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domenica 17 luglio 2011

1021 - Commento al Vangelo di oggi 17/7/2010 XVI domenica t.o.

+ Dal Vangelo secondo Matteo (13,24-43)
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio”». Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo». Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi Angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Dopo la parabola del seminatore di domenica scorsa e gli insuccessi della Parola di Dio che viene dispersa, oggi segue la parabola di un altro contadino intento a seminare e si accorge che accanto al seme buono cresce anche la zizzania. È preso dallo sconforto, egli aveva seminato il seme buono, mentre vede crescere irruente anche l’erba cattiva. Cosa fare?
Se cerca di strapparla, rischia di tagliare anche il buon grano, quindi, decide di attendere.
Crescono insieme il buon grano e la zizzania, e la bellezza di questa parabola sta proprio qui, nella decisione del contadino di non strappare la zizzania. È certamente un contadino avveduto, infatti è Dio stesso a decidere di mietere a tempo opportuno. La pazienza di Dio si manifesta infinita, una pazienza piena di Amore, disponibile ad attendere molti anni nella speranza di toccare il cuore dell’uomo e trasformarlo.
Invece, se fosse l’uomo a decidere, cercherebbe di strappare subito e con violenza quella zizzania che disturba la sua vita. Tra la mentalità di Dio e quella dell’uomo c’è un’infinita distanza e sarà impossibile per l’uomo cattivo prevalere sul buon grano seminato da Dio e custodito dai suoi Angeli. L’uomo cattivo con la sua zizzania è capace di distruggere quel grano incustodito perché non c’è il padrone a proteggerlo.
La zizzania è sempre stata causa di divisioni, è una gramigna fastidiosa e con molti tentacoli, cerca di insinuarsi per causare discordie tra amici e trasformare in inimicizia ciò che era amicizia. È una zizzania che non vorremmo mai in mezzo a noi, è portatrice di contrarietà e si oppone alla stessa evidenza.
La zizzania è effettivamente un’erba che cresce spontanea nei campi di grano danneggiando le coltivazioni. La zizzania nelle relazioni interpersonali causa avversioni, perché è naturalmente portata a distruggere ciò che invece è buono.
Gesù non vuole distruggere oggi il male presente nella società. Poi, da dove iniziare con tutta la zizzania esistente? Chi resterebbe sulla terra dopo un intervento Divino? Pochi.
Gesù lascia crescere insieme il buon grano e la zizzania, perché desidera fare migliorare ancora di più il buon grano e cercare di cambiare la zizzania in buon grano. Ma se quell’erba è nata zizzania, può trasformarsi in buon grano? Naturalmente è impossibile, solo Dio può cambiare la natura di quanto ha creato Lui dal nulla.
Nel mondo la zizzania cresce che è una meraviglia. Assottiglia sempre più lo spazio del buon grano, spesso lo soffoca, in realtà cerca di distruggerlo. Si vedono piante di zizzania a quantità, piante rigogliose ed elevate per la cresta che portano.
Tutti noi abbiamo incontrato la zizzania della cattiveria, molti hanno visto che essa non è stata mai colpita da sofferenze mentre loro hanno dovuto patire. Ma la zizzania è già maligna e tormentata di suo, cosa deve patire oltre?
Chi è zizzania nel mondo, vive già qui la sua disperazione, un anticipo dell’inferno che sceglie liberamente per le opere cattive che compie. Non è mai Gesù a volere una destinazione così tremenda. Lui è morto in Croce per salvare tutti.
Nel mondo bene e male lottano, apparentemente il male vince sempre, ma è solo un’apparenza. Un inganno. È una vittoria amara e che causerà ai falsi vincitori, tormenti eterni. Il male non può assolutamente prevalere sul bene, si tratta di momentanei successi ma che alla fine diventeranno sconfitte irrimediabili. Quando avverrà la mietitura.
Dio giudicherà a tempo debito, nessuno deve cercare una propria giustizia quando non è ancora tempo della mietitura. Perché se mietete voi adesso, Dio non potrà darvi giustizia quando è tempo di mietere. Lasciate a Gesù il compito di proteggervi e di mettere gradualmente da parte la zizzania che vi tormenta. Gesù riesce sempre ad isolare e poi lasciare inaridire il male che non vuole diventare bene.
Chiediamo alla Madonna di proteggerci sempre dalla zizzania che non ci ama.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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