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sabato 22 ottobre 2011

1142 - Commento al Vangelo del 22/10/2011

+ Dal Vangelo secondo Luca (13,1-9)
In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gesù precisa che la morte accidentale di diverse persone avvenuta nella regione, non doveva essere considerata con maliziosità. È uso comune applicare una sentenza dal tipo di morte subita da qualcuno. Allora cosa si dovrebbe dire di Gesù? Quei morti indicati da Gesù non erano peggiori degli altri, ma la stessa morte poteva colpire quelli che Lo ascoltavano.
Il delirio di onnipotenza che abbiamo visto trionfare in Gheddafi, è presente in miliardi di persone, famose o persone normali, un completo offuscamento dell’intelletto che contempla esclusivamente la propria persona e la innalza a vette quasi divine.
Il delirio di onnipotenza si nasconde anche nei cristiani che non mortificano la superbia.
Questo vizio conduce la persona a perdere il senso della realtà, entra in una dimensione paranoica o alienata, effettivamente separata dalla vita reale. Ci sono persone apparentemente sane, molte sono anche famose, le quali innalzano un monumento alla propria superbia, pensando di essere il centro del mondo e pretendono anche una considerazione superiore a quella che viene data a Dio.
Ci troviamo sicuramente dinanzi ad una alterazione intellettuale, una diversa ed opposta considerazione della verità. Questa è la ragione che spinge le persone a pretendere di avere ragione su tutto, a voler imporre il proprio punto di vista.
Ma chi punta tutto su se stesso e si oppone a Gesù, porta frutti di santità?
Non ne porta, è come l’albero di fichi che non produceva frutti. Il padrone andò a cercare i frutti ma non ne trovò. Gesù continua nella parabola che il padrone decise di tagliare l’albero (indica la morte fisica di una persona) perché era improduttivo. L’albero non fu tagliato per la mediazione del vignaiuolo, il quale è figura dei cristiani che pregano molto ed intercedono per la conversione dei peccatori.
È la preghiera dei buoni che procura Grazie anche a quanti non ne meritano.
La Mediatrice per eccellenza è la Vergine Maria, solo Lei ottiene tutto quello che chiede a suo Figlio Gesù. Per questa ragione la devozione, la consacrazione e la recita del Rosario a questa potentissima Madre, sono i mezzi per vincere ogni forma di male e di sofferenza.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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