Il Signore ti benedica,ti custodisca e ti mostri il Suo volto misericordioso!

Quando pensi di aver toccato il fondo e che nessuno ti voglia o ti ami più, Dio si fa uomo per incontrarti, Gesù ti viene accanto

CIAO A TE !!

Nulla è più urgente nel mondo d'oggi di proclamare Cristo alle genti. Chiunque tu sia, puoi, se vuoi, lasciare un tuo contributo, piccolo o grande che sia, per dire, comunicare, annunciare la persona di Gesù Cristo, unico nostro salvatore. Uno speciale benvenuto a LADYBUG che si è aggiunta di recente ai sostenitori ! *************************************************** Questo blog è sotto la protezione di N.S. Gesù Cristo e della SS Vergine Maria, Sua Madre ed ha come unica ragione di esistere di fornire un contributo, sia pure piccolo ed umile, alla crescita della loro Gloria. ***************************************************



Con Cristo non ci sono problemi, senza Cristo non ci sono soluzioni.

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mercoledì 30 novembre 2011

1195 - Commento al Vangelo del 30/11/2011

+ Dal Vangelo secondo Matteo (4,18-22)
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono. 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Oggi è la festa liturgica di Sant’Andrea, è l’Apostolo che per primo incontrò Gesù e Lo seguì. Poi avvisò suo fratello Pietro, pieno di giubilo gli comunicò che aveva incontrato il Messia atteso da millenni dagli israeliti. Leggiamo la parte del Vangelo di San Giovanni che chiarisce questo incontro:
«Giovanni Battista disse: “Io non Lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L'Uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è Colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio”.
Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l'Agnello di Dio!”. E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: “Che cercate?”. Gli risposero: “Rabbì (che significa maestro), dove abiti?”. Disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di Lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni il Battista e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: “Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)”, e lo condusse da Gesù.
Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: “Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)”» (Gv 1,33-42).
L’aspetto centrale che voglio cogliere è la domanda di Andrea: “Rabbì (che significa maestro), dove abiti?”. Egli non conosceva la provenienza di Gesù, non aveva sentito nulla su Lui perché non si era ancora rivelato. Innanzitutto Andrea obbedisce alla sua guida spirituale e si abbandona totalmente alle sue parole dopo avere sentito: “Ecco l'Agnello di Dio!”. Non rimane a ragionarci o a fare calcoli umani, decide di lasciare Giovanni Battista e di mettersi alla sequela di Gesù.
La purità del suo cuore gli ha permesso di compiere questa scelta, non lasciava vincere l’istinto né i sentimenti lo prevalevano. La fede in Jahvè lo sosteneva e i suoi ragionamenti non l’opprimevano. È un’azione che evidenzia la bellezza della vocazione cristiana, fatta di abbandono in Gesù e non di ragionamenti o di convenienze personali.
Oggi un po’ ovunque si è smarrita la ricerca di Gesù con assoluta purezza, si cerca come ripiego. Si ama spesso Gesù in modo secondario ad altre cose considerate superiori, ci sono affetti e richieste che prevalgono l’amore verso il Signore.
Sappiamo che Gesù è in Chiesa nel Tabernacolo e non Lo andiamo a visitare quasi mai!
Neanche indichiamo ai familiari, ai parenti e ai conoscenti l’Agnello di Dio, Colui che libera e che vince ogni forma di male. Molti cattolici non hanno compreso che la tristezza, l’abbattimento, la confusione mentale, la divisione in famiglia, il fallimento in certe cose, sono causate dalla mancanza di preghiera o fatta malissimo.
Senza Gesù non si possono vincere questi mali.
Molte persone sono rinate dopo avere iniziato un cammino di Fede forte e costante, con la recita giornaliera del Santo Rosario e la Messa frequente. Gesù ci chiama dal Tabernacolo, se vogliamo conoscerlo come Dio Amore e se abbiamo bisogno di Grazie, ci ripete: “Venite e vedrete”.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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martedì 29 novembre 2011

1194 - Commento al Vangelo del 29/11/2011

+ Dal Vangelo secondo Luca (10,21-24)
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Come afferma Gesù oggi, sono molti quelli che si illudono di ascoltarlo mentre in realtà ascoltano se stessi o addirittura il principe delle tenebre. Questo si manifesta dalle opere, sono sempre i frutti ad indicare l’albero. Non sono più in grado di percepire la voce di Dio, lo Spirito Santo è assolutamente ignorato e spesso pregato con metodi protestanti.
Ricordiamo le parole di Gesù: “Il Figlio dell'Uomo, quando verrà, troverà la Fede sulla terra?” (Lc 18,8). Questo indica che verrà per mettere fine a questi tempi di assoluta corruzione, verrà per riportare la sua Chiesa allo splendore e alla fedeltà dei primi secoli cristiani. Sono i 10 segreti di Medjugorje ad indicare che presto Dio interverrà in questo mondo diventato pagano per riprenderne l’autorità.
La presenza della Madonna con le sue apparizioni ha ridestato i cuori di milioni di persone, non di miliardi, e il consuntivo delle vere apparizioni non è sicuramente incoraggiante.
Nonostante tutti i richiami di questi ultimi decenni, la stragrande maggioranza delle parrocchie ha completamente dimenticato il Vangelo di Gesù. Di tutto si parla tranne che degli insegnamenti del Signore. Di tutto si organizza tranne l’adorazione eucaristica silenziosa anche giornaliera. Quasi ovunque si fa l’adorazione inserendo molti canti e lunghe preghiere, invece l’adorazione eucaristica è la contemplazione silenziosa di Gesù Eucaristico.
La crisi di Fede e l’apostasia (perdita della Fede), preannunciate a Fatima dalla Madonna nel 1917 si stanno realizzando pienamente. Giorno dopo giorno si avvera la divisione tra quanti scelgono una falsa spiritualità e altri che rimangono fedeli al Vangelo.
A proposito e come conseguenza di queste scelte, presto avverrà la divisione tra pecore e caproni. Ma non si tratta della fine del mondo, non credete alle false profezie. È Dio a guidare la storia e a decidere quando e come interverrà.
“Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi Angeli, si siederà sul trono della sua gloria.
E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.
(…) Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli.
E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna” (Mt 25,31-34.41.46).
Ciò che sorprende è l’assoluta cecità di molti cattolici riguardo i segni dei tempi. Quanti Vescovi e Sacerdoti non vogliono vedere la rovina all’interno della Chiesa? Ognuno ha i suoi motivi per non voler vedere, certamente la ricerca di una vita comoda e non più dedita ai sacrifici ha preso il sopravvento.
Oramai ci avviciniamo ai tempi della purificazione, basta osservare quanto sta avvenendo nel mondo per comprendere che la Chiesa Cattolica si sta dissolvendo per colpa dei Cardinali e dei Vescovi affiliati alla Massoneria ecclesiastica. Non mancano anche Monsignori e giovani Sacerdoti rampanti che sperano di raggiungere le alte sfere per appagare l’ambizione.
Riflettere un quarto d’ora sulla condizione spirituale delle parrocchie, sul silenzio dei Prelati dinanzi agli scandali e sulla continua diffusione di eresie un po’ ovunque. Tutto tace… in attesa della realizzazione del piano massonico di trasformare la Chiesa Divina in una Chiesa umana, eliminando tutto ciò che richiede impegno spirituale.
Una rimozione che avverrà dolcemente… indolore per molti cattolici che non conoscono la sana dottrina e non leggono bene il Vangelo.
Dinanzi questo sfacelo si inserisce il mio libro “La corruzione nella Chiesa”, in cui svelo il piano massonico di Cardinali e Vescovi e avviso di rimanere sempre fedeli al nuovo Catechismo della Chiesa. Un libro che nessuno avrebbe mai pubblicato, nessuno và in cerca di altre persecuzioni e maledizioni da parte dei sopracitati.
Ma io non sono Sacerdote per soddisfare i miei pensieri o le mie opinioni, io non ho opinioni, ho solo il Vangelo nel cuore e nella Mente. Sono stato chiamato da Gesù per fare quello che Lui mi chiede, anche a costo di ricevere tribolazioni e soprusi. Seguire Gesù significa morire a se stessi.
Pubblicando questo libro non ho fatto nessun calcolo, ho messo in atto la volontà di Gesù di salvare la sua Chiesa, sono stato accompagnato attimo per attimo dall’aiuto della Madonna.
Qualche Sacerdote si sarà domandato la necessità di scrivere così chiaramente quello che ho scritto nel mio libro, ma questa domanda deve porgerla a Gesù e a Maria, Loro sanno perché è necessario che i cattolici conoscano il piano massonico di molti Prelati contro la Chiesa e cosa avverrà presto nella stessa Chiesa. Chi legge il mio libro comprende meglio la verità, si può richiedere anche in versione cartacea. http://www.gesuemaria.it/files/libro%206-ottobre-2011.pdf
Da questo libro non potevo né posso ricevere elogi da tutti i Cardinali e Vescovi massoni, al contrario si sono ribellati ancora di più contro me, maledicono la mia persona e tutto ciò che mi appartiene. Avvenne questo contro Gesù, figuriamoci verso me…
Anche quei parroci modernisti e dediti al sesso sfrenato sono diventati indiavolati contro me. E dinanzi alle loro minacce e continue diffamazioni sulla mia persona, io rimango sereno e prego per loro. Le loro corrosive e scombussolate reazioni manifestano da sole di non seguire più Gesù Cristo.
Poi, c’è una lettera che circola per denigrarmi ulteriormente, una lettera non firmata e che vuole evidenziare addirittura una mia disobbedienza. Ma io non potevo né posso obbedire a satana travestito da Prelato, né mi metto paura per paura di ritorsioni. Sono molto sereno perché sono certo di vivere nella volontà di Gesù, non mi accontento di compiere la sua volontà, io vivo in essa. Nonostante tutta la mia miseria nessuno può accusarmi di errori morali e dottrinali.
Per accusarmi questi Cardinali e Vescovi devono inventare qualche accusa!
Anche se non cerco consolazioni umane, sono innumerevoli i messaggi e le telefonate di Sacerdoti e laici che ringraziano per il mio libro, per la luce che è arrivata in modo da comprendere la vera strategia massonica di molti Cardinali e Vescovi.
E se dovessi ricevere il comando da Gesù Eucaristico di scrivere un altro libro con i nomi di tutti i Cardinali e Vescovi massoni italiani e i loro scandali sessuali e di altri generi, lo farò immediatamente. Per obbedire a Dio ed illuminare i fedeli a non lasciare la Santa Chiesa, il Vangelo e i messaggi di Medjugorje.
Tra molti messaggi ne trascrivo uno di Enrico Remondini: “Caro Padre Giulio Maria, grazie del Suo ascolto, e grazie per il Suo fenomenale coraggio!!! Sono profondamente certo che il Nostro Dio Onnipotente non lascerà senza ricompensa la Sua profonda dedizione a servire la Verità, che -ne sono certo- Le sta costando profonde sofferenze e -molto certamente- amare lacrime! Spero Le sia di conforto ma anche di sprone andare a scoprire o ri-scoprire queste apparizioni mariane (ovviamente sconosciute...!). Chi nella Chiesa di oggi avrebbe interesse a promuoverle????)”.
Si riferisce alle rivelazioni della Madonna nel 1600 in cui preannunciava il dominio nel 2000 della Massoneria all’interno della Chiesa. Fino ad arrivare ai vertici. Anche a Fatima la Madonna ha detto nel vero 3° segreto che satana raggiungerà la sommità della Chiesa Cattolica.
Queste parole le ho già pubblicate nel mio libro e molti mi vogliono ulteriormente distruggere!
Rileggiamo alcune espressioni dal mio libro “La corruzione nella Chiesa”.


“E sarà veramente così: dopo la passione della Chiesa, ci sarà la sua apparente morte, chiamata mistica, l’apparente distruzione dell’unica Chiesa di Dio, a causa delle forze massoniche all’interno della Chiesa. E poi... si manifesterà al suo interno un falso Papa che aprirà le porte all’Anticristo!” (pagina 20).


«Anche l’Apocalisse descrive gli scenari del tempo ormai vicino della realizzazione dell’Unica Chiesa Mondiale.
“Poi dalla bocca del drago e dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta vidi uscire tre spiriti immondi, simili a rane: sono infatti spiriti di demòni che operano prodigi e vanno a radunare tutti i re di tutta la terra per la guerra del gran giorno di Dio Onnipotente” (Ap. 13,13-14).
Il drago è il comunismo, la bestia indica la Massoneria ecclesiastica, il falso profeta sarà un falso Papa» (pagina 37).


“Ci sono Prelati ancora timorati di Dio e che vivono l’incarico con responsabilità, ma diventano sempre meno ed aumentano i carrieristi.
Questi Prelati di forte spiritualità rimarranno fedeli alla Chiesa tradizionale anche quando la Chiesa Nera mostrerà in tutta la sua arroganza il Papa Nero o l’anti Papa o falso Papa e la Chiesa si spaccherà in due” (pagina 62).


“Se compito della Massoneria è di condurre le anime alla perdizione, portandole al culto di false divinità, lo scopo della Massoneria ecclesiastica è invece quello di distruggere Cristo e la sua Chiesa, costruendo un nuovo idolo, cioè un falso Cristo ed una falsa Chiesa” (pagina 77).


“La Massoneria ecclesiastica cerca di distruggere questa realtà con il falso ecumenismo, che porta all’accettazione di tutte le Chiese cristiane, affermando che ciascuna di esse possiede una parte della verità.
Essa coltiva il disegno di fondare una Chiesa ecumenica universale, formata dalla fusione di tutte le confessioni cristiane, fra cui la Chiesa Cattolica” (pagina 78).


“Il problema dell’Anticristo o falso profeta come lo chiama l’Apocalisse (16,13), è quindi un fatto che riguarda prima di tutto la vita della Chiesa. Il falso profeta non giunge dall’esterno, ma dall’interno. Egli è il cavallo del diavolo, della prima e seconda bestia (cioè della Massoneria mondiale e della Massoneria infiltrata nella gerarchia della Chiesa), citati nell’Apocalisse (13), che vogliono una Chiesa fantoccio, non più al servizio di Dio, ma del mondo e dei suoi più o meno occulti padroni” (pagina 90).


Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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lunedì 28 novembre 2011

1193 - Commento al Vangelo del 28/11/2011

+ Dal Vangelo secondo Matteo (8,5-11)
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa». Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il primo ricordo di questa giornata và alla novena che inizia domani in preparazione alla solennità dell’Immacolata Concezione. È il primo dono ricevuto dalla Madonna, per mezzo di esso saranno possibili tutte le altre prerogative della Beata Vergine. Solo così poté diventare l’unica “preredenta” e Madre di Dio e Corredentrice del genere umano, collaboratrice dell’unico Redentore, Gesù Cristo.
Per iniziare una novena coi fiocchi, dobbiamo prepararci oggi riflettendo sulla figura della Madonna. Iniziamo ponendoci la domanda sull’importanza della Madonna nella nostra vita, se la cerchiamo con vero amore ogni giorno e se La consideriamo veramente Mediatrice di tutte le Grazie.
Nel mio sito trovate molte meditazioni sulla Madonna: www.gesuemaria.it
Non possiamo mai accontentarci della Fede che abbiamo, disponiamo di un potenziale immenso, una capacità straordinaria per assimilare e crescere nella Grazia di Dio. Innanzitutto, occorre da parte nostra una risposta sincera: la fedeltà al Vangelo. Non si può vivere a giorni alterni o quello che più interessa.
Essendo esseri umani si può cadere e per questo c’è la Confessione, che diventa un vero esorcismo, soprattutto quando ci proponiamo con pentimento di lottare il peccato.
Oggi Gesù afferma con meraviglia che ha trovato in un pagano un amore umile e devoto verso la sua Persona, tanto che afferma con sorpresa di tutti i presenti: “In Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande”. È un’affermazione forte, pone addirittura questo centurione romano ben al di sopra degli Apostoli. E la spiegazione però è semplice.
Gli Apostoli avevano ricevuto molti insegnamenti da Gesù, erano stati ricolmati di Grazie particolari, avevano assistito a molti miracoli. La loro fede era dunque cresciuta e poi fortificata nel tempo. Il centurione invece era un pagano, un idolatra, non era un seguace di Gesù né pensava di diventarlo. La necessità lo spinse ad agire con grande fervore.
Richiede l’intervento di Gesù con semplici parole: “Dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito”. In effetti vi troviamo una fede straordinaria, ha la certezza che Gesù può tutto, può compiere l’impossibile. Alle volte i miracoli non avvengono subito perché c’è un impedimento rappresentato dall’uomo malvagio, l’uomo posseduto da satana che impedisce la realizzazione di un progetto o la liberazione da prove dolorose.
Nel mio caso, mi trovo dinanzi satana incarnato in un uomo, ma continuo sempre più ad amare e perdonare questo uomo che ha perduto pienamente l’amore e la verità del Vangelo.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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domenica 27 novembre 2011

1192 - Commento al Vangelo del 27/11/2011 Domenica 1^ Avvento

+ Dal Vangelo secondo Marco (13,33-37)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gesù con molta premura avvisa di vegliare, ma chissà oggi quanti vegliano con angoscia senza poter prendere sonno, pensando soprattutto alla crisi economica e alle tasse che arriveranno presto. In Italia otto banche sono state declassate, questa non è una notizia che rallegra i correntisti.
Gesù afferma che “ciascuno ha il suo compito”, non intende sicuramente coloro che come compito nella vita hanno scelto la disonestà. A noi cristiani rivolge questo invito, noi abbiamo il compito di santificarci in una società che impedisce la pratica delle virtù cristiane. Diventa ogni giorno sempre più difficile manifestare pubblicamente l’appartenenza al Cristianesimo per molti fattori irrazionali.
“Fate attenzione, vegliate”, è l’atteggiamento che ognuno deve assumere verso la sua persona. Vegliare significa focalizzare l’attenzione sul momento presente ed agire sempre con Fede che illumina la ragione. Quanti errori si commettono per la schiavitù dell’istinto e l’avventatezza con cui si intraprendono certe iniziative?
Ognuno di noi deve vigilare su se stesso, non è più tempo di riporre speranze sugli altri, qualsiasi persona amica può trasformarsi repentinamente in acerrima nemica. Gli altri non ci conducono a Gesù, l’egoismo non emana carità ma ipocrisia. Basta poco alle volte per rovinare l’intera esistenza.
Ognuno deve pensare alla sua salvezza eterna, infatti è personale l’attesa del Signore che viene a Natale, oltre l’attesa della sua eternità. Questo spiega l’importanza del vegliare, della vigilanza spirituale riguardo le tentazioni e della vigilanza fisica riguardo le cattive amicizie.
“Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati”. Si addormentano intellettualmente molti a causa dei vizi e delle dissipazioni che il mondo porge in continuazione. Molte persone si fermano e ritrovano se stesse nella malattia o in qualche altra forma di sofferenza.
Addormentare la Fede è vivere come pagani, non si illumina la ragione con le Verità bibliche, non si è più capaci di compiere piccoli sforzi spirituali e di pregare con amore.
Svegliamoci dal torpore spirituale e iniziamo questo Avvento insieme alla Madonna, attendendo nel suo Cuore, insieme a Lei, la venuta del Signore a Natale, per ricolmarci del suo Spirito e donarci la forza di vivere come buoni cristiani.
Oggi è la festa della Medaglia Miracolosa, la Madonna ha chiesto di portarla sempre addosso dopo averla fatta benedire. Attraverso questa Medaglia avvengono Grazie particolari, satana si allontana con terrore.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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sabato 26 novembre 2011

1191 - Commento al Vangelo del 26/11/2011

+ Dal Vangelo secondo Luca (21,34-36)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La dissipazione è un problema molto serio nella vita spirituale, è un peso che schiaccia le virtù e i buoni sentimenti. Invece la distrazione nella preghiera è un’altra cosa, non è voluta anzi molti soffrono quando cercano il vero raccoglimento. La distrazione è una debolezza e può capitare a tutti, ma riusciamo a controllarla meglio quando prepariamo la preghiera con un po’ di raccoglimento o cerchiamo i luoghi silenziosi.
La dissipazione comporta invece la dispersione di quanto avevamo raccolto di buono nel cammino spirituale, è il dissolvimento delle cose spirituali buone. Dissiparsi significa compiere qualcosa di non necessario e di non spirituale, quella perdita di tempo in situazioni opposte al Vangelo.
Sono tantissime nella giornata i momenti di dissipazione, è nostro dovere saperle cogliere per abbandonarle ed evitarle nel futuro. Si consideri che nella dissipazione si perde tempo inutilmente ma si fa perdere tempo anche agli altri.
La dissipazione è forte dove c’è lo spirito mondano, in coloro che parlano inconsideratamente e che vogliono sempre parlare per non perdere l’abitudine di giudicare. Chi si dà tutto all’allegrezza e non ricorda più la sua miseria spirituale, cadrà sempre in peccati di giudizio ed altri peccati.
La debolezza che permette alla dissipazione di imporsi, è dovuta alla mancata mortificazione, all’assenza di controllo personale, in pratica si segue l’istinto. E l’istinto è opposto alla mortificazione e alla stessa ragione.
Ci sono poi quelli che attuano un controllo mentale totale su ogni parola, sguardo, movimento, agendo con doppiezza ed inganno, e questo è un comportamento opposto alla vita spirituale.
Gli affanni della vita colpiscono un po’ tutti, ci si preoccupa senza agire con Fede.
È comprensibile oggi la preoccupazione degli anziani per la loro pensione che si vuole eliminare. Anche la preoccupazione di molte famiglie con difficoltà economiche e senza lavoro. Come vi ho anticipato giorni fa, avrei preferito qualsiasi politico italiano e di qualsiasi schieramento piuttosto che il governo dei banchieri massoni. Trascrivo un articolo di un quotidiano dal titolo “Monti è un massone iniziato due volte”, con la testimonianza di un massone molto importante.
«Mario Monti? “È un massone e ha avuto una duplice affiliazione, una inglese e una mista anglo-franco-belga. Monti appartiene al corpo d'elite della massoneria”. A parlare, ribadendo il concetto sul premier italiano, è Gioele Magaldi, leader del Grande Oriente Democratico. Intervistato da La Zanzara su Radio24, il massone scende nei dettagli: “Quella inglese è un corpo d'elite con tre gradi. La questione della filiazione di Monti, che è venuta in anni lontani, ne parlerò nel mio libro”. Il Fratello Monti, come lo aveva definito qualche giorno fa, non sarebbe il solo affiliato alla Loggia. “Ci sono altri fratelli nel governo -continua Magaldi-. C'è un alto tasso di grembiulini nel nuovo governo, ci sono molti massoni, è un Governo ad alta concentrazione di massoni”».
Se fossero massoni con una viva preoccupazione per gli italiani e soprattutto per le fasce più deboli, diremmo che tutto sommato può andare, qui invece si sta realizzando un piano ben congegnato per l’arricchimento personale dei massoni e delle grandi banche europee.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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venerdì 25 novembre 2011

1190 - Messaggio Medjugorje del 25/11/2011

Cari figli, oggi desidero darvi la speranza e la gioia. 
Tutto ciò che è attorno a voi, figlioli, vi guida verso le cose terrene ma Io desidero guidarvi verso il tempo di grazia perché in questo tempo siate sempre più vicini a mio Figlio affinché Lui possa guidarvi verso il suo amore e verso la vita eterna alla quale ogni cuore anela. 
Voi, figlioli, pregate e questo tempo sia per voi il tempo di grazia per la vostra anima. 
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
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1189 - Commento al Vangelo del 25/11/2011

+ Dal Vangelo secondo Luca ( 21,29-33)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gesù evidenzia che i segni dei tempi manifestano la verità. Come quando afferma: “Dai loro frutti li riconoscerete”. Noi siamo ciò che mostriamo all’esterno, non tanto nelle occasioni in cui si vigila attentamente per non commettere imprudenze. Noi siamo ciò che mostriamo quando abbassiamo il livello di controllo.
Chi adesso sta riflettendo sui comportamenti magari un po’ sopra le righe, non deve assolutamente abbattersi o pensare di non riuscire a vivere con gioia la vera Fede. Il cammino spirituale lo hanno iniziato anche San Francesco e San Pio, tutti siamo in cammino e tutti abbiamo molte possibilità per riuscire a compiere grandi opere.
Poi, Gesù sottolinea che le sue parole non sono soggette a travisamenti o aggiornamenti modernisti, quelle sono e tali devono rimanere. Purtroppo oggi non viene più rispettata la Tradizione della Chiesa, ognuno vuole modificare la Parola di Dio secondo i bisogni del momento. È opportuno leggere gli avvisi dati dalla Madonna a Medjugorje.


Figli cari! Non stancatevi di mettere in pratica ciò che Dio vi chiede. Voi avete un grande compito: dovete essere portatori della Parola di Dio, testimoni che Dio ha dato tutto per questo mondo, ha dato tutto solo per amore verso l’umanità e desidera che tutti gli uomini si salvino. Cari figli, il cammino della vita non è facile. Bisogna camminare su spine e sassi, bisogna passare attraverso molto dolore, prove e difficoltà per arrivare alla meta. E l’unica meta è Gesù! Cari figli, i vostri sacrifici e le vostre preghiere non sono sicuramente sprecate: Dio vi darà molto di più di quanto vi aspettate!” (11 giugno 1987)


“Cari figli! Ascoltate, perché desidero parlarvi e invitarvi ad avere più Fede e fiducia in Dio che vi ama senza misura. Figlioli, voi non sapete vivere nella Grazia di Dio, perciò vi chiamo tutti di nuovo a portare la Parola di Dio nel vostro cuore e nei pensieri. Figlioli, mettete la Sacra Scrittura in un posto visibile nelle vostre famiglie, leggete e vivetela. Insegnate i vostri figli perché se voi non siete un esempio per loro, i figli si allontanano nell'assenza di Dio. Riflettete e pregate e così Dio nascerà nel vostro cuore e il vostro cuore sarà gioioso. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!” (25 agosto 1996).


(2 dicembre 2007 messaggio straordinario dato a Mirjana)
La Madonna era molto triste. Per tutto il tempo aveva le lacrime negli occhi.
“Cari figli, mentre guardo nei vostri cuori, il mio Cuore si riempie di dolore e fremito. Figli miei fermatevi per un attimo e guardate nei vostri cuori. Il mio Figlio, vostro Dio, è veramente al primo posto? Sono veramente le sue leggi la misura della vostra vita? Vi avverto di nuovo. Senza Fede non c'è la vicinanza di Dio, non c'è la Parola di Dio che è la luce della salvezza e la luce del buon senso”.
Mirjana ha aggiunto: io con dolore ho pregato la Madonna di non lasciarci, di non togliere le mani da noi. Alla mia richiesta, Lei ha fatto un sorriso doloroso e se ne è andata. Questa volta non ha detto “Vi ringrazio”. Ha benedetto tutti noi e tutti gli oggetti sacri.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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giovedì 24 novembre 2011

1188 - Vita di Gesù (paragrafi 238-239)

Giuseppe sposo di Maria


§ 238. Finora il nostro informatore è stato Luca, ma a questo punto è necessario anche ascoltare Matteo, che narra lo stesso fatto del concepimento di Gesù molto più stringatamente, non senza però aggiungervi qualche elemento nuovo. Nella narrazione di Matteo figura in primo piano Giuseppe, che invece nella narrazione di Luca era stato appena nominato: ora, come riguardo a Luca argomen­tiamo a buon diritto che la principale informatrice sia stata Maria stessa o immediatamente o per il tramite di Giovanni (§ 142), così riguardo a Matteo possiamo ragionevolmente supporre che per questo argomento egli sia ricorso a informatori della Galilea, già in relazioni particolari con Giuseppe, quale poteva essere ad esempio Giacomo il “fratello” di Gesù. Per Matteo, Maria è fidanzata di Giuseppe e prima che coabitino (§ 231) diviene gravida; circa la soprannatura­lità del concepimento Giuseppe non è preavvisato, ma solo s'avvede del fatto già compiuto (Matteo, 1, 18). Questa scoperta non poté avvenire se non dopo il ritorno di Maria dalla visita a Elisabetta, cioè fra il quarto e il quinto mese di gravidanza; tornata ella a Na­zareth, da cui era partita subito dopo l'annunciazione, le sue condi­zioni fisiche furono ben presto rilevate da Giuseppe che ne ignorava i precedenti. Ora Giuseppe, suo marito, essendo giusto e non volendo esporla, deliberò di dimetterla segretamente (Matteo, 1,19). Dopo ciò che già sappiamo circa le condizioni giu­ridiche dei fidanzati-coniugi presso i Giudei (§ 231), i termini sono chiari: Giuseppe, come legittimo marito, avrebbe potuto dimettere Maria consegnandole la scritta di divorzio, il quale provvedimento avrebbe avuto per conseguenza di esporre la ripudiata alla pubblica disistima; ma, per evitare ciò, Giuseppe pensa di dimetterla segreta­mente, e prende questa deliberazione essendo (egli) giusto. Di tutto il periodo, quest'ultima frase è la più importante e la vera chiave di spiegazione. In un caso di quel genere un Giudeo retto e onesto, che fosse stato convinto della colpevolezza della donna, le avrebbe consegnato senz'altro la scritta di divorzio, stimandosi non solo in diritto, ma forse anche in dovere, di agire così, poiché una silenziosa e inerte tolle­ranza poteva sembrare approvazione e complicità. Giuseppe invece, appunto essendo giusto, non agisce così; dunque, egli era convinto dell'innocenza di Maria, e per conseguenza giudicò procedimento iniquo sottoporla al disonore di un divorzio pubblico. D'altra parte come poteva Giuseppe spiegare lo stato attuale di Maria? Avrà egli pensato ad una violenza patita da lei incolpevol­mente durante i tre mesi d'assenza? Il silenzio programmatico di Maria su quel punto - silenzio spontaneo presso una riservata fan­ciulla in quelle condizioni - poteva ben suscitare un sospetto di que­sto genere. Oppure, avvicinandosi anche più alla realtà, Giuseppe intravide nell'accaduto alcunché di soprannaturale, di divino? Noi non sappiamo, perché Matteo non dice nulla al riguardo: solo che dalla deliberazione di Giuseppe, di rompere il suo legame con Ma­ria segretamente cioè senza danneggiare la fama di lei, concludiamo che agì sia da persona convinta dell'innocenza di Maria, sia da giusto.


§ 239. La perplessità di Giuseppe non fu lunga. Quando però egli ebbe preso questa deliberazione, ecco che un angelo del Signore gli comparve in sogno, dicendo: Giuseppe figlio di David, non temere di prendere con te Maria, tua moglie, poiché il generato in lei e' da Spirito santo; partorirà poi un figlio, e lo chiamerai col nome di Gesu', egli infatti salverà il suo popolo dai loro peccati (Matteo, 1, 20-21). Il sogno era stato un mezzo non infrequente nell'Antico Te­stamento con cui Dio aveva comunicato i suoi voleri agli uomini; Matteo, l'evangelista più interessato per l'Antico Testamento (§§ 125, 234), ricorda varie comunicazioni divine per mezzo di sogni (oltre questa, cfr. Matteo, 2, 12. 13. 19.22; 27, 19) che non sono ricordate dagli altri evangelisti. Il nome di Gesù da imporsi al na­scituro era già stato comunicato alla madre (§ 230): qui si aggiun­ge il motivo di questa imposizione, salverà, ecc., fondata sul significato etimologico del nome stesso. Dopo questa dichiarazione imperativa dell'angelo, Giuseppe prese in casa sua Maria. Si saranno celebrate le cerimonie solite in simili nozze; parenti ed amici saranno accorsi per la meschina festicciuola esteriore, ma rimasero certamente ignari dell'arcano segreto che si celava in seno a quella nuova famiglia. E Giuseppe, l'uomo della tribù di Giuda e del casato di David, il carpentiere di mestiere, fu capo legale di quella famiglia.
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1187 - Commento al Vangelo del 24/11/2011

+ Dal Vangelo secondo Luca (21,20-28)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’Uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Questo brano del Vangelo introduce e spiega l’Apocalisse di San Giovanni. Bisogna rileggere con attenzione le parole di Gesù, soprattutto si deve comprendere la sua bontà che rimane infinita e contemporaneamente il disprezzo che gli uomini nutrono verso il suo Vangelo.
“Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte”. Parole che indicano in modo inequivocabile futuri scenari che incuteranno terrore soprattutto a coloro che vivono senza Fede e lontani da ogni forma di speranza. È Dio a governare l’universo, tutto si muove come vuole Lui perché lo ha stabilito dall’eternità, quanto invece permette all’azione di satana è poca cosa. Lo permette non per la nostra distruzione, al contrario per farci ritornare con i piedi per terra e prendere consapevolezza della vita e della nostra misera condizione.
Forse l’uomo può allungare la sua vita? Invece con molte preghiere può guarire da malattie e vivere a lungo.
Gesù oggi annuncia eventi futuri che si ricollegano all’Apocalisse e ai sette segreti di Medjugorje. Egli afferma: “Saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia”. Non parla come un vendicatore, si rivolge essenzialmente a quanti hanno perseguitato la sua Chiesa in questi duemila anni, soprattutto quanti sono oggi in vita e continuano a demolire le colonne del Cristianesimo.
Gesù non minaccia i buoni cristiani e quanti pregano il Santo Rosario di sua Madre.
Sarebbe irrazionale il solo pensarlo, non avrebbero senso neanche i trent’anni di apparizione della Madonna a Medjugorje. Nel mio libretto “Perché la Madonna appare a Medjugorje” spiego che la lunghissima presenza della Madre Santa è dovuta alla lunghissima assenza della Parola di Dio in moltissime parrocchie del mondo. Nel nord Europa non esiste più la Confessione da più di vent’anni, i cattolici che pregano sono pochissimi.
La Madonna continua a parlare a Medjugorje, ha detto che è l’ultimo luogo in cui apparirà.
Abbiamo bisogno di conoscere i sette flagelli dell’Apocalisse, il capitolo 16 ci illustra cosa avverrà nel mondo, ma non per i buoni cristiani che seguono il Vangelo. Certo, questi fatti accadranno e noi viviamo nel mondo, ma la Madonna ha promesso varie volte che proteggerà i suoi devoti da ogni pericolo. Per questo disse a Fatima nel 1917: “Il mio Cuore Immacolato sarà il vostro rifugio”.
Passiamo a leggere il capitolo 16 dell’Apocalisse, presenta una forma letterale sconvolgente, non bisogna prendere tutto letteralmente, ma i flagelli sono autentici. Vedremo di conoscere con maggiore approfondimento dal 1° al 7° flagello divino.
«Udii poi una gran voce dal tempio che diceva ai sette Angeli: “Andate e versate sulla terra le sette coppe dell'ira di Dio”.
Partì il primo e versò la sua coppa sopra la terra; e scoppiò una piaga dolorosa e maligna sugli uomini che recavano il marchio della bestia e si prostravano davanti alla sua statua.
Il secondo versò la sua coppa nel mare che diventò sangue come quello di un morto e perì ogni essere vivente che si trovava nel mare.
Il terzo versò la sua coppa nei fiumi e nelle sorgenti delle acque, e diventarono sangue.
Allora udii l'Angelo delle acque che diceva: “Sei giusto, tu che sei e che eri, tu, il Santo, poiché così hai giudicato. Essi hanno versato il sangue di Santi e di Profeti, tu hai dato loro sangue da bere: ne sono ben degni!”. Udii una voce che veniva dall'altare e diceva: “Sì, Signore, Dio onnipotente; veri e giusti sono i tuoi giudizi!”.
Il quarto versò la sua coppa sul sole e gli fu concesso di bruciare gli uomini con il fuoco.
E gli uomini bruciarono per il terribile calore e bestemmiarono il nome di Dio che ha in suo potere tali flagelli, invece di ravvedersi per rendergli omaggio.
Il quinto versò la sua coppa sul trono della bestia e il suo regno fu avvolto dalle tenebre. Gli uomini si mordevano la lingua per il dolore e bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei dolori e delle piaghe, invece di pentirsi delle loro azioni.
Il sesto versò la sua coppa sopra il gran fiume Eufràte e le sue acque furono prosciugate per preparare il passaggio ai re dell'oriente. Poi dalla bocca del drago e dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta vidi uscire tre spiriti immondi, simili a rane: sono infatti spiriti di demòni che operano prodigi e vanno a radunare tutti i re di tutta la terra per la guerra del gran giorno di Dio onnipotente.
Ecco, Io vengo come un ladro. Beato chi è vigilante e conserva le sue vesti per non andar nudo e lasciar vedere le sue vergogne. E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Armaghedòn.
Il settimo versò la sua coppa nell'aria e uscì dal tempio, dalla parte del trono, una voce potente che diceva: “E` fatto!”. Ne seguirono folgori, clamori e tuoni, accompagnati da un grande terremoto, di cui non vi era mai stato l'uguale da quando gli uomini vivono sopra la terra.
La grande città si squarciò in tre parti e crollarono le città delle nazioni. Dio si ricordò di Babilonia la grande, per darle da bere la coppa di vino della sua ira ardente.
Ogni isola scomparve e i monti si dileguarono.
E grandine enorme del peso di mezzo quintale scrosciò dal cielo sopra gli uomini, e gli uomini bestemmiarono Dio a causa del flagello della grandine, poiché era davvero un grande flagello» (Ap 16,21).
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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mercoledì 23 novembre 2011

1186 - Udienza del 23/11/2011 Viaggio Apostolico in Benin

[VIDEO]
Cari Fratelli e Sorelle,
sono ancora vive in me le impressioni suscitate dal recente Viaggio Apostolico nel Benin, sul quale desidero quest’oggi soffermarmi. Sgorga spontaneo dal mio animo il rendimento di grazie al Signore: nella Sua provvidenza, Egli ha voluto che ritornassi in Africa per la seconda volta come successore di Pietro, in occasione del 150° anniversario dell’inizio dell’evangelizzazione del Benin e per firmare e consegnare ufficialmente alle comunità ecclesiali africane l’Esortazione apostolica postsinodale Africae munus. In questo importante documento, dopo aver riflettuto sulle analisi e sulle proposte scaturite dalla Seconda Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi, svoltasi in Vaticano nell’ottobre del 2009, ho voluto offrire alcune linee per l’azione pastorale nel grande Continente africano. In pari tempo, ho voluto rendere omaggio e pregare sulla tomba di un illustre figlio del Benin e dell’Africa, e grande uomo di Chiesa, l’indimenticabile Cardinale Bernardin Gantin, la cui venerata memoria è più che mai viva nel suo Paese, che lo considera un Padre della patria, e nell’intero Continente.
Desidero oggi ripetere il mio più vivo ringraziamento a coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo mio pellegrinaggio. Anzitutto sono molto grato al Signor Presidente della Repubblica, che con grande cortesia mi ha offerto il cordiale saluto suo e di tutto il Paese; all’Arcivescovo di Cotonou e agli altri venerati Fratelli nell’episcopato, che mi hanno accolto con affetto. Ringrazio, inoltre, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i diaconi, i catechisti e gli innumerevoli fratelli e sorelle, che con tanta fede e calore mi hanno accompagnato durante quei giorni di grazia. Abbiamo vissuto insieme una toccante esperienza di fede e di rinnovato incontro con Gesù Cristo vivo, nel contesto del 150° anniversario della evangelizzazione del Benin.
Ho deposto i frutti della Seconda Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi ai piedi della Vergine Santa, venerata in Benin specialmente nella Basilica dell’Immacolata Concezione di Ouidah. Sul modello di Maria, la Chiesa in Africa ha accolto la Buona Novella del Vangelo, generando molti popoli alla fede. Ora le comunità cristiane dell’Africa – come sottolineato sia dal tema del Sinodo, sia dal motto del mio Viaggio Apostolico – sono chiamate a rinnovarsi nella fede per essere sempre più al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace. Esse sono invitate a riconciliarsi al loro interno per diventare strumenti gioiosi della misericordia divina, ognuna apportando le proprie ricchezze spirituali e materiali all’impegno comune.
Questo spirito di riconciliazione è indispensabile, naturalmente, anche sul piano civile e necessita un’apertura alla speranza che deve animare anche la vita sociopolitica ed economica del Continente, come ho avuto modo di rilevare nell’incontro con le Istituzioni politiche, il Corpo Diplomatico e i Rappresentanti delle Religioni. In questa circostanza ho voluto porre l’accento proprio sulla speranza che deve animare il cammino del Continente, rilevando l’ardente desiderio di libertà e di giustizia che, specialmente in questi ultimi mesi, anima i cuori di numerosi popoli africani. Ho sottolineato poi la necessità di costruire una società in cui i rapporti tra etnie e religioni diverse siano caratterizzati dal dialogo e dall’armonia. Ho invitato tutti ad essere veri seminatori di speranza in ogni realtà e in ogni ambiente.
I cristiani sono di per sé uomini di speranza, che non si possono disinteressare dei propri fratelli e sorelle: ho ricordato questa verità anche all'immensa folla convenuta per la Celebrazione eucaristica domenicale nello stadio dell’Amicizia di Cotonou. E’ stato, questa Messa della domenica, uno straordinario momento di preghiera e di festa alla quale hanno preso parte migliaia di fedeli del Benin e di altri Paesi africani, dai più anziani ai più giovani: una meravigliosa testimonianza di come la fede riesca ad unire le generazioni e sappia rispondere alle sfide di ogni stagione della vita.
Durante questa toccante e solenne celebrazione, ho consegnato ai Presidenti delle Conferenze Episcopali dell’Africa l’Esortazione apostolica postsinodale Africae munus - che avevo firmato il giorno prima a Ouidah - destinata ai Vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi ed alle religiose, ai catechisti ed ai laici dell’intero Continente africano. Affidando ad essi i frutti della Seconda Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi, ho chiesto loro di meditarli attentamente e di viverli in pienezza, per rispondere efficacemente alla impegnativa missione evangelizzatrice della Chiesa pellegrina nell’Africa del terzo millennio. In questo importante testo ogni fedele troverà le linee fondamentali che guideranno e incoraggeranno il cammino della Chiesa in Africa, chiamata ad essere sempre più il “sale della terra” e la “luce del mondo” (Mt 5,13-14).
A tutti ho rivolto l’appello ad essere costruttori instancabili di comunione, di pace e di solidarietà, per cooperare così alla realizzazione del piano di salvezza di Dio per l’umanità. Gli africani hanno risposto con il loro entusiasmo all’invito del Papa, e sui loro volti, nella loro fede ardente, nella loro adesione convinta al Vangelo della vita ho riconosciuto ancora una volta segni consolatori di speranza per il grande Continente africano.
Ho toccato con mano questi segni anche nell’incontro con i bambini e con il mondo della sofferenza. Nella chiesa parrocchiale di Santa Rita, ho veramente gustato la gioia di vivere, l’allegria e l’entusiasmo delle nuove generazioni che costituiscono il futuro dell’Africa. Alla schiera festosa dei Bambini, una delle tante risorse e ricchezze del Continente, ho additato la figura di san Kizito, un ragazzo ugandese, ucciso perché voleva vivere secondo il Vangelo, ed ho esortato ciascuno a testimoniare Gesù ai propri coetanei. La visita al Foyer “Pace e Gioia”, gestito dalle Missionarie della Carità di Madre Teresa, mi ha fatto vivere un momento di grande commozione incontrando bambini abbandonati e malati e mi ha consentito di vedere concretamente come l’amore e la solidarietà sanno rendere presente nella debolezza la forza e l’affetto di Cristo risorto.
La gioia e l’ardore apostolico che ho riscontrato tra i sacerdoti, i religiosi, le religiose, i seminaristi e i laici, convenuti in gran numero, costituisce un segno di sicura speranza per il futuro della Chiesa in Benin. Ho esortato tutti ad una fede autentica e viva e ad una vita cristiana caratterizzata dalla pratica delle virtù, e ho incoraggiato ciascuno a vivere la rispettiva missione nella Chiesa con fedeltà agli insegnamenti del Magistero, in comunione fra loro e con i Pastori, indicando specialmente ai sacerdoti la via della santità, nella consapevolezza che il ministero non è una semplice funzione sociale, ma è portare Dio all’uomo e l’uomo a Dio.
Momento intenso di comunione è stato l’incontro con l’Episcopato del Benin, per riflettere in particolare sull’origine dell’annuncio evangelico nel loro Paese, ad opera di missionari che hanno generosamente donato la loro vita, talvolta in modo eroico, affinché l’amore di Dio fosse annunciato a tutti. Ai Vescovi ho rivolto l’invito a porre in atto opportune iniziative pastorali per suscitare nelle famiglie, nelle parrocchie, nelle comunità e nei movimenti ecclesiali una costante riscoperta della Sacra Scrittura, quale sorgente di rinnovamento spirituale e occasione di approfondimento della la fede. Da tale rinnovato approccio alla Parola di Dio e dalla riscoperta del proprio Battesimo, i fedeli laici troveranno la forza per testimoniare la loro fede in Cristo e nel suo Vangelo nella loro vita quotidiana. In questa fase cruciale per l’intero Continente, la Chiesa in Africa, con il suo impegno al servizio del Vangelo, con la coraggiosa testimonianza di fattiva solidarietà, potrà essere protagonista di una nuova stagione di speranza. In Africa ho visto una freschezza del sì alla vita, una freschezza del senso religioso e della speranza, una percezione della realtà nella sua totalità con Dio e non ridotta ad un positivismo che, alla fine, spegne la speranza. Tutto ciò dice che in quel Continente c’è una riserva di vita e di vitalità per il futuro, sulla quale noi possiamo contare, sulla quale la Chiesa può contare.
Questo mio viaggio ha costituito un grande appello all'Africa, perché orienti ogni sforzo ad annunciare il Vangelo a coloro che ancora non lo conoscono. Si tratta di un rinnovato impegno per l’evangelizzazione, alla quale ogni battezzato è chiamato, promuovendo la riconciliazione, la giustizia e la pace.
A Maria, Madre della Chiesa e Nostra Signora d’Africa, affido coloro che ho avuto modo di incontrare in questo mio indimenticabile Viaggio Apostolico. A Lei raccomando la Chiesa in Africa. La materna intercessione di Maria «il cui cuore è sempre orientato alla volontà di Dio, sostenga ogni impegno di conversione, consolidi ogni iniziativa di riconciliazione e renda efficace ogni sforzo in favore della pace in un mondo che ha fame e sete di giustizia» (Africae munus, 175). Grazie.
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1185 - Commento al Vangelo del 23/11/2011

+ Dal Vangelo secondo Luca (21,12-19)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Parole amare quelle di Gesù, ma profondamente veritiere. La persecuzione la subiscono anche molti cattolici laici in famiglia, al lavoro, dai cosiddetti amici. Questi attacchi possono arrivare anche da persone corrette ma senza Fede, non hanno compreso il significato della loro vita. Non accettano la Fede in Gesù Cristo e provano un moto di ribellione interiore, non ne vogliono sentire parlare perché lo spirito umano che posseggono è opposto allo Spirito Santo.
Quanto dice oggi Gesù nel Vangelo si è avverato sui primi discepoli, hanno sofferto molto per diffondere la Verità. Oggi il Cristianesimo è diffuso ovunque ma sono aumentati a dismisura i nemici di Gesù. Molte volte lo ha detto la Madonna a Medjugorje, tutti ci accorgiamo che da ogni parte emerge l’ateismo o in molti luoghi addirittura la persecuzione contro Gesù e la sua Chiesa.
Molti vogliono distruggere il Cristianesimo, ma non possono realizzarlo direttamente, così attuano altre strategie micidiali. Innanzitutto devono arrivare a governare le Nazioni e poi l’economia mondiale per decidere chi deve sopravvivere e chi deve scomparire. Con poche parole non posso spiegare le teorie riportate in svariati libri e che spiegano anche la crisi economica attuale.
Una crisi gestita in realtà da un gruppo di banchieri che fanno parte del gruppo Bilderbeg, un quotidiano inglese ha scritto che già a luglio avevano preparato scenari che oggi preoccupano miliardi di persone. Tutto si è realizzato perfettamente. Vediamo cos’è questo gruppo Bilderberg:
“Il Gruppo Bilderberg (detto anche conferenza Bilderberg o club Bilderberg) è un incontro annuale per inviti, non ufficiale, di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario. I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali, economici, militari e politici.
Il gruppo si riunisce annualmente in hotel o resort di lusso in varie parti del mondo, normalmente in Europa, e una volta ogni quattro anni negli Stati Uniti o in Canada. Ha un ufficio a Leida nei Paesi Bassi. I nomi dei partecipanti sono resi pubblici attraverso la stampa ma la conferenza è chiusa al pubblico e ai media.
Dato che le discussioni durante questa conferenza non sono mai registrate o riportate all'esterno, questi incontri sono stati oggetto di critiche ed anche oggetto di varie teorie del complotto”.
Vedremo di comprendere meglio quali scenari occulti hanno preparato per l’Europa, vi anticipo che già nel 1954 il Bilderberg aveva deciso di creare l’Unione Europea e l’euro. Ma si cominciò a parlarne successivamente, quando era il momento opportuno. L’istituzione sotto il nome attuale di Unione Europea risale al trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992 (entrato in vigore il 1º novembre 1993).
Per quale ragione fu creata questa unione e chi sono i personaggi coinvolti?
Un’altra spiegazione che vi scrivo è il rifiuto dei governanti di inserire riferimenti cristiani nella costituzione europea, hanno completamente sradicato la Croce dalle loro terre.
Dovremo necessariamente approfondire non tanto quanto viene affermato dai politici, ma quei documenti che svelano i progetti contro i cristiani e l’umanità. Progetti favorevoli ai banchieri europei e ai potenti massoni del mondo. Godono come matti nel vedere la disperazione di miliardi di persone che tremano per il futuro.
La vera persecuzione è invisibile, occulta, ma dai fatti riconosciamo la loro identità.
Gesù disse ai suoi discepoli: “Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto”.
Questa certezza ci fa andare avanti, rimaniamo sereni dinanzi alle difficoltà o alle trappole preparate da amici e nemici. Da soli non riusciremo mai a vincere certi attacchi spesso ben celati e voluti anche da chi ci sorride, ed è veramente determinante chiamare spesso Gesù e la Madonna per avere protezioni e possibilmente presto anche la vittoria.
Noi continuiamo ad amare e a perdonare tutti quelli che ci odiano.
Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito (post 1182):
http://www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.html
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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martedì 22 novembre 2011

1184 - Commento al Vangelo del 22/11/2011

+ Dal Vangelo secondo Luca (21,5-11)
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ieri per qualche ora ho spiegato ad un amico la convergenza tra i sette segreti di Medjugorje, dal 4° al 10°, e i sette castighi dell’Apocalisse. La Madonna a Medjugorje non ha mai parlato di questo, è stata la veggente Mirjana ad affermare che per conoscere i segreti occorre leggere l’ultimo Libro della Scrittura, appunto l’Apocalisse.
Ma mettendo da parte l’affermazione della veggente, è evidente per chi conosce la Bibbia e segue con attenzione i messaggi di Medjugorje che questi sette segreti/castighi coincidono. La conoscenza delle rivelazioni non ci preoccupano, al contrario ci rendono consapevoli del momento storico che stiamo vivendo, nel senso che abbiamo maggiori elementi per vedere la realtà da una prospettiva spirituale.
Gesù oggi ci dice che è molto facile cadere nella rete delle false apparizioni. Moltissime persone corrono ovunque non appena sentono di nuove apparizioni, senza discernere o chiedere informazioni dettagliate. Si corre avventatamente ma Gesù ci ripete: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro!».
Voglio farvi leggere un messaggio dato da Gesù il 2 dicembre 2003 ad una mistica vivente, di cui posso garantire l’assoluta autenticità in circa venti anni di fenomeni mistici: “Figli miei, volgete i vostri sguardi ed adempite ai Comandamenti della legge di Dio. Confessate le vostre colpe. Accostatevi al Sacramento della Comunione e della Penitenza, e voi pastori, che vi siete allontanati dalla via retta e sicura, ritornate sulla vostra via perché Io vi aspetto, figli miei, e vi colmerò di Grazie e riempirò i vostri cuori d’amore e vi metterò una capacità di attrarre perché possiate conquistare le anime.
Figli miei, perché il mondo cambi dovete cambiare tutto.
Ve lo ripeto: il mondo senza amore va verso la distruzione. Figli miei, vi chiedo di stare attenti perché ci sono molti falsi profeti. Guardate, figli, in ogni luogo i falsi profeti stanno invadendo il mondo. Non seguiteli.
Sapete come si riconosce il vero profeta? Dalla sua obbedienza alla Santa Madre Chiesa, dai suoi messaggi universali per il mondo, dal non credersi superiore agli altri, dalla sua umiltà. Ma molti di voi li seguono perché vi piace che vi dicano: che siete già salvi, che siete i prescelti, che avete un ufficio da adempiere sulla terra perché Dio vi ha scelti singolarmente.
Figli miei, quanti vi perdete per la vostra vanità! Dio viene a correggere gli uomini non a lodarli né a glorificarli. Da queste cose vi renderete conto se si tratta di un profeta inviato dal cielo. Allontanatevi da chi vi lusinga ed accettate la correzione, figli miei.
Molti falsi profeti non obbediscono alla Chiesa, e quanti hanno distrutto tanti Sacerdoti e buoni teologi dicendo loro che sono dei prescelti e che hanno una missione! E questi li seguono facendone degli idoli!
Figli miei, quante anime sono attratte da tutti loro!
Vogliono allontanare le anime dal luogo in cui Dio offre le Grazie e si manifesta, per farsi la propria setta. Sì, figlia mia, molti di loro non danno, sono ingannati perché così gli piace, non danno un messaggio universale al mondo ma piuttosto un messaggio per i singoli. Non dicono: condividete con gli altri, amate il vostro prossimo. Figli miei, non siate superbi ma umili.
All’uomo piace soltanto la lode, non ama invece la correzione e il consiglio. Per questa ragione, guardali figlia, molti li seguono perché non li si distingue. Molti di loro sono diretti da satana.
Figlia mia, quanti dicono che parlano con lo Spirito Santo per telefono, che parlano con Dio Padre, ma figli miei, dove volete arrivare? Non avete paura della divina Maestà di Dio? Vi chiedo, figli, di pregare per loro.
Ora vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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lunedì 21 novembre 2011

1183 - Messaggio Medjugorje dato a Ivan 17/11/2011

Messaggio della Regina della pace al veggente Ivan il 17 Novembre 2011 nella Cattedrale di Vienna

Cari figli,
oggi vi invito alla preghiera. In modo speciale perché Satana vuole la guerra, vi invito di nuovo, miei piccoli figli, pregate, pregate perchè Dio vi dia la pace.
Siate testimoni per ogni persona in questo mondo, e siate i portatori della pace del Signore.
Io sono con voi e prego davanti a Dio per ogni persona che si trova qui.
E voi, non abbiate paura perché chi prega non ha paura del male e non ha l'odio nel cuore.
Grazie, cari figli, per essere tornati e aver seguito la mia chiamata.
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1182 - Efficace preghiera di guarigione e liberazione

Si riporta il testo della preghiera cui si fa cenno al post 1181:


Preghiera dell'Associazione Cattolica "Gesù e Maria"


Immacolata Concepita senza peccato originale, Madre di Dio e Onnipotente per Grazia,
Regina degli Angeli, Avvocata e Corredentrice del genere umano, ti supplico di non guardare le mie indegnità, ma di volermi accogliere come tuo figlio peccatore addolorato e di non abbandonarmi mai.
AVE MARIA...


Madre mia e fiducia mia, a chi altri potrò ricorrere per essere aiutato? Tu sola sei la Mediatrice di tutte le Grazie, Colei che nella Luce di Dio distribuisce a chi vuole, come vuole e quando vuole i frutti della Redenzione operata dal Tuo Dio e Figlio Gesù.
Tu puoi aiutarmi in tutte le mie necessità, tu sola sei la Salute degli infermi, tu sei l'unica Madre che vuol salvare dalla dannazione eterna tutti i figli.
AVE MARIA...


Io ricorro a Te perché Gesù Ti ha eletta Mediatrice di tutte le Grazie, Ti ha dato autorità universale sul mondo visibile ed invisibile, Ti ha arricchita della Sua Divinità, trattenendosi per nove mesi nel Tuo grembo.
AVE MARIA...


Io mi consacro incondizionatamente a Te perché Tu faccia di me tutto ciò che vuoi.
Mi abbandono al Tuo Amore di Madre del Signore Gesù, supplicandoti di accogliere unitamente a me, la mia famiglia, tutte le persone a me care e coloro che si affidano alle mie preghiere.
AVE MARIA...


Invoco il Tuo aiuto e la Tua protezione sull'unica Chiesa fondata dal Signore Gesù, quella Cattolica. Tu sei Madre di questa Chiesa! Per i poveri peccatori privi della Luce Divina
Ti chiedo di convertirli. Sulle sante Anime del Purgatorio rivolgi il Tuo sguardo e conducile presto in Paradiso.
AVE MARIA...


Ti prego di sostenere, proteggere e guidare sempre la Tua Associazione Cattolica "GESÙ E MARIA", di preservare da pericoli e difficoltà tutti coloro che vi lavorano per la Gloria di Dio. Di aiutare e custodire tutti gli associati e quanti diffondono le pubblicazioni
e lavorano con amore per far conoscere Gesù e Te.
AVE MARIA...


Tu sei stata Assunta in Cielo in Anima e Corpo e sei viva e vera. Sei Onnipotente per Grazia
ed ascolti anche ogni mio sospiro e ogni mio pensiero. Sono assolutamente sicuro che Tu adesso mi stai ascoltando, Tu già conosci tutto di me perché mai mi perdi di vista.
Tu mi sei stata sempre accanto, ma io sono stato distratto. Aiutami adesso e donami questa Grazia a me necessaria (chiedere la Grazia).
AVE MARIA...


O Madre Santissima, prostrato ai Tuoi piedi, a Te che riversi come un fiume le Grazie di Gesù e le distribuisci a coloro che Te le chiedono, per i Tuoi dolori, per i Tuoi meriti,
per la Tua obbedienza ed umiltà, Ti chiedo in ginocchio di farmi questa Grazia (chiedere la Grazia).
AVE MARIA...


Ti ringrazio o Madre mia, l'amore che ho per Te e l'affetto che Tu hai per me mi danno certezza che Tu questa Grazia me la farai. Io devo vivere da vero e buon Tuo figlio, pregare e perseverare ogni giorno, ma la Grazia che Ti ho chiesto -nonostante tutti i miei peccati- me la farai (chiedere la Grazia). Lo so, ne sono certo, è l'amore che ho per Te a dirmelo perché ho piena fiducia in Te, credo fermamente nel Tuo amore per me.
SALVE REGINA...


CONSACRAZIONE DA RECITARE OGNI GIORNO
(con approvazione ecclesiastica)
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Medaglia di San Benedetto