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sabato 9 giugno 2012

1575 - Commento al Vangelo del 9/6/2012


Dal Vangelo secondo Marco (12,38-44)
In quel tempo, Gesù diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa». Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ha sempre suscitato ammirazione l’offerta minima, irrilevante, lasciata dalla vedova povera. Non ha lasciato il superfluo o una minima parte dei suoi beni, ha donato quelle due monetine che possedeva. I suoi beni equivalenti a un soldo li ha lasciati nel tesoro del Tempio come ringraziamento a Dio. È un’immagine emblematica che mostra tutta la Fede nella Provvidenza di Dio, la sua incrollabile fiducia in Colui che non l’abbandonava mai.
I ricchi gettavano molte monete, potevano farlo perché non modificava nulla e venivano tolte le briciole dal loro patrimonio. Era usanza gettare monete nel tesoro del Tempio, una tradizione che molti rispettavano per tranquillizzare la coscienza, dovevano essere pochi quelli che lo facevano con spirito caritatevole.
Anche oggi avviene la stessa cosa nella sfera cattolica, non è mutata la considerazione che si ha dell’offerta da donare per aiutare e sostenere i bisogni della Chiesa. Ci sono stati e ci sono persone molto spirituali che hanno fatto donazioni consistenti per le opere cattoliche, pensiamo alle donazioni per le strutture che aiutano i poveri e i malati, per la costruzione di ospedali e scuole nei Paesi poveri, per il sostentamento di attività di apostolato cattolico.
Occorre avere raggiunto una buona maturità spirituale per desiderare la diffusione della buona stampa cattolica e donare contributi per sostenerla, rafforzarla, espanderla. Chi non ha raggiunto una Fede matura e forte non riesce a fare donazioni per favorire la diffusione del Vangelo, non può fare donazioni perché ancora troppo legato alle cose materiali e il denaro è una calamita che non puoi staccare se non è avvenuto il cambio di mentalità.
L’ho scritto molte volte, non è la poca preghiera e la Messa domenicale a favorire la vera conversione, la nuova mentalità, occorre fare di più, lottare ogni giorno contro i propri vizi, le tentazioni e i seducenti inviti del mondo perverso. Diventa facile e si cerca questo cambiamento solo quando arriva una qualsiasi forma di sofferenza, o malattia, separazione, figli drogati o immorali, persecuzione, problematiche angoscianti.
Quando si incontra la sofferenza molte persone rientrano in sé e cominciano a vedere il mondo e la loro vita da un’altra angolazione. In molti casi si convertono sul serio ed anche aiutano come possono le opere di carità cristiane.
Chi non ha incontrato il Volto di Gesù, quindi non è passato per la seconda e vera conversione, si limita ad osservare da spettatore come vanno le attività o opere di carità all’interno della Chiesa, non si “sporca le mani”, non si inserisce perché non lo riguarda.
Pur considerandosi cattolico non si sente coinvolto, non vuole coinvolgersi nell’apostolato e in ciò che Gesù ci chiede di continuo: “Andate dunque e ammaestrate tutte le Nazioni” (Mt 28,19). Un invito rivolto a tutti i cristiani, una sollecitazione a parlare di Lui nei luoghi che frequentiamo e con le persone che conosciamo.
Ma fino a quando il cattolico non incontra direttamente o indirettamente una qualsiasi sofferenza, non accoglie questo invito.
Non ci fa caso, si considera giustificato dalle preghiere buone o meccaniche e dalla Messa, non avverte lo Spirito Santo in sé che spinge sempre verso la santificazione e la diffusione della Parola di Dio. Qualcuno potrà dire che non ne è capace, bene, allora aiuti e sostenga la buona stampa cattolica, quella che viene diffusa senza fini commerciali ma che è molto spirituale e cambia la vita dei peccatori. Chi ama veramente Gesù desidera quello che vuole Lui: la conversione dei peccatori.
Nei decenni passati abbiamo avuto Padre Tomaselli di Messina, Padre Santangelo di Adrano (Catania), ma ancora più indietro negli anni era molto attivo San Giovanni Bosco (1888) con la diffusione di libri e opuscoli, ancora più intraprendente fu San Massimiliano Maria Kolbe (1941) in Polonia con la stampa di milioni di riviste sull’Immacolata Concezione.
Parlando di questi 4 Sacerdoti, oltre la profonda spiritualità, li accumunava anche l’estrema scarsezza di denaro e per proseguire la stampa cattolica si rivolgevano ai benefattori. Anche a me è sempre successo la stessa cosa, l’estrema mancanza di denaro per compiere un grande apostolato, ma ciononostante in questi 15 anni ho diffuso centinaia di migliaia di libri, opuscoli e riviste, pieghevoli e pagelline senza fini di lucro, infatti ci sono solamente debiti!
Come è potuto andare avanti il mio apostolato considerando che non sono interessato al commercio e le spese sono state elevatissime? Solo Dio lo sa! La Provvidenza Divina ha permesso l’aiuto di benefattori molto spirituali, persone mature nel comprendere l’assoluta necessità di aiutare la Madonna nella diffusione della stampa cattolica. Senza questi benefattori non avrei potuto stampare nulla.
E come i 4 Sacerdoti indicati sopra, ci accomuna anche la povertà, infatti nell’apostolato senza fini di lucro si rimane sempre con debiti di denaro.
Quando si avranno aiuti economici per pagare i debiti? Quando vorrà la Provvidenza Divina, sono convinto che senza l’intervento di Dio nessun cristiano spontaneamente elargisce donazioni per aiutare la stampa cattolica. Il cristiano non ne sente la necessità, non comprende l’enorme importanza della donazione che sicuramente rallegra Gesù e la Madonna perché permette di diffondere ovunque buoni libri e opuscoli e di riempire il mondo di stampa cattolica e santa.
Quando qualcuno avverte nel proprio cuore il desiderio della donazione di denaro per sostenere la stampa cattolica, in quel momento sta intervenendo la Madonna.
I diavoli infondono pensieri contrari alle donazioni di denaro per la stampa cattolica, infondono indifferenza e distacco, sono proprio i diavoli a proibire a moltissimi cattolici il compimento di buone opere. Con le buone opere si espiano molti peccati e si partecipa all’apostolato benedetto da Gesù e richiesto continuamente dalla Madonna.
I diavoli tremano quando si diffondono libri e opuscoli che seguono la sana dottrina della Chiesa, che trasmettono amore e determinazione per cambiare mentalità e vita. Perché i libri e gli opuscoli possono suscitare facilmente molte conversioni.
Non è sufficiente la preghiera e la Messa, occorrono le buone opere per capire fino a che punto si è convertiti, soprattutto si consideri il distacco dai beni, anche del superfluo, come può essere una donazione per diffondere le parole di Gesù e della Madonna.
Il Vangelo oggi ci mette davanti due atteggiamenti di donazione: una superflua e indifferente; l’altra essenziale e spirituale. Ognuno di voi può fare qualcosa con una donazione nella nuova evangelizzazione e per portare ovunque le parole della Madonna dette a Lourdes, Fatima, Medjugorje, attraverso libri e opuscoli che si diffondono senza fini di lucro e a costi minimi.
Nella Chiesa sono molte le organizzazioni, le parrocchie, le comunità, che chiedono offerte e donazioni. Alle volte sono richieste poco motivate o marginali, sono sempre buoni gli aiuti ai poveri e ai malati, la diffusione della buona stampa è molto importante per cambiare la società, occorre parlare di Gesù o dare un opuscolo a ogni persona, siamo chiamati ad un apostolato urgente con la parola o se non possiamo muoverci troppo, con buoni libri cattolici. Ecco il motivo della donazione: aiutando con le donazioni la stampa cattolica, si partecipa al grande apostolato pur rimanendo a casa propria a causa di sofferenze o impegni.
Sono i libri e gli opuscoli che circolano grazie alle vostre donazioni a continuare la vostra preghiera, perché fare donazioni per diffondere la Parola del Vangelo è un immenso atto di amore a Gesù.
Moltissime volte mi sono trovato nella condizione di non poter proseguire l’apostolato per problemi economici ma sempre è intervenuta la Provvidenza Divina e mi ha fatto arrivare i soldi necessari per proseguire. Questo è avvenuto centinaia di volte. È pure vero che non è mia abitudine chiedere offerte, l’ho proposto qualche volta perché è un progetto della Madonna.
Devo cominciare a coinvolgere tutti nel mio apostolato e a chiedere offerte per la prosecuzione dell’ampia diffusione della stampa cattolica. Io prego e chiedo l’intervento della Madonna. Ma rifletto che i Santi invece chiedevano senza giri di parole anche grandi offerte ai benefattori e le ottenevano: Padre Pio chiedeva a tutti i figli spirituali grandi donazioni per la costruzione dell’ospedale.
San Massimiliano Maria Kolbe aveva grandi debiti e doveva al più presto pagare una somma paragonabile a 100mila euro di oggi. Non c’era denaro nella cassa e i frati erano in difficoltà anche con il cibo, allora il Santo andò davanti l’altare della Madonna e si inginocchiò, chiese alla Madre di Dio di intervenire perché il mancato pagamento avrebbe bloccato tutto. Si alzò e trovò sull’altare una busta con la somma che gli occorreva, pari a circa 100mila euro. Questo fatto è riportato nel processo di canonizzazione e Papa Giovanni Paolo II lo ha ricordato in una circostanza.
Anche San Giovanni Bosco chiedeva molte offerte ai benefattori per provvedere alle spese dell’oratorio con centinaia di ragazzi e per la stampa dei suoi opuscoli. Se i Santi hanno chiesto, hanno sempre ottenuto. Io sono un povero uomo, ma so una cosa: la mia Fede mi rende sicuro e sereno dell’intervento della Provvidenza Divina.
Se io non chiedo offerte che servono per aiutare l’apostolato che vuole la Madonna impedisco ai lettori di fare donazioni ed essi guadagnare meriti davanti a Dio. Allora dovrò spesso intervenire per ricordare che l’opera che porto avanti ha sempre bisogno di aiuti economici.
Sarebbe bello per tutti voi venire qui a Collesano in aperta campagna dove si trova questa oasi di preghiera per vedere e rendervi conto della realtà molto bella e dei progetti già iniziati che la Madonna vuole realizzare. Si tratta di alcuni luoghi per pregare e incontrarci per catechesi e conferenze. Il terreno è vasto e si potranno creare molti luoghi per il raccoglimento e la preghiera contemplativa. Senza offerte non si potrà realizzare nulla.
Le spese per portare avanti l’apostolato che svolgo sono elevate, potete liberamente partecipare e sostenere questa Grande Opera Mariana con le vostre donazioni. Più offerte arrivano più opuscoli e pieghevoli si potranno stampare e diffondere in tutti i luoghi e prolungare l'azione di Gesù e della Madonna dappertutto.
Considerate che i pieghevoli che ho diffuso finora a 20 centesimi nelle librerie cattoliche costano 1 euro e spesso anche di più. Spero di recuperare e di coprire almeno le spese, ma spesso neanche le spese si coprono. Il mio interesse è esclusivamente spirituale, voglio aiutare Gesù e la Madonna nella salvezza delle anime, nella conversione dei peccatori. Il vostro aiuto con le donazioni è molto importante per fare circolare molte pagelline che spingono ad amare Gesù e Maria.
Ognuno di voi esamini la propria disponibilità a partecipare a questo apostolato, conoscete bene la mia totale donazione a Gesù e alla Madonna per farli conoscere ovunque. Non aspettate i tempi della sofferenza per aprire il cuore, aiutate Gesù e la Madonna a salvare le anime adesso e la vostra carità sarà maggiormente ricompensata.

Come inviare le offerte
Bollettino di conto corrente postale n° 20107900 intestato a:
Associazione Cattolica Gesù e Maria
Via Oreto, 192 – 90127 Palermo

Assegno bancario non trasferibile spedito con lettera assicurata intestato:
Associazione Cattolica Gesù e Maria
Via Oreto, 192 – 90127 Palermo

Bonifico bancario:
Banca Intesa San Paolo
in favore di: Associazione Cattolica Gesù e Maria
Codice IBAN: IT94 A030 6904 6031 0000 0005 232

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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