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lunedì 30 aprile 2012

1483 - Commento al Vangelo del 30/4/2012


+ Dal Vangelo secondo Giovanni (10,1-10)
In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Sono ripresi gli attacchi contro le Chiese cattoliche e le comunità cristiane in India, Nigeria e Kenia, questo è avvenuto negli ultimi giorni e i morti sono stati numerosi. Soprattutto i buddisti in India si sono scatenati contro il Cristianesimo e per andare a Messa si deve sfidare anche la morte. I monaci buddisti che hanno falsamente diffuso ovunque una filosofia sul dominio del corpo sono i primi a scannarsi tra di loro con morti e feriti gravi, oltre ad accanirsi contro i cristiani per odio.
Si nota con facilità il contrasto tra la filosofia che insegnano e le loro opere opposte, lo stesso Dalai Lama ultimamente ha detto che spesso è attratto dalle donne. Certo, è un uomo e ci può stare, ma lui predica il dominio della persona, il riposo dei sensi, lasciando sottintendere che anche l’attrazione per le donne sia messa in quiete e che non ne sia più disturbato.
Perché è possibile nel Cristianesimo arrivare ad una condizione spirituale che si avvicina a quella degli Angeli, in cui non si è più disturbati da inclinazioni o tentazioni sessuali. Questo è un dono di Dio, trasmesso a quanti conducono una vita penitente e di profonda spiritualità, ma al Dalai Lama chi deve trasmettere questo dono?
Non crede nel Dio dei cristiani, l’unico vero Dio che agisce nella sfera soprannaturale, non ci sono altre divinità che possano dare ai buddisti doni spirituali. Quanto riescono a fare con le meditazioni è solamente uno sforzo personale che può anche ottenere qualche risultato prettamente umano. Ma non il dominio dei sensi, infatti il Dalai Lama ha ammesso la sua incapacità di resistere all’attrazione femminile. E l’illuminazione interiore non ci è accesa in lui per dire che manifestava le sue debolezze e che si contraddiceva?
Ho rispetto per tutti coloro che scelgono filosofie e spiritualità alternative, evidenzio le contraddizioni e le loro illusioni.
“La maggior differenza tra buddismo e cristianesimo risiede nella concezione di un Dio creatore, assolutamente fondamentale nel cristianesimo. Tutto l’orizzonte di questa Religione si fonda sul concetto di un Dio che ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza. Il concetto di Dio, e dell’obbedienza dell’uomo a Dio, permea l’intera struttura spirituale del cristianesimo.
Invece il buddismo pone l’accento sulla sofferenza insita nella condizione umana e sui mezzi per poterla prima alleviare e infine superare definitivamente tramite l’Illuminazione interiore”.
È una filosofia incompleta perché non hanno la risposta sull’origine della loro illuminazione. Solo un Essere superiore può dare quello che l’uomo non possiede. Ma se loro escludono la presenza di questo Essere superiore, cercano in se stessi la guarigione dai mali connaturali alla persona, la ricerca di quella felicità che può dare solamente un Dio vivo e vero.
Per esempio, se gli imprenditori italiani che in questi mesi si sono suicidati, avessero avuto un’intimità profonda e forte con Gesù, non sarebbero arrivati all’abbattimento prima e poi alla morte. Da loro non potevano darsi ciò che non avevano: la forza per andare avanti ed affrontare con dignità ogni situazione. Gesù non abbandona mai quanti si affidano a Lui e chiedono umilmente di superare le prove della vita.
Dobbiamo allora cominciare a lavorare per quel Dio che ci concede la vita e la salute. La riconoscenza è la comprensione di quanto abbiamo ricevuto gratuitamente da Gesù, ora noi dobbiamo rispondere con le opere.
Il progetto che vi ho accennato giorni fa lo chiamo Vangelo e Vita, al centro ci sta la Parola di Dio che deve incarnarsi nella nostra vita. Le nostre giornate probabilmente continueranno con gli stessi impegni, cambierà il modo di affrontarli, di viverli, di superarli.
Solo se superiamo le difficoltà della vita con Gesù possiamo fare qualcosa per Gesù.
Il Vangelo ce lo dona Gesù, la nostra vita è anche un suo dono e deve assimilare i suoi insegnamenti e viverli.
Dobbiamo raggiungere la consapevolezza che siamo figli di Dio Padre e capire cosa ci chiede Gesù.
Gesù e Maria chiamano tutti a lavorare per la causa del Vangelo, nessuno di voi deve cambiare lo stile di vita se buono, occorrerà cambiare il cuore, le intenzioni, lo spirito di amore e di verità.
Fino a diventare nello spirito simili a Gesù, nonostante i difetti che molti si portano dietro e dentro, i peccati che si ripetono e che si vanno a confessare subito per ricominciare il cammino insieme alla Madre di Dio, Maestra della vita spirituale.
Deve diventare uno stile di vita fare apostolato, si deve incarnare in noi il comando di Gesù: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo”.
Non è sufficiente andare a Messa e recitare le preghiere, questi impegni sono solamente la base, adesso dobbiamo costruire l’edificio spirituale in noi. Costruire intende edificare e sviluppare i doni dello Spirito Santo, tutte le virtù, i comportamenti insegnati da Gesù.
Dobbiamo costruire in noi la spiritualità che deve permeare la nostra vita, in ogni circostanza deve prevalere la nostra mentalità cristiana. Dobbiamo fare un salto spirituale, senza ansia né preoccupazioni perché quasi non ce ne accorgiamo quando si migliora nella sana spiritualità.
Nostro compito è rimanere nel Cuore di Gesù lottando come possibile i peccati, restare con Lui assimilando la sua mentalità, vivere in comunione con la sua volontà. “Cosa vuoi Gesù che io faccia per Te?”.
Il mio progetto non si ferma solo all’apostolato, desidero formare spiritualmente alla scuola della Madonna quanti aderiscono e vogliono avvicinarsi con determinazione e nella verità a Gesù. È vero che dobbiamo attivarci per fare apostolato nei luoghi che frequentiamo e dove viviamo, ma dobbiamo farlo con una metodologia nuova, efficace, spirituale.
L’apostolato si può compiere con qualsiasi disposizione interiore, noi invece dobbiamo capire razionalmente perché ci chiamiamo figli di Dio e amiamo Gesù. Sembrano ovvietà, in realtà queste meditazioni sono il risveglio della coscienza.
Non basta parlare sommariamente della preghiera, di Lourdes, Fatima o di Medjugorje, dobbiamo farlo con una nuova spinta interiore che arriva dalla profonda comprensione dei dati che meditiamo. Non basta parlare in famiglia o al lavoro o in parrocchia di Gesù e della Madonna, dobbiamo prima innamorarci di Loro, attraverso brevi ma sistematiche riflessioni che dobbiamo visionare.
Anche se tratterò nelle newsletter diversi aspetti di questo mio progetto, le indicazioni e l’approfondimento diVangelo e Vita li invierò solo agli indirizzi mail di quanti mi state rispondendo con la vostra disponibilità a fare qualcosa per Gesù e la Madonna.
Chi vuole fare qualcosa in più per Gesù e Maria SS., deve comunicare la sua città e collaborare al progettoVangelo e Vita.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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