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sabato 28 luglio 2012

1691 - Commento al Vangelo del 28/7/2012


+ Dal Vangelo secondo Matteo (13,24-30)
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio”». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Come nei campi che si coltivano anche nel campo del mondo la zizzania cresce insieme al buon grano e molto spesso è la zizzania a padroneggiare, a vendere ipocrisia, a causare la rovina di persone, di famiglie, di dignità.
Per sua propria definizione la zizzania danneggia sempre qualcosa e qualcuno, nel campo ha la maledizione di danneggiare le coltivazioni, nelle relazioni sociali o in questa società la zizzania è una malattia morale che arreca molto spesso danni irreparabili. La zizzania è una disgrazia sia per chi la diffonde sia per chi ne  è colpito. Mentre chi ne rimane colpito è vittima davanti a Dio e riceverà abbondanti consolazioni e Grazie, chi invece è carnefice si attira la condanna di Dio.
La zizzania è conosciuta come un’erba che cresce spontanea nei campi di grano e causa esclusivamente rovine, è anche la malerba presente nella persona agitata e distrugge la sua vita spirituale.
La zizzania è una rovina, il modo per mettere discordia, inserire grave dissenso verso qualcuno o qualcosa. Mettere zizzania tra le persone e suscitare litigi o fatti anche peggiori, è sicuramente un’azione diabolica. I diavoli agiscono così, essi vogliono la rovina dell’umanità cominciando da ogni singola persona, senza tralasciare alcuna opportunità che viene data da quanti non riescono a controllare la lingua, la quale, diventa più tagliente di una spada e più velenosa di un serpente.
La zizzania è velenosa come la vipera di Russel, il serpente più letale al mondo, capace di uccidere diecimila persone l’anno.
Vediamo da dove nasce questa zizzania. Nel terreno la trovi mescolata con il buon grano, proprio come le cattive persone si mescolano in mezzo a quelle oneste. Questo esiste da quando esiste il mondo, infatti, Caino uccise il fratello Abele, ed erano tutti e due figli di Adamo ed Eva, le prime creature esistenti sulla terra.
La Genesi racconta che Caino era un contadino e offrì i frutti della terra al Signore il quale non li considerò buoni e non li accettò. Suo fratello Abele, un pastore, offrì pure i suoi doni al Signore il quale li accettò. Evidentemente Dio accettava le buone opere di Abele e rifiutava le malvagità di Caino, il quale non accettò la decisione di Dio e mise zizzania nel suo cuore disperato e tra i suoi.
L’assoluta mancanza di tranquillità causò a Caino un violento attacco di gelosia, così decise di condurre il fratello Abele in un campo e lo uccise. Dio aveva visto tutto ma volle pure provarlo, chiedendogli notizie su suo fratello, ma Caino rispose con la frase diventata famosissima: “Sono forse io il custode di mio fratello?”.
Allora la zizzania nasce dove c’è qualcosa di malvagio, di ingannevole, di deprimente. La persona insoddisfatta o incapace di controllare la volontà, maliziosa e piena di pensieri che circolano nella mente senza saperne la provenienza, spesso utilizza la lingua per causare intenzionalmente litigi, separazioni tra sposi ed amici, per distruggere la dignità altrui, per emarginare qualcuno e prenderne il posto.
La zizzania è ben diversa dal giudizio, alle volte il giudizio viene espresso come valutazione anche se sbagliata. Invece la zizzania vuole colpire una persona per danneggiarla, vuole mangiare la sua dignità, denigrandola in modo subdolo per farla cadere in disgrazia, o all’interno della famiglia, di una comunità religiosa, tra gli amici, nell’ambiente di lavoro.
Se valutiamo la parabola della zizzania ci accorgiamo che questa erba “letale” cerca di rovinare la crescita del buon grano, ma la cosa che deve far riflettere è che la zizzania non la riconosci subito, infatti si mimetizza con il buon grano, ed è per questa ragione che Gesù insegna che non si deve tagliare mentre cresce il grano.
Verrà il tempo della mietitura, Gesù inevitabilmente interverrà per dare premi ai buoni e condanne ai cattivi.
C’è sempre un nemico che semina la zizzania in mezzo al grano, il nemico può essere satana oppure quelli che non amano.
La sofferenza in coloro che hanno patito diffamazioni e ingiustizie in famiglia, al lavoro, tra gli amici, a causa della zizzania è enorme, perché oltre le conseguenze dannose che possono arrecare le insinuazioni, hanno anche la sorpresa di conoscere, per esempio, che un parente “semina” la morte della loro dignità, per causare strani litigi tra persone che si volevano bene.
Ho usato il termine insinuazioni perché lo considero quello più diabolico utilizzato anche dai seminatori di zizzania. Non dicono un’accusa verso qualcuno in modo chiaro, dicono poche parole per lasciare intendere chissà cosa… “Se tu sapessi”. “Non sai cosa ha commesso quella donna sposata”. “Chissà dove trova tutti quei soldi quella famiglia per vivere agiatamente”. “Non sai cosa mi ha detto di te quella persona X”. “Non ti dico quello che ho visto fare a quella donna (o quell’uomo)”.
Insinuazioni simili se ne possono raccontare migliaia al giorno, ma se non hanno fondamento e se non c’è alcuna ragione per pronunciarle, sono peccati mortali. Perché l’insinuazione è l’arte di non dire, lasciando intendere di non poter dire cose gravissime. L’insinuazione è una maldicenza non esplicita, è una maliziosa allusione per gettare il sospetto su qualcuno.
L’insinuazione non è meno grave della zizzania, è l’anticipazione, la preparazione a espressioni più gravi ma inesistenti.
Chi semina zizzanie diventa nemico di se stesso e nemico di Gesù, dell’Amore che ama tutti indistintamente.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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