Il Signore ti benedica,ti custodisca e ti mostri il Suo volto misericordioso!

Quando pensi di aver toccato il fondo e che nessuno ti voglia o ti ami più, Dio si fa uomo per incontrarti, Gesù ti viene accanto

CIAO A TE !!

Nulla è più urgente nel mondo d'oggi di proclamare Cristo alle genti. Chiunque tu sia, puoi, se vuoi, lasciare un tuo contributo, piccolo o grande che sia, per dire, comunicare, annunciare la persona di Gesù Cristo, unico nostro salvatore. Uno speciale benvenuto a LADYBUG che si è aggiunta di recente ai sostenitori ! *************************************************** Questo blog è sotto la protezione di N.S. Gesù Cristo e della SS Vergine Maria, Sua Madre ed ha come unica ragione di esistere di fornire un contributo, sia pure piccolo ed umile, alla crescita della loro Gloria. ***************************************************



Con Cristo non ci sono problemi, senza Cristo non ci sono soluzioni.

mi trovate anche su questo blog
---------------------------------------------------------------



domenica 9 ottobre 2011

1130 - Commento al Vangelo di oggi 9/10/2011, domenica 28^ t.ord.

+ Dal Vangelo secondo Matteo (22,1-14)
In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La verità che emerge in maniera forte è la salvezza eterna aperta a tutti. Nessuno è escluso, nessuno è emarginato. Dio invita tutti a banchettare, Lui che si rappresenta nel re chiama tutti a festeggiare il proprio Figlio, che con la sua venuta nel mondo e la sua Risurrezione ha preparato il banchetto nuziale.
Gesù ha aperto le porte del suo Regno ad ogni uomo. Nessuno è escluso!
Gesù non considera i raccomandati come avviene in questo misero mondo, più che di una raccomandazione occorre l’abito della festa. Tutto qui. Non ci possono assolutamente essere invitati privilegiati, in quanto tutti sono privilegiati nell'invito che Dio ha fatto ad ogni essere umano.
Lo scrive bene San Paolo: “Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il Mediatore fra Dio e gli uomini, l'Uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti” (1Tm 2,3-7).
Da parte di Dio non c’è solamente una disponibilità, è la sua volontà che gli uomini siano salvi, gli uomini hanno poi il libero arbitrio di accettare o rifiutare l’invito, come viene spiegato nella parabola di oggi.
Non possiamo però ignorare che la condizione spirituale di chi non accetta l’invito di Dio, non potrà mai ottenere il premio eterno. Sempre San Paolo scrive: “Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il Regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adùlteri, né depravati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né calunniatori, né rapinatori erediteranno il Regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi! Ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio” (1 Cor 6,9-11).
Chi vive in questa triste condizione non deve abbattersi, il Paradiso è negato a quanti arrivano alla fine della vita immersi nel fango della corruzione, quanti invece incontrano il Signore misericordioso, anche in punto di morte, troveranno le porte della salvezza spalancate.
Commuove sicuramente l’Amore totale, infinito, che Dio ha per tutti e per ognuno di noi, una misericordia che non si esaurisce mai, addirittura per salvarci ha mandato il proprio Figlio a morire in Croce.
Una sola condizione viene richiesta per entrare nella vita eterna e festeggiare non per un determinato tempo che poi svanisce, è una festa che dura per l’eternità, è infinita. Fuori dal tempo.
Dobbiamo avere indosso l’abito della festa che è la Grazia sacramentale.
A quanti vivono in uno stato di peccato particolare come i divorziati risposati, dico di desiderare questa Grazia soprattutto quando vanno a Messa e non possono ricevere l’Eucaristia. Questo desiderio è potente davanti a Gesù, e nel momento del bisogno Gesù guarderà il loro amore.
Grandissimi peccatori si sono convertiti in punto di morte, perché questo non deve avvenire ai credenti che si pentono già durante la loro vita, pur non potendo ottenere l’assoluzione sacramentale? Ovvio che ci sarà di più da espiare in Purgatorio, ma la salvezza eterna è assicurata. Occorre chiedere la Grazia di poter trovare la forza spirituale in punto di morte ed invocare il perdono da Gesù, e questa è una Grazia!
L’abito che dobbiamo indossare è la Grazia, avviciniamoci spesso alla Confessione, facciamo giornalmente l’esame di coscienza per verificare lo stato spirituale della nostra anima.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
-----------------

Nessun commento:

Posta un commento

Comunque tu sia arrivato fino qui, un tuo commento è gradito, si può dissentire ma non aggredire, la costruzione è preferita alla distruzione..

Medaglia di San Benedetto