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martedì 20 dicembre 2011

1224 - Commento al Vangelo del 19/12/2011

+ Dal Vangelo secondo Luca (1,5-25)
Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elìa, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». Zaccarìa disse all’angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni». L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo». Intanto il popolo stava in attesa di Zaccarìa, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Porto nel cuore una gioia grande, neanche i tormenti di chi non mi ama intaccano questa gioia, una gioia che non si può improvvisare e che non arriva mai dai beni materiali. È la gioia che scaturisce dalla vita spirituale, una gioia che spesso viene intaccata da un pensiero che mi affligge: perché la mia giornata deve durare 24 ore o perché devo dormire un po’ di ore?
Vorrei dedicare anche il tempo che non ho ad amare Gesù e la Madonna, a farli amare da tutti, a pregare per la conversione dei peccatori, degli atei, dei cattivi, dei giovani sbandati, per le famiglie, gli ammalati, i carcerati, ecc. E non mi dimentico mai di tutti voi che mi chiedete preghiere con i vostri messaggi, in generale di tutti gli iscritti a questa newsletter.
Ogni giorno ripeto molte volte a Gesù di aiutarvi tutti, di guarirvi dai mali e liberarvi dalle negatività.
Ma il tempo nella giornata vola via velocemente, tra la Santa Messa e le preghiere, gli incontri spirituali e tantissimi scritti che sto preparando, il lavoro importante sul web, sono impegnato esclusivamente al servizio di Gesù e di Maria Vergine. E considero necessarie le vostre preghiere giornaliere, almeno una Corona del Santo Rosario se volete sostenere questi miei impegni evangelici, altrimenti satana ha sempre la possibilità di ispirare i suoi uomini per danneggiare il mio apostolato.
È normale che satana dia continui colpi di coda, voi sostenetemi costantemente.
Voglio adesso spiegarvi un atteggiamento spirituale che vi aiuterà molto. Lo spiego per illuminare tutti, soprattutto quanti hanno iniziato da poco il cammino spirituale seguendo le mie meditazioni.
Ecco la spiegazione: ogni persona prega e compie opere spirituali in proporzione alla sua unione con Gesù, alla presenza dello Spirito Santo.
Chi è all’inizio o per molti anni si è impegnato poco, considera grande cosa quando recita anche una sola Ave Maria o partecipa alla Santa Messa, anche se con distrazioni e indifferenza.
Al contrario, più si prega con umiltà e Fede, si fanno quelle penitenze che si scelgono, si praticano le virtù e si lottano i vizi, ci si confessa spesso, si ama e perdona ogni persona molesta, più si è convinti di fare poco per Gesù e la Madonna.
Più ti avvicini alla Luce e ti trasformi, più consideri poco tutto l’amore che nutri per Gesù e Maria.


Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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