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giovedì 2 giugno 2011

976 - Commento al Vangelo di oggi 2/6/2011

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (16,16-20)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete». Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire». Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete?”. In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
L’intervista inviata riguardante la musica sacra, inevitabilmente troverà nostri parrocchiani un po’ dispiaciuti, abituati come sono a sentire le chitarrate in Chiesa, quel rumore assordante e fastidioso che si impone e sovrasta lo stesso Sacrificio del Calvario che si rinnova in ogni Santa Messa.
Sapete chi sono quelli che predicano baldoria ed esultanza durante la Cena, come la chiamano loro? I protestanti o evangelici. La loro mentalità non solamente è entrata dentro la Chiesa, si è imposta con forza. Loro non credono nella Messa, è uno dei punti fondamentali della riforma di Lutero. Liberi di credere o meno, ma lasciateci partecipare al Sacrificio Eucaristico secondo la volontà di Dio.
Da duemila anni la Chiesa celebra la Messa, come ha insegnato Gesù: “Fate questo in memoria di Me”. Precisando che quel pane che aveva nelle mani, non era più pane anche se manteneva le apparenze, la transustanziazione lo aveva trasformato nel suo Corpo. “Questo è il mio Corpo, offerto in sacrifico per voi”. Più chiaro di così Gesù non poteva parlare.
E se la Messa è il Sacrificio Eucaristico, la rinnovazione della morte di Gesù in modo incruento, mistico, senza il versamento del Sangue, chi partecipa e crede veramente, non può gridare, o cantare canzonette pagane, chitarrare come se si trovasse al mare, assistere con indifferenza ad uno spettacolo divertente.
È una scusa puerile dire che i giovani così partecipano, perché quei giovani uscendo dalla Chiesa si comportano come gli altri giovani. Non è servito a nulla lasciarli divertire e cantare in modo sconcio. La verità è un’altra, mancando i modi spirituali per attirare i giovani, per mezzo di preghiere, adorazione eucaristica, catechesi sul Vangelo, l’unico modo è quello di farli divertire, permettendo di fare quello che piace. È la perdita della Fede…
È vero che non tutti i giovani sono così, ma la stragrande maggioranza sì.
Non è sufficiente dare questa libertà ai giovani per attirarli, innanzitutto bisogna dare loro buoni esempi, devono vedere il parroco che prega in ginocchio davanti al Tabernacolo, che evangelizza con la sua vita pura, casta, onesta. Già questo è il più grande insegnamento. Vedendo il parroco convinto della sua Fede, i giovani gli vanno dietro, perché vogliono scoprire quel Tesoro che ha scoperto il parroco.
Si sentono attirati dalla Grazia di Dio.
E diventa facile spiegare che la Messa non è una festa paesana, con la sacra della salsiccia, è il memoriale, ricordo e presenza di Gesù nell’attesa del suo ritorno.
La celebrazione eucaristica ha quattro significati principali: Sacrificio, memoriale, convito, ringraziamento per i doni ricevuti da Dio.
I giovani che vogliono cantare, si inseriscono nel coro, si possono formare più cori secondo l’età, possono imparare l’organo o l’armonium, strumenti che senza alcun dubbio favoriscono la preghiera e l’adorazione di Gesù quando rimane misticamente in Croce dopo la consacrazione.
La chitarra si può suonare in altre circostanze, non durante la Messa.
Non demonizzo la chitarra, ma non è liturgica, non può assolutamente stare in un contesto di sacralità e di solennità. È uno strumento profano, da utilizzare nei momenti di fraternità, divertimento, gite, o nell’oratorio, in altri ambienti della parrocchia, fuori dalla Messa.
La chitarra non favorisce il raccoglimento nel momento più importante della nostra vita
Chi non ha compreso il valore della Messa, parla senza conoscenze teologiche e trova giustificazioni che non c’entrano affatto con il sacro. Chi dice che cantare è l’espressione dell’amore a Gesù, deve anche capire che la Messa è qualcos’altro rispetto agli incontri di preghiera. In questi incontri puoi usare la chitarra e certamente è un modo per coinvolgere tutti i presenti. La Messa richiede raccoglimento.
Gesù muore misticamente in Croce, e se tu ti trovassi sul Calvario accanto alla Madonna distrutta dal dolore e ai discepoli senza più lacrime, forse ti presenti con la chitarra al collo e cominci a schiamazzare? L’altare diventa il Calvario e Gesù dopo la consacrazione rimane misticamente in Croce.
Comprendo che la maggioranza dei cattolici ha sentito catechesi sulla Messa completamente false, per esempio, che è il momento della gioia e bisogna festeggiare con il Signore. Se leggete il nuovo catechismo della Chiesa, comprendete un po’ il vero significato della Messa cattolica. Sono i protestanti a volere la baldoria con canti melodici e sdolcinati, che distraggono completano dal Sacrificio.
Il punto è questo: se la Messa è il Sacrifico di Gesù, schiamazzare o strillare sono irriverenze verso Gesù, con tutto il rispetto per chi suona la chitarra e probabilmente lo fa anche con amore. Ma la Messa è la preghiera infinita, l’azione più sacra della Chiesa e del mondo. Non si può paganizzare questo sublime momento.
Padre Pio celebrava per ore e non si muoveva una foglia…
Dove c’è vero amore verso Gesù, si cerca il massimo raccoglimento.
Tempo fa un lettore mi inviò un link di un video durante un incontro di preghiera, l’adorazione eucaristica, la catechesi di una donna evangelica, e tutto sembrava quel contesto, tranne cattolico. Avvenuto in provincia di Novara, sono convinto che il parroco e tutti i partecipanti sono più protestanti che cattolici. Non immaginate le irriverenze verso il Santissimo esposto, le risate e le battute indecorose attorno all’altare. E suonate di chitarre…
Ditemi se Gesù può rimanere contento di questi incontri.
Quindi, chi crede veramente, vuole partecipare al Sacrificio di Gesù nel massimo raccoglimento. E più si è vicini a Gesù, più Grazie si ricevono. Chi non comprende questo aspetto, non ha la capacità di meditare. Ma per quale motivo si và a Messa, per adorare Gesù o per i canti pagani? I canti stile canzonette non si possono eseguire in altri momenti? È proprio necessario durante la Messa?
Non è la chitarra a favorire l’incontro con Gesù, né le canzonette che distraggono.
I canti che si eseguono con l’organo sono bellissimi, non necessariamente si utilizzano quelli gregoriani. E i canti sacri spingono alla preghiera, aiutano il raccoglimento e la vera partecipazione al Sacrificio Eucaristico. Non andiamo forse a Messa per adorare e ringraziare il Signore?
Pretendono la chitarra i giovani che hanno seguito catechesi moderniste a loro insaputa. O hanno ascoltato insegnamenti protestanti dentro la Chiesa Cattolica. Ovviamente non possono capire questo mio scritto, o lo comprendono solo per Grazia di Gesù.
Io voglio bene anche quelli che suonano la chitarra. Il mio è insegnamento spirituale conforme alla sana Tradizione della Chiesa, non condanno nessuno.
C’è chi và Messa e rischia di perdere la Fede!
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

Proposito
Oggi cercherò di essere discepolo che segue il Maestro dove Egli vuole, e che aiuta gli altri ad incontrarlo.

Pensiero
Dio preferisce da te il minimo grado di purezza di coscienza che non tutte le opere che potessi fare. (San Giovanni della Croce)
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