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lunedì 25 giugno 2012

1611 - Commento al Vangelo del 25/6/2012


+ Dal Vangelo secondo Matteo (7,1-5)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Questo Vangelo si spiega da solo, non ci sarebbe neanche necessità di queste mie parole, eppure è il Vangelo meno osservato perché meno ricordato. Avviene come una rimozione dalla mente in molti credenti di queste parole di Gesù, ma spesso si agisce in modo opposto senza accorgersene e questo manifesta il mancato controllo della volontà. La persona è convinta illusoriamente di essere perfetta e di poter sentenziare su tutti e tutto.
Non è mai una buona cosa avere in famiglia o tra le amicizie qualcuno che spicca solo per l’abitudine di guardare la pagliuzza altrui e non vuole vedere l’enorme trave conficcata in tutti e due gli occhi. Ma siamo chiamati non solo ad accettare pazientemente, è indispensabile mostrare amore e dialogare su questo difetto che è certamente la paralisi della vita spirituale.
“Non giudicate”, perché chi ha questa abitudine arriva facilmente al giudizio temerario, al peccato mortale giornaliero. E continua a fare la Comunione in uno stato peccaminoso e che comporta anche il sacrilegio giornaliero!
La nostra guida è il nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica, vediamo cosa afferma proprio sulla gravità della diffamazione e particolarmente del giudizio temerario al numero 2477:

«Il rispetto della reputazione delle persone rende illecito ogni atteggiamento ed ogni parola che possano causare un ingiusto danno. Si rende colpevole:
— di giudizio temerario colui che, anche solo tacitamente, ammette come vera, senza sufficiente fondamento, una colpa morale nel prossimo;
— di maldicenza colui che, senza un motivo oggettivamente valido, rivela i difetti e le mancanze altrui a persone che li ignorano;
— di calunnia colui che, con affermazioni contrarie alla verità, nuoce alla reputazione degli altri e dà occasione a giudizi erronei sul loro conto.

Non mi meraviglio delle persone che mi dicono di avere la debolezza di giudicare, il Sacerdote è un medico che deve sanare le ferite e indicare la giusta medicina spirituale. Anzi, è sicuramente da ammirare quella persona che si confida con il Padre spirituale e svela le difficoltà che non riesce a superare da sola. Il Sacerdote indica la via migliore per vincere il giudizio temerario e facilita la vittoria sulle debolezze.
Ma voi dovete impegnarvi giornalmente nella meditazione del giudizio temerario, del suo pericolo, capace da solo di distruggere la vostra vita spirituale. E poi si chiedono inutilmente Grazie, ma Gesù non ascolta chi non merita o addirittura distrugge la dignità altrui.
Potete chiedere anche al confessore maturo e spirituale di aiutarvi a frenare la voglia di raccontare i fatti altrui anche se non avete prove e di danneggiare la buona reputazione del prossimo. Capisco che molti lo fanno per debolezza e senza accorgersi delle conseguenze disastrose per loro stessi e per le persone colpite da questa vera disgrazia che sono le diffamazioni.
È il momento di conoscervi meglio, cominciate a riflettere sulle vostre azioni, sui motivi che vi spingono ad agire o reagire virtuosamente o negativamente, rientrate in voi e indagate sui motivi dei comportamenti sopra le righe. È un termine usato in senso figurato per indicare un comportamento tenuto o parole usate retoricamente in modo quasi offensivo o che eccedono la norma.
Sono convinto che anche la persona più negativa e cattiva può diventare come un Angelo, ma occorre un apostolo della Madonna che parli di Gesù, che aiuti ed accompagni la persona nella preghiera comune, poi alla Confessione e alla Santa Messa. Ho piena fiducia nella misericordia che Gesù vuole donare a tutti, anche ai più grandi peccatori, allo stesso tempo sono convinto che molte persone lontane dai Sacramenti sono buone ed occorre poco per aiutarle nella conversione. Quindi, aiutarle a salvare l’anima eternamente.
Cominciamo da noi, cambiamo la nostra mentalità per aiutare gli altri a cambiare i giudizi temerari in parole buone.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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