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martedì 7 febbraio 2012

1295 - Commento al Vangelo del 7/2/2012

+ Dal Vangelo secondo Marco (7,1-13)
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate –i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti–, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Mi è stato detto che in una trasmissione televisiva il Vescovo emerito di Civitavecchia Mons. Girolamo Grillo, raccontando la sua reazione dopo avere saputo della lacrimazione della statua della Madonna, rispose ai suoi collaboratori: “Distruggetela. Non voglio problemi, chissà quante persone verranno da Roma e avremo molti problemi”.
Parole inammissibili e sconvolgenti, parole che poteva dire non un cristiano ma un burocrate, un funzionario pagano, un impiegato di un’azienda. Parole che indicano chiaramente come si agisce in molte zone della Chiesa, o come si vive d’istinto una situazione straordinaria.
Invece di disporsi in ginocchio e ringraziare Dio per il segno inviato, invece di pensare come mettersi a disposizione della Divina Volontà, invece di gridare a tutta la diocesi di Civitavecchia che la Madonna piangeva, lacrimava sangue e che bisognava pregare molto, fare penitenze per rispondere alla sua preoccupazione di Madre dell’umanità… invece di fare almeno queste cose, il Vescovo Grillo ha imposto un ordine iniquo: “Distruggetela”.
Così agiscono nella Chiesa quelle persone che hanno perduto la Fede e vivono per il potere, agiscono nell’inganno, hanno una mentalità priva degli insegnamenti del Vangelo. E dove c’è questo comportamento, una diocesi diventa arida, si distrugge il vero culto dovuto a Dio sostituendolo con approssimativi riti umani. Perché Dio è stato messo fuori dai loro cuori e dalla funzione liturgica.
La decisione del Vescovo Grillo di distruggere la statua della Madonna che lacrimava sangue, risponde pienamente ai comportamenti di quanti non “sentono” più lo Spirito Santo e decidono al suo posto, con la presunzione di avere capito tutto, ma completamente schiavi della volontà di satana. Comportarsi così è quanto di peggio possa succedere a un cristiano, figuriamoci a un Vescovo o un Cardinale.
Questa premura nel prendere decisioni sbagliate o sataniche indica la mancanza dello Spirito Santo.
La situazione spirituale negativa del Vescovo Grillo si rifletteva anche all’esterno, per esempio nelle relazioni personali. Nel 1995 persone di Civitavecchia mi dicevano che era scontroso e poco incline al dialogo. Quindi, la mancanza di vera Fede si manifesta all’esterno con le parole e con le opere, con le decisioni sbagliate e con la persecuzione verso chi segue nella Verità il Signore Gesù.
I proprietari della statua non la distrussero, come non obbedì il parroco di Sant’Agostino perché Dio non voleva quell’obbedienza. Non era volontà di Dio e si doveva rifiutare.
Il Vescovo Grillo prima di Civitavecchia lavorava in Vaticano, fu poi promosso Vescovo e guidava la diocesi con le convinzioni che portava nel cuore. Dopo la decisione assurda: “Distruggetela”, fu sua sorella a spingerlo a pregare almeno qualche Ave Maria davanti la statua che aveva lacrimato, e fu così che mentre la teneva sulle mani la statua ricominciò a lacrimare sangue. Ma neanche questo fenomeno lo convinse, era troppo pieno di sé e non poteva accettare altro, neanche la Volontà di Dio.
Fu l’intervento di Papa Giovanni Paolo II a scuoterlo, prima volle la statua nella sua camera, poi dopo tempo si recò di sera tardi di nascosto a Civitavecchia a pregare davanti la statua che lacrimava sangue. A quel punto il Vescovo Grillo vacillò e cambiò atteggiamento. Scrisse anche un libro in cui racconta con sincerità tutte le fasi della vicenda.
Oggi il Vescovo Grillo è un uomo rinato, con molta Fede annuncia la verità delle lacrimazioni e non ha più paura delle ritorsioni che potevano arrivare… Infatti, fu avvisato… anche colpito da persecuzioni da parte di quei Prelati che volevano mettere a tacere le lacrimazioni di sangue della Madonna.
Vicino a Papa Giovanni Paolo II il Vescovo Grillo si armò di coraggio e di Fede, diventando un innamorato della Madonna.
Proprio oggi il Vangelo ci dice che molti onorano Dio con le labbra, mentre i loro cuori sono pieni di corruzioni e di falsità. Invece il Vescovo Grillo ha cambiato posizione ed è un miracolo, adesso onora Dio con piena convinzione e parla sempre delle lacrimazioni perché ne è stato testimone diretto. Quel sangue ha cambiato la sua vita e ora che è in pensione lavora per la Madonna come mai prima.
Rileggiamo lentamente la profezia di Isaia: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Gesù aggiunge: “Trascurando il Comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini”.
È un dramma vivere in questa condizione, onorare Dio con le labbra e tradirlo con il cuore è un comportamento malizioso. Gesù non poteva accettare questo comportamento dai suoi nemici, figuriamoci cosa pensa oggi di quei Vescovi e di quei Sacerdoti che vivono in questo modo.
“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume” (Mt 23,27).
Leggiamo alcuni versetti di San Paolo riguardo la perdita della Fede:
“Paolo, apostolo non da parte di uomini, né per mezzo di uomo, ma per mezzo di Gesù Cristo e di Dio Padre che lo ha risuscitato dai morti, e tutti i fratelli che sono con me, alle Chiese della Galazia.
Grazia a voi e pace da parte di Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo, che ha dato se stesso per i nostri peccati, per strapparci da questo mondo perverso, secondo la volontà di Dio e Padre nostro, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la Grazia di Cristo passiate ad un altro Vangelo.
In realtà, però, non ce n’è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il Vangelo di Cristo. Orbene, se anche noi stessi o un Angelo dal Cielo vi predicasse un Vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un Vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!
Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!
Vi dichiaro dunque, fratelli, che il Vangelo da me annunziato non è modellato sull’uomo; infatti io non l’ho ricevuto né l’ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo” (Gal 1,1-12).


Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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