere belle espressioni letterarie dalla sana dottrina della Chiesa, deve prevalere in noi la fedeltà a Gesù e al Papa affermando con onestà intellettuale la verità dei fatti. Una persona può risultare simpatica ed interessante per alcune sue affermazioni, ma se i suoi insegnamenti morali non sono in linea con la Chiesa, dobbiamo ammetterlo con onestà intellettuale. E rifiutarli.
Noi vogliamo seguire la Verità del Vangelo e della Chiesa, non le opinioni di uomini. Sono poi opinioni talmente opposte alla morale della Chiesa da essere accolte più dai non credenti che dai cattolici. Vogliamo essere pienamente di Gesù e seguire solo ciò che è santo, non le teorie umane e moderniste, buone solo per gli atei e per i cattolici confusi!
Chi ama veramente la Chiesa Santa, lotta per difendere la sua dottrina e non rimane in silenzio. La Chiesa si difende anche quando si discute di un Cardinale che ha confuso milioni di cattolici, ha indottrinato migliaia di Sacerdoti con il suo pensiero, assai divergente da quello dei Papi. Si può rimanere in silenzio? Gesù oggi ci dice di annunciare la notizia del Regno di Dio anche alle altre città. La notizia che solo in Gesù vi è salvezza e non altrove... 
Gesù ci invia ad annunciare ovunque i suoi insegnamenti e non le dottrine ambigue che allontanano dal Vangelo e dalla salvezza eterna!

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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