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mercoledì 2 novembre 2011

1156 - Commento al Vangelo di oggi 2/11/2011, Commemorazione Fedeli Defunti

+ Dal Vangelo secondo Matteo (25,31-46)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
In questo giorno di pietà immensa verso i cari defunti, devo sottolineare un’ulteriore attenzione che dobbiamo porre verso i defunti abbandonati e che giacciono da lunghi anni in Purgatorio per espiare peccati consistenti. Dobbiamo sempre ricordare che finchè l’uomo è in questa vita trova sempre la misericordia di Gesù pronta a perdonarlo, quando si lascerà questa vita sarà obbligato a pagare tutte le pene scaturite dai suoi peccati.
L’uomo non potrà appellarsi a nessuno perché i suoi peccati deve espiarli lui. E se nessuno prega per lui mentre espia in Purgatorio? E rimane abbandonato in attesa della lunga espiazione dei suoi peccati?
Gesù ha già avvisato in merito: “In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!” (Mt 5,26).
Quindi, siamo chiamati a fare qualcosa anche noi per tutte le Anime del Purgatorio e non solamente per i nostri cari. Vi coinvolgo in una pratica che richiede un po’ di amore e di misericordia.
Oggi facciamo un piccolo sacrificio recandoci in un cimitero per recitare all’interno mentre camminiamo per i viali, 100 brevi preghiere dell’Eterno riposo. La trascrivo se a qualcuno sfugge: “L'Eterno riposo dona loro o Signore e splenda ad essi la Luce Perpetua, riposino in pace. Amen
La Madonna includerà anche i nostri cari, noi recitiamola per tutte le Anime che espiano in Purgatorio i loro peccati. Recitando per 100 volte l’Eterno riposo, riceveremo più bene noi che quelle Anime, perché il nostro è un grande gesto di amore. E si tratta di compiere un sacrificio, magari spostando un impegno o ritagliandoci una mezz’ora per ricordarci dei familiari, conoscenti e tutte le Anime che non abbiamo conosciuto.
Non dimentichiamo che le preghiere delle Anime che espiano in Purgatorio sono molto potenti, si trovano già nella condizione beata e gradite alla Trinità, ma hanno quelle macchie nere ancora impresse nell’abito bianco che invece deve essere perfettamente puro.
Ma le loro preghiere sono veramente forti, ecco perché quanti pregano ogni giorno per 100 volte l’Eterno riposo ricevono continue Grazie e protezioni per sé e i familiari.
Di seguito trascrivo una bella preghiera dettata da Gesù a Maria Valtorta per i defunti. Recitiamo con Fede ed amore questa preghiera per nove giorni consecutivi, grande aiuto riceveranno i nostri cari defunti in Purgatorio.
«O Gesù che con la tua gloriosa Risurrezione ci hai mostrato quali saranno in eterno i “figli di Dio”, concedi la santa risurrezione ai nostri cari, morti nella tua Grazia, e a noi, nella nostra ora.
Per il Sacrificio del tuo Sangue, per le lacrime di Maria, per i meriti di tutti i Santi, apri il tuo Regno ai loro spiriti.
O Madre, il cui strazio ebbe termine nell'alba pasquale davanti al Risorto e la cui attesa di riunirti al tuo Figlio cessò nel gaudio della tua gloriosa Assunzione, consola il nostro dolore liberando dalle pene coloro che amiamo anche oltre la morte, e prega per noi che attendiamo l'ora di ritrovare l'abbraccio di quelli che perdemmo.
Martiri e Santi che giubilate in Cielo, volgete uno sguardo supplice a Dio, uno fraterno ai defunti che espiano, per pregare l'Eterno per loro e per dire a loro: Ecco, la pace si apre per voi.
Diletti a noi cari, non perduti ma separati, le vostre preghiere siano per noi il bacio che rimpiangiamo, e quando per i nostri suffragi sarete liberi nel beato Paradiso coi Santi, proteggeteci amandoci nella Perfezione, a noi uniti per la invisibile, attiva, amorosa Comunione dei Santi, anticipo di quella Perfetta riunione dei “benedetti” che ci concederà, oltre che di bearci della vista di Dio, di ritrovare voi quali vi avemmo, ma fatti sublimi dalla gloria del Cielo».


Oggi è un giorno particolare. La Chiesa purgante è in attesa delle nostre preghiere e dei nostri gesti di amore. Il Messale Romano presenta tre formulari distinti di orazioni per la celebrazione del 2 novembre. Nella Messa non si dice il Gloria né il Credo. Ogni Sacerdote può celebrare tre Sante Messe.
Vediamo le indulgenze per le Anime del Purgatorio:


IL GIORNO DEI MORTI
I fedeli possono lucrare un’Indulgenza Plenaria da mezzogiorno dell’1 novembre e per tutto il giorno del 2, applicabile solo alle Anime del Purgatorio alle seguenti condizioni:
- visita di una Chiesa (tutte le Chiese o oratori)
- recita del Pater e del Credo
- Confessione (negli 8 giorni precedenti o successivi)
- Comunione
- preghiera secondo le intenzioni del Papa (Pater, Ave e Gloria)


DAL 1° all’8 NOVEMBRE
Alle solite condizioni, i fedeli possono lucrare (una al giorno) una Indulgenza Plenaria applicabile alle Anime del Purgatorio:
-visitando il cimitero
-pregando per i defunti


La morte in questi tempi è diventata cosa banale vedendo in televisione continue guerre, disastri, film credibili. Molti evitano di pensarci per scongiurarla, quando invece la vera maturità si evidenzia anche dal modo di pensare alla realtà della morte. Chi ci pensa può pregare meglio Gesù e la Madonna per ricevere aiuti e superare malattie, sofferenze, pericoli.
Chi pensa alla morte prega meglio, è più spirituale e non ne ha alcuna paura.
Gesù è il Signore della Vita, non vuole la morte dei peccatori, ma che si convertano e vivano.
La persona spirituale deve pensare alla morte che arriverà forse tra cinquant’anni ma arriverà. E come sarà quel momento? Sarà breve o lungo? Qualcuno assisterà? Sarò coi familiari o altrove? Dove mi troverò? Sarò in casa, mentre dormo, per strada, durante il lavoro, mentre sono impegnato o mentre mangio?
Il pensiero della morte può arrecare paura ma chi riflette per un po’ ne avrà enormi benefici spirituali!
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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